di N.Co.
Generazione Z, i ragazzi chiedono cibo sostenibile
6' di lettura
Quasi 3 milioni e 800 mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni in Italia vivono nelle 14 città metropolitane e in maggior parte nei quartieri svantaggiati e privi di spazi, stimoli e opportunità per crescere. Su 114 municipi dei Comuni principali, 33 presentano fattori di svantaggio più elevati. Nelle stesse zone, 240 istituzioni scolastiche a rischio “dimensionamento”. Questi i principali dati del nuovo rapporto di Save The Children ’Fare Spazio alla Crescita’ in occasione del lancio della nuova campagna di sensibilizzazione “Qui vivo”, che vuole mettere al centro dell’attenzione i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono nelle periferie geografiche, sociali ed educative nel nostro Paese.
«Le periferie urbane oggi sono le vere città dei bambini perché è lì che vive la maggior parte di loro, ma spesso non offrono spazi, stimoli e opportunità adeguati alla crescita, alimentando, invece, isolamento e marginalità. Nel nostro lavoro in questi contesti, ci troviamo spesso a dialogare con ragazze e ragazzi pieni di risorse e talento, che si sentono traditi dagli adulti, come se il degrado e la deprivazione fossero l’unica risposta di cui siamo capaci nei confronti dei loro bisogni»,ha dichiarato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.
Se è vero che con il crollo della natalità in Italia ci sono sempre meno bambini, i 10 milioni e 493 mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni che vivono nel nostro Paese fanno i conti - si legge nel Rapporto - con una evidente disparità nell’accesso agli spazi abitativi, scolastici e pubblici adeguati alla crescita e al loro benessere educativo, fisico e socio-emozionale. Tra gli 0-19enni che vivono in Italia, ben 3 milioni e 785 mila, quasi 2 su 5, si concentrano nelle 14 città metropolitane, costituite dal Comune principale e dal suo hinterland, dove vive anche il 13,7% dei contribuenti con reddito inferiore ai 15 mila euro annui. In città metropolitane del Sud Italia quali Catania, Palermo e Messina più della metà dei contribuenti ha un reddito inferiore ai 15mila euro annui.
Il rapporto “Fare spazio alla crescita” di Save The Children indica quali sono i municipi delle 14 aree metropolitane dove si registrano le più forti disuguaglianze per i minori. A Roma, ad esempio, i municipi VIII (Appia Antica) e IX (Eur) mostrano un indice più basso di svantaggio, mentre quello più elevato lo si riscontra nel municipio VI (Roma Delle Torri), dove quasi la metà (46,4%) di tutta la popolazione con più di 9 anni non è andata oltre la terza media e il 40% dei 15-64enni non ha occupazione. Eppure, è proprio qui che vive la percentuale più alta di 0-19enni residenti (11% del totale nell’area urbana della capitale), compresi i minori tra 0 e 14 anni con cittadinanza straniera (22,2%). Tra gli altri municipi capitolini ben sei mostrano un indice di svantaggio di poco inferiore.
A Milano, il valore peggiore rispetto allo svantaggio economico e educativo si registra nel Municipio VII (Forze Armate-San siro-Baggio), con un’alta percentuale di residenti sopra ai 9 anni di età in possesso della sola licenza media (36,2%) e di 15-64enni non occupati (31%), a fronte di una media comunale di 34,1% e 29,9%. Anche in questo caso la concentrazione di minori è elevata. Anche nel caso di Napoli, le municipalità 6 (Ponticelli-Barra-San Giovanni a Teduccio), 7 (Miano-Secondigliano-San Pietro a Patierno) e 8 (Chiaiano-Piscinola-Marianella-Scampia) registrano il valore massimo rispetto allo svantaggio economico e educativo e la più elevata concentrazione di minori.
Le città metropolitane si distinguono in negativo anche rispetto alla scuola, dove la percentuale di edifici scolastici senza certificato di agibilità raggiunge il 70% (62,8% la media in Italia), ma dove anche la presenza di uno spazio collettivo, mensa, palestra, aule tecniche o informatiche risulta inferiore alla media del Paese, già segnata da pesanti carenze: manca una palestra in 3 scuole su 5, uno spazio sociale comune in più di una su tre, e aule tecniche e informatiche sono un sogno per almeno la metà degli studenti minorenni di ogni ordine e grado. In 8 città metropolitane, inoltre, l’accesso al tempo pieno nella scuola primaria è significativamente inferiore alla media nazionale pari al 38%, con le punte in negativo di Palermo (6,5%), Catania (9,5%) e Reggio Calabria (13,7%), mentre in quella secondaria di I grado le città sotto la media (13,3%) sono 9, con Bari, Bologna, Venezia, Roma e Napoli che non superano il 5%.
