Generali frena in Borsa sui conti dei nove mesi 2023
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Generali scivola in fondo al Ftse Mib cedendo quasi due punti percentuali dopo la presentazione dei conti dei primi nove mesi 2023. La compagnia del Leone ha raddoppiato l’utile netto a 2,82 miliardi (+94%), incrementando i premi lordi a 60,5 miliardi (+4,7%) e il risultato operativo, che sale a 5,1 miliardi (+17%). Confermati i target di piano al 2024.
Se per gli analisti di Intermonte si tratta di "risultati in linea alle attese e al consensus", per Equita non soddisfano le previsioni e "sono inferiori del 2% sia a livello di utile operativo che di net income adjusted". La principale differenza rispetto alle stime di Equita "è in larga parte attribuibile a un peggiore andamento tecnico nel segmento P&C, con un Combinate Ratio al 94,3% rispetto a 93,8% stimato. Come atteso, questo valore – scrivono gli analisti - ha riportato un marcato deterioramento rispetto al primo semestre 2023 (91,6%), a causa del significativo impatto delle catastrofi naturali (NetCat a 3,7% contro 1,2%)". Il segmento Vita ha invece riportato "una performance operativa migliore alle attese". Intermonte evidenzia come sia stato confermato, come già in precedenza anticipato dal management, l’impatto da catastrofi naturali sul Combined Ratio (-3%) dovuto agli eventi metereologici estremi nel Nord Italia nel terzo trimestre 2023. L’impatto delle catastrofi naturali su Generali è di circa 600 milioni di euro per il terzo trimestre e, a seguito degli ultimi eventi climatici di ottobre, si stima un ulteriore effetto “high double digit”, cioè al di sopra dei 50 milioni e sotto i 100 milioni al netto della riassicurazione, ha detto Cristiano Borean, Cfo di Generali, in conference call con i giornalisti. “Dovremo tenerne conto per il calcolo per il combined ratio da qui a fine anno”, ha aggiunto il manager, evidenziando che “questo è un anno particolare: siamo già al di là dell’impatto stimato a budget di oltre 100 milioni nei nove mesi e lo saremo ancora di più”. Nei nove mesi l'impatto delle catastrofi naturali per il Leone è stimato in 875 milioni.
Gli analisti concordano positivamente sulla conferma degli obiettivi di piano per l’anno prossimo. L’aggiornamento di Ubs resta “sostanzialmente neutrale” con giudizio "Sell", segnalando “alcuni aspetti positivi nel Vita che compensano alcuni aspetti negativi minori, tra cui il Solvency e il margine di solvibilità del ramo Danni”. In particolare, il coefficiente Solvency II, che misura la solidità finanziaria, si attesta al 224% per la compagnia di Trieste, in aumento rispetto al 221% dello scorso anno, ma è inferiore al 227% previsto dal consenso.
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