di Marco Rogari
Pensioni, da quota 104 ai riscatti agevolati, ecco le novità in manovra
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A fine 2022 il risparmio previdenziale intermediato da Casse di previdenza e Fondi pensione a fine 2022 ha raggiunto quota 309,4 miliardi, il 16,2% del Pil. E 103,8 miliardi fanno appunto capo alle Casse dei professionisti. Che hanno visto lievitare di quasi 1 miliardo i contributi incassati, tornati a livelli pre-pandemia, e che fanno registrare una crescita degli investimenti in Italia dell’1,3% rispetto al 2021 mentre calano leggermente gli investimenti “non domestici” (-2%), che coprono comunque una quota pari al 48% del totale. A certificare lo stato di salute delle Casse previdenziali dei professionisti è la Commissione di vigilanza sui fondi pensione con il consueto “Quadro di sintesi” annuale, presentato dalla presidente facente funzioni, Francesca Balzani. La Covip fa notare che «permangono divergenze, anche ampie, nelle attività e nelle dinamiche di crescita delle singole Casse», con le 5 più grandi che detengono il 75,3% dell’attivo totale.
Il dossier della Covip evidenzia come il risparmio previdenziale intermediato di Casse di previdenza e Fondi pensione a fine 2022 abbia raggiunto i 309,4 miliardi, pari al 16,2% del Pil, di cui 103,8 miliardi di euro riconducibili direttamente alle Casse di previdenza. La Commissione di vigilanza sui fondi pensione fa anche notare che dal 2011 al 2022 le risorse complessive del settore a valore di mercato sono cresciute di 48,1 miliardi, pari in media al 5,8% su base annua.
Nel “Quadro di sintesi” si afferma che «a fronte dei valori riscontrati nell’aggregato, permangono divergenze, anche ampie, nelle attività e nelle dinamiche di crescita delle singole Casse di previdenza: le 5 casse di dimensioni più grandi detengono il 75,3% dell’attivo totale ». La Covip osserva poi che «sull’intero periodo di osservazione, tali Casse hanno mostrato tassi di crescita dell’attivo in media pari al 6,7% su base annua, un livello superiore a quello generale».
Nel 2022 il flusso complessivo dei contributi al netto delle prestazioni si è attestato a 3,9 miliardi di euro, riportandosi - si sottolinea nel dossier - su valori in linea a quelli registrati negli anni precedenti allo scoppio della pandemia.
Nel 2022 gli investimenti immobiliari hanno raggiunto i 18,5 miliardi (19,8 miliardi nel 2021) subendo una flessione in percentuale dell’attivo (17,8 contro 18,3%). «Tra le diverse componenti – si legge nel dossier - aumenta l’incidenza delle quote di fondi immobiliari (dal 14,4 al 14,6%) e prosegue la discesa del peso degli immobili detenuti direttamente (dal 3,4 al 2,6%)».
Dal “Quadro di sintesi” emerge che gli investimenti nell’economia italiana delle Casse di previdenza ammontano a 36,9 miliardi: il 35,6% delle attività. E si sottolinea che «la percentuale risulta in aumento di 1,3 punti percentuali rispetto al 2021». Su questo fronte restano predominanti gli investimenti immobiliari (17,2 miliardi, il 16,6% delle attività totali) e i titoli di Stato (9,2 miliardi, l’8,9% delle attività totali). Gli investimenti non domestici si attestano invece a 49,7 miliardi, corrispondenti al 48% del totale: -2% in meno sul 2021.
Marco Rogari
vicecaporedattore
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