di Luca Orlando
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Navi, ma nono solo. Per quanto la vendita di imbarcazioni verso gli Usa sia la determinante principale dello scatto dell’export extra-Ue di agosto, anche al netto di queste operazioni una tantum il dato resta positivo, fermando sul nascere quello che con il dato di luglio (-6,7%) pareva già l’avvio di un trend negativo.
La crescita annua è dell’8,8%, che in realtà, come segnala Istat, si riduce al 2,7% eliminando le commesse una tantum di navi verso Washington. L’export totale arriva così nel mese a 21,7 miliardi, dai 20 dell’anno precedente.
Allo scatto Usa (+34%) si affiancano aumenti anche in altre aree, come Giappone e India, Medio Oriente, America Latina e Svizzera. Male invece Cina, Regno Unito e ancora una volta Russia, con vendite in calo del 32%
Il crollo degli acquisti di gas ha effetti importanti sulle nostre importazioni, che cedono il 32,7% in generale, oltre il 90% dalla Russia.
Il risultato è una avanzo commerciale globale di oltre tre miliardi, a fronte di un passivo di quasi otto 12 mesi prima.
Partiamo dal dato mensile, che vede ad agosto per l’interscambio commerciale un aumento per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+7,1%) rispetto alle importazioni (+3,8%). Forte incremento su base mensile dell’export spiegato dalle maggiori vendite di energia (+49,5%), beni strumentali (+9,1%) e beni di consumo non durevoli (+8,5%). In lieve aumento le esportazioni di beni intermedi (+0,6%) mentre diminuiscono quelle di beni di consumo durevoli (-4,8%).
Nel trimestre giugno-agosto 2023, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,3%; l’incremento riguardatutti i raggruppamenti, a esclusione di beni intermedi (-2,8%).
Nello stesso periodo, l’import registra una riduzione del 5,7%, quasi totalmente determinata dalla flessione degli acquisti di energia (-9,4%) e beni intermedi (-8,5%).
Ad agosto 2023, l’export segna una crescita su base annua dell’8,8% (era -6,7% a luglio), trainata dalle maggiori vendite di beni strumentali (+27,6%) e beni di consumo non durevoli (+8,6%). L’import registra una forte contrazione tendenziale (-32,7%), generalizzata e più ampia per energia (-52,2%) e beni intermedi(-27,7%).
Così, il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +3.061 milioni (-7.762 milioniad agosto 2022). Il deficit energetico (-5.095 milioni) è più che dimezzato rispetto a un anno prima (-11.837milioni) mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 8.156 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto ad agosto 2022 (+4.075 milioni).
L’export verso Stati Uniti (+34,0%), Giappone (+16,3%), paesi OPEC (+14,7%) e Svizzera(+8,1%) è in aumento in termini tendenziali; flettono, invece, le vendite verso Regno Unito (-10,1%), Cina(-9,4%) e Turchia (-9,0%).
Si rilevano contrazioni su base annua degli acquisti da tutti i principali paesi partner extraUe27, a esclusione del Regno Unito (+14,6%). Le importazioni dalla Russia registrano la flessione tendenziale più ampia (-90,6%); marcate anche le riduzioni degli acquisti da paesi ASEAN (-38,4%), paesi MERCOSUR (-35,3%), paesi OPEC (-33,7%) e Cina (-32,0%).
Luca Orlando
inviato-caporedattore
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