di Cristina Casadei
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Nuove indennità per migliorare le condizioni dei lavoratori, permessi per conciliare vita e lavoro e riconoscimenti economici. È su questi tre pilastri che si fonda il nuovo contratto integrativo di Cargill, valido per il triennio 2023-2026. La multinazionale, assistita da Assolombarda, ha infatti raggiunto con i sindacati (Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil) un accordo con cui ha scelto di incrementare e potenziare le tutele economiche e normative delle sue persone.
Sul piano organizzativo, è stata regolamentata la reperibilità per i manutentori, prevedendo un’indennità in materia di 90 euro lordi, nonché un’indennità di chiamata di 35 euro lordi più un’ora di retribuzione per lo spostamento casa-lavoro. Per chi, volontariamente, fa lavoro straordinario di sabato, domenica o in giornata festiva infrasettimanale è previsto un gettone di 30 euro lordi, mentre per gli operatori della produzione impegnati in turni a scorrimento, in caso di chiamata in giorno di riposo o due ore prima dell’inizio o dalla fine del turno, è riconosciuta un’indennità di chiamata di 35 euro lordi
L’accordo introduce anche importanti novità per valorizzare la formazione, con l’ampliamento dei permessi per il diritto allo studio ad ogni ordine e grado di istruzione e l’impegno aziendale a concorrere al 30% delle spese di iscrizione annuali all’università per i lavoratori. Inoltre viene favorita la conciliazione tra vita privata e lavorativa concedendo 16 ore di permesso retribuito per specifiche esigenze familiari (visite pediatriche, inserimento all’asilo nido, grave infermità dei familiari diretti, assistenza ai genitori anziani), una volta esaurite le ROL.
Sul versante economico, oltre alle indennità, è stato deciso di aumentare il premio per obiettivi di 340 euro a regime, ed è prevista, inoltre, la possibilità di convertire una parte del premio in welfare con una maggiorazione a carico dell’azienda sulla quota convertita del 15%. Il ticket pasto viene aumentato a 8 euro e viene riconosciuto ai dipendenti un contributo in welfare di 500 euro in occasione della nascita del figlio. Infine, viene incrementato fino all’1,4% per ciascun dipendente il contributo per Alifond a carico dell’azienda.
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