di Chiara Beghelli
3' di lettura
Durante l’ultima assemblea di Unic, l’Unione delle Concerie Italiane, oltre ai dati economici del comparto sono stati presentati gli obiettivi di sostenibilità raggiunti dall’industria, una delle poche al mondo in cui materia prima deriva da uno scarto di un'altra filiera, nello specifico quella alimentare. Globalmente sono 8 milioni l’anno le tonnellate di pelli derivanti dalla lavorazione della carne che vengono recuperate e nobilitate, sottraendole al destino della discarica. I conciatori italiani, peraltro, hanno promosso una filiera di riuso dei loro stessi scarti, impiegati nell'industria cosmetica, alimentare, in agricoltura e in edilizia, raggiungendo un tasso di circolarità superiore al 99%.
In questo contesto virtuoso spicca il veneto Gruppo Mastrotto, uno dei protagonisti dell'industria conciaria globale, con 15 stabilimenti nel mondo, di cui 11 in Italia, e un fatturato di oltre 330 milioni di euro. L'azienda di Arzignano (Vicenza), fondata nel 1958 da Arcisio Mastrotto, con i figli Bruno e Santo, e oggi guidata dalla seconda generazione, con Chiara e Graziano (rispettivamente, presidente con deleghe per il settore fashion e la sostenibilità e vicepresidente con deleghe per l’interior design e l’arredamentio), ha pubblicato il suo terzo Bilancio di Sostenibilità, arricchendolo con una novità: la certificazione dei suoi risultati da parte di un ente terzo. «Non era un obbligo per noi, ma abbiamo compiuto questa scelta per dare un segnale forte al mercato e ai nostri clienti non solo di trasparenza, ma anche di determinazione nel perseguire gli obiettivi ambiziosi che ci siamo dati», ha commentato Chiara Mastrotto, presidente del Gruppo.
Chiara Mastrotto, presidente del Gruppo Mastrotto
Questo terzo Bilancio conferma sul fronte ambientale alcuni dei risultati già conseguiti, aggiungendo alcune novità significative: tra gli obiettivi raggiunti c’è Gold Rating, il massimo riconoscimento della certificazione Lwg (Leather Working Group), con un punteggio di tracciabilità della materia prima pari a 85/100, uno dei più alti del per il settore; continua, inoltre, a essere del 100% la percentuale di approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate. Confermate anche la Carbon Neutrality di scope 1 e 2 delle 40 collezioni e 1.500 colori di pellami di Gruppo Mastrotto Express, il servizio di pelle in pronta consegna, e l'adesione al Global Compact delle Nazioni Unite, il più esteso programma internazionale di cittadinanza d'impresa.
Ma poi, appunto, le novità del 2022: la prima è la brevettazione di Reviva, materiale che nasce dal recupero degli scarti di lavorazione della pelle, altrimenti destinati all'inceneritore, dunque un esempio di circolarità nella circolarità, e che offre inoltre molte possibilità di personalizzazione, soprattutto nel comparto moda e accessori. La seconda novità inclusa nel bilancio è l'ottenimento della Leather Standard by Oeko-Tex, una nuova certificazione ambientale di prodotto indipendente e riconosciuta a livello mondiale per pelle e articoli in pelle, che garantisce l'acquisto di prodotti sicuri per la salute delle persone e dell'ambiente.
Il magazzino del servizio Gruppo Mastrotto Express
Sul fronte del recupero dei rifiuti, il Gruppo Mastrotto ha anche migliorato il livello percentuale, arrivando al 98%, cifra che supera di circa il 20% la media del settore. Per i fornitori è stata avviata un'attività di mappatura che consenta di valutarne l'effettiva adozione di buone pratiche, in linea con i principi di sostenibilità del Gruppo. Importanti anche i risultati in ambito sociale: oltre il 90% dei dipendenti ha aderito al portale realizzato da Gruppo Mastrotto per gestire il sistema di Welfare aziendale sviluppato negli ultimi anni, mentre è proseguita l'attività di formazione sui temi della sicurezza e della salute dei lavoratori, con oltre 4.500 ore erogate e una riduzione del 50% dell'indicatore relativo alla gravità degli infortuni. In questo ambito, l'azienda ha anche conseguito nel 2022 il premio DNA – Difference in Addition, riconosciuto dall'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e aperto a micro, piccole, medie e grandi imprese, riconoscendo i loro progetti per aumentare l'inclusione e la diversità.
«In questo Bilancio di Sostenibilità – aggiunge la presidente – abbiamo anche inserito un capitolo dedicato ai nostri stabilimenti all'estero, perché siamo un gruppo globale e non possiamo prescindere dall'applicare i nostri principi anche al di fuori del nostro Paese. D'altra parte lo scenario internazionale, peraltro ancora estremamente complesso e di difficile lettura, impone un impegno globale sui temi della sostenibilità, che non può rimanere confinato all'interno dell’Italia».
Chiara Beghelli
Redattore
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy