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Appalti verdi: la Pubblica amministrazione viaggia con il freno a mano tirato

di Celestina Dominelli

Falocco: "Green Public Procurement per far competere le nostre economie tutelando i diritti umani, ambientali e sociali"

Il monitoraggio ell’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, diretta da Silvano Falocco: solo il 62% della Pa utilizza il green public procurement

16 maggio 2024
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2' di lettura

La Pubblica amministrazione viaggia con il freno a mano tirato sull’applicazione degli acquisti pubblici verdi (green public procurement) e dei criteri ambientali minimi che, a otto anni dall’entrata in vigore, faticano a decollare in modo strutturato. Su un campione di 126 Pa, tra cui 14 centrali di committenza regionali, 64 enti gestori di 148 aree protette, 41 Asl e 7 Città metropolitane, nel 2023 l’indice medio di performance del campione indagato è pari al 62%, con un valore massimo del 79% raggiunto dai Comuni metropolitani e un minimo, pari al 56%, toccato dagli enti gestori di aree protette.

Il monitoraggio degli acquisti

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Altra nota dolente, poi, è la percentuale relativa al monitoraggio degli acquisti, una pratica effettuata solo dal 17% del campione. Sull’altro fronte, invece, i dati migliori riguardano invece la conoscenza dello strumento: per il 98% delle amministrazioni pubbliche la conoscenza del green public procurement è diffusa, assicurando un primo passo fondamentale per la sua applicazione.

L’Osservatorio Appalti verdi

Sono questi i dati principali del VII Rapporto 2024 “I numeri del green public procurement in Italia” dell’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, diretta da Silvano Falocco, che saranno presentati oggi nella seconda giornata del Forum Compraverde Buygreen 2024, giunto alla sua XVIII edizione. Il rapporto, in partnership con Assosistema, Università degli Studi di Padova, AdLaw Avvocati Amministrativisti, il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e la Rete dei Comuni Sostenibili, punta a raccontare come l’Italia sta affrontando la sfida della sostenibilità.

Il forum di scena a Roma

Il Forum – che si è svolto ieri e oggi a Roma- riunisce ogni anno i principali attori nazionali e internazionali coinvolti nella diffusione e attuazione degli acquisti di beni e servizi sostenibili e nella costruzione di modelli di sviluppo coerenti con le sfide europee del Pnrr della direttiva Case Green e della transizione ecologica. Molti i temi affrontati nei diversi panel previsti in questa XVIII edizione: con i numerosi ospiti si è discusso di progetti innovativi di educazione ambientale, di diritti sociali e umani negli appalti, dell’impatto della ristorazione collettiva, degli ospedali verdi, di sport e sostenibilità, fino ad affrontare le pratiche sleali del green e social washing, valorizzando le buone pratiche per comunicare la sostenibilità e affrontare il tema dei cambiamenti climatici. Protagonisti del Forum anche gli amministratori delle città, che con la rete dei sindaci hanno proposto nuove iniziative per garantire la pace, la tutela dei diritti sociali e umani, la difesa dei beni comuni ambientali.

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