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Ue approva il nuovo Pnrr italiano da 194,4 miliardi. Fitto: pagamento quarta rata e obiettivi quinta entro fine anno

Pnrr, Fitto: "Abbiamo chiesto all'UE di indirizzare risorse all'agricoltura"

La Commissione Ue ha approvato il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano, che include un capitolo dedicato a REPowerEU. Il piano ha ora un valore di 194,4 miliardi di euro e copre 66 riforme e 150 investimenti

24 novembre 2023
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4' di lettura

La Commissione Ue ha valutato positivamente il Pnnr modificato dell’Italia, che include un capitolo RePowerEU. Il piano dell’Italia ha ora un valore di 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni) e copre 66 riforme, sette in più rispetto al piano originale, e 150 investimenti. Lo ha annunciato l’esecutivo europeo.

Il nuovo Pnrr italianoVisualizza
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Meloni: con revisione Pnrr altri 21 miliardi alla crescita

Il governo mette a disposizione «della crescita economica» italiana «altri 21 miliardi di euro», in pratica «una seconda manovra economica». Lo ha detto secondo quanto si apprende la premier Giorgia Meloni alle associazioni datoriali nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi spiegando che molte delle misure indirizzate alla crescita, alle infrastrutture e al sostegno del tessuto produttivo «sono state contemplate negli interventi riformulati del Pnrr» e non nella Legge di Bilancio che è «per forza di cose seria, responsabile». Si tratta di risorse «frutto della rimodulazione del piano in una ottica di efficientamento»

«Cambiati progetti irrealizzabili, salvi enti locali»

Alcuni progetti «irrealizzabili o non ammissibili» sono stati modificati e alcuni progetti in particolare degli enti locali, che rischiavano di non essere realizzati nei tempi, saranno finanziati tramite gli altri programmi europei e nazionali invece che con il Pnrr che ha tempistiche «molto più stringenti» ha aggiunto Meloni alle associazioni datoriali nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi.

Giorgetti: con nuovo Pnrr una dozzina miliardi in più per imprese

Dalla revisione del Pnrr e dal cosiddetto Repower, arriverà «circa una dozzina di miliardi in più, iniettati nei prossimi anni per aiutare il sistema imprese». Così il ministro Giancarlo Giorgetti ha risposto, durante l’assemblea di Confindustria Como, Lecco e Sondrio alla domanda su “quanto ossigeno arriverà”.

Fitto: pagamento 4a rata e obiettivi 5a entro fine anno

«Stiamo lavorando, e nei prossimi giorni definiremo con l’Ue gli ultimi aspetti, per giungere alla definizione del pagamento quarta rata entro il 31 dicembre di quest’anno e ci poniamo l’obiettivo già fin d’ora di poter raggiungere gli obiettivi come modificati dalla revisione sulla quinta rata entro il 31 dicembre di quest’anno, un altro obiettivo molto ambizioso che puntiamo a definire entro il mese di dicembre». Lo ha detto il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in conferenza stampa.

Pnrr, P.Chigi: ecco le novità, voce per voce

Dal capitolo di REPowerEu ai fondi per la transizione digitale delle imprese, dalla ricostruzione dell’Emilia Romagna ai fondi per le infrastrutture energetiche ai fondi per famiglie, giovani e lavoro. In un lungo comunicato, diffuso da Palazzo Chigi, il governo presenta così il nuovo Piano di Ripresa e Resilienza italiano, «rivisto e integrato, in stretta collaborazione con la Commissione europea - con la quale si è avuta una “proficua collaborazione” - e con tutte le amministrazioni titolari, per rafforzarne l’efficacia nel promuovere la crescita economica, la tutela dell’ambiente, la coesione sociale e l’efficienza energetica».

Pnrr rimodulato passa da 191,4 a 194,4 miliardi

Il Pnrr rimodulato e approvato dalla Commissione europea passa da una dotazione finanziaria iniziale di 191,5 a 194,4 miliardi. È quanto spiega una nota diffusa da Palazzo Chigi. L’incremento dipende da: 2,7 miliardi di quote ETS; 146 milioni (aggiustamento Pil). La riprogrammazione complessiva operata è pari a 21,4 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi di risorse aggiuntive; 11,5 miliardi rinvengono da risorse assegnate a misure in ritardo o inammissibili che sono state comunque rifinanziate in altri programmi; 9 miliardi da rimodulazioni all’interno del Piano per economie maturate da ribassi d’asta e adeguamenti dei progetti.

Per nuovi alloggi studenti 1,2 miliardi, 240 milioni in più

Buone notizie in arrivo sul fronte degli alloggi per gli studenti dopo l’ok della Commissione europea alla revisione del Pnrr. La Commissione - secondo quanto apprende l’Ansa - avrebbe riconosciuto 240 milioni in più all’Italia per la costruzione dei nuovi alloggi - 60 mila complessivamente - soldi legati all’aumento dei costi dei materiali e dell’inflazione. La dotazione totale arriverebbe così a circa 1,2 miliardi. La Commissione avrebbe acconsentito alla creazione di una percentuale di camere doppie, pari al 30%, venendo incontro alle richieste dell’Italia. Maggiori risorse per le borse di studio, da 500 a oltre 800 milioni.

Ue: in nuovo Pnrr italiano 66 riforme e 150 investimenti

Il capitolo REPowerEU dell’Italia consiste in cinque nuove riforme, cinque investimenti potenziati basati su misure esistenti e 12 nuovi investimenti per realizzare gli obiettivi del piano REPowerEU di rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima del 2030. La Commissione spiega che le misure previste dal capitolo REPowerEU si concentrano sul rafforzamento della trasmissione della distribuzione di energia elettrica. e reti di distribuzione, sicurezza energetica e accelerazione della produzione di energia rinnovabile. Sono inoltre coperte le misure volte a ridurre la domanda di energia, ad aumentare l’efficienza energetica, a creare e rafforzare le competenze necessarie per la transizione verde, nonché a promuovere il trasporto sostenibile.

Piano digitale più ambizioso

La Commissione rileva inoltre che «aumenta anche l’ambizione digitale del piano italiano», grazie a una serie di nuovi investimenti che favoriscono lo sviluppo di tecnologie avanzate, sostengono le start-up e investono in ricerca e sviluppo. Il piano rivisto destina il 25,6% della sua dotazione totale al sostegno della transizione digitale del Paese (rispetto al 25,1% del piano originale). Maggiore ambizione anche sul fronte della connettività: il Pnee «migliora la digitalizzazione della pubblica amministrazione e delle imprese e promuove lo sviluppo delle competenze digitali e delle tecnologie». Infine la dimensione sociale: «Si prevede che diverse misure del piano modificato dell’Italia contribuiranno a migliorare la competitività e la resilienza dell’economia italiana. Il piano comprende misure volte a rafforzare la resilienza del settore sanitario, ad aumentare l’efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro, a sostenere il sistema educativo e a ridurre le disparità regionali».

La parola al Consiglio Ue

Il Consiglio avrà ora, di norma, quattro settimane per approvare la valutazione della Commissione. L’approvazione del Consiglio consentirà all’Italia di ricevere 0,5 miliardi di euro di prefinanziamento dei fondi REPowerEU .

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