Anche gli spazi di verde pubblico fruibile dove trascorrere tempo all’aria aperta risultano in media inferiori nelle grandi città, con 16 metri quadrati teoricamente a disposizione di ogni bambino, contro i 19,5 della media nazionale. In generale, in Italia, per ogni bambino esistono 12 metri quadrati di aree sportive, 1,4 di parchi urbani, 1,05 di aree sociali/ricreative attrezzate, 0,59 di arredo urbano e solo 0,4 di giardino/orto botanico a scuola. Tuttavia, non sempre questi spazi sono concretamente accessibili a bambini e bambine. Inoltre, per il 30,7% delle famiglie la carenza di mezzi pubblici è un limite concreto nella possibilità di raggiungere altri quartieri.
Save The Children lancia la campagna di sensibilizzazione ’Qui vivo’ a cui tutti possono aderire firmando una petizione per assicurare a bambini e adolescenti educazione di qualità, attività sportive, opportunità e spazi sicuri in cui crescere a partire da elementi molto concreti come l’apertura delle scuole tutto il giorno o la presenza di biblioteche scolasti e palestre in tutte le periferie. Con questa campagna e il programma di innovazione sociale «puntiamo a valorizzare in positivo la partecipazione e il protagonismo di bambine, bambini e adolescenti, loro sono la migliore risorsa per la rigenerazione e il futuro dei luoghi che abitano», ha detto Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.
Con la nuova campagna l’associazione lancia anche un programma a lungo termine di innovazione sociale delle periferie urbane, “Qui, un quartiere per crescere”, realizzato insieme alle realtà pubbliche, sociali e private del territorio. Predisposto nel 2022 il programma si snoderà su un arco temporale di 9 anni e coinvolge nella prima fase 5 quartieri particolarmente poveri di servizi e opportunità per i minori in cinque grandi città italiane da nord a sud : Torino (Aurora-Porta Palazzo), Prato (Macrolotto Zero), Roma (Ostia ponente), Napoli (Pianura) e Palermo (Zen2) con l’obiettivo di migliorare concretamente il contesto di vita di bambini, bambine e adolescenti in questi luoghi.
«Con i Punti Luce e con la presenza in tantissime scuole delle periferie urbane tocchiamo ogni giorno con mano il peso delle disuguaglianze che colpiscono i bambini e gli adolescenti e, allo stesso tempo, siamo testimoni di un grande impegno da parte di scuole, organizzazioni ed enti territoriali e degli stessi ragazzi e ragazze proprio nei quartieri più difficili», ha dichiarato Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children. «La campagna “Qui vivo” - ha sottolineato - nasce per essere al fianco di tutti coloro che oggi si attivano per assicurare ai bambini e agli adolescenti un contesto di crescita sicuro e ricco di opportunità. In un Paese dove, purtroppo, – come sottolinea il nostro Rapporto – oggi avviene proprio il contrario: il maggior numero di bambini cresce nelle aree più povere di servizi essenziali, a partire dalle mense, dal tempo pieno, dalle palestre e dagli spazi pubblici. È assurdo pensare ai tanti immobili, spazi pubblici, beni sottratti alle mafie che restano inutilizzati e in condizioni di degrado, quando potrebbero diventare risorse preziose per la crescita. È necessario un impegno corale per invertire la rotta».
Tra i testimonial della campagna l’attore Cesare Bocci, ambasciatore dell’organizzazione, e l’attrice Francesca Chillemi, che hanno incontrato le ragazze e i ragazzi impegnati nella rigenerazione dei quartieri di Pianura a Napoli e di Ostia Ponente a Roma, oltre a Tosca D’Aquino, Michela Andreozzi, Caterina Guzzanti, Silvia Salemi e Tinto. Dal 23 al 29 ottobre la settimana di sensibilizzazione con il sostegno di Rai per la Sostenibilità - Esg, attraverso i canali editoriali Rai. Da sabato 21 a lunedì 23 ottobre anche il sostegno della Lega serie A con tutte le squadre della Serie A Tim.
Nicoletta Cottone
Caporedattore
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy