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Meloni: missione Ue per fermare gli arrivi, anche navale. Misure straordinarie in Cdm lunedì

A Lampedusa i migranti si aggirano nelle strade vicino l'hotspot

L’esecutivo Ue è sull’isola per toccare con mano la situazione e stabilire i prossimi passi

15 settembre 2023
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6' di lettura

Una delegazione della Commissione Europea si trova a Lampedusa per una missione sul terreno. Lo si apprende da fonti europee sentite dall’Ansa. L’esecutivo blustellato, a quanto si apprende, è sull’isola per toccare con mano la situazione e stabilire i prossimi passi.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha invitato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen a visitare Lampedusa, da giorni coinvolta nel caos degli sbarchi dalle coste africane. Von der Leyen, secondo quanto apprende l'Ansa, ha accettato ed entrambe si recheranno “nel prossimo futuro” sull’isola.

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Meloni: lunedì in Cdm misure straordinarie per i migranti

«Nell’immediato il governo italiano intende adottare misure straordinarie per fare fronte al numero di sbarchi che abbiamo visto sulle nostre coste». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni annuncia in un video diffuso da Palazzo Chigi che il pacchetto sarà portato in Consiglio dei ministri lunedì: «Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, limite che verrà alzato al massimo consentito dalla normativa europea ovvero 18 mesi» e che «non riguarda i richiedenti asilo per i quali oggi il termine massimo è già di 12 mesi e non sarà modificato». «Nel consiglio dei ministri di lunedì - sottolinea la premier - sarà dato mandato alla Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile» nuove strutture per i migranti «in modo tale che siano sufficienti a trattenere gli immigrati illegali. Daremo mandato di realizzare queste strutture in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili».

Fermare gli arrivi dei migranti “si realizza” con «una missione europea anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi». Bisogna poi «verificare in Africa chi ha diritto o meno all’asilo, accogliere in Ue solo chi ne ha effettivamente diritto secondo le convenzioni internazionali e parallelamente lavorando con investimenti seri allo sviluppo».

«Personalmente sono ancora convinta che la strategia del governo italiano sia quella più seria per risolvere il problema» dei migranti «in maniera strutturale, però richiede tempo soprattutto se quel lavoro viene intralciato da interessi ideologici», dice Meloni nel video. «Il governo ha lavorato coinvolgendo la Ue in un accordo di collaborazione con la Tunisia che prevede il contrasto ai flussi irregolari da una parte e il sostegno all’economia tunisina dall’altra. Purtroppo però mentre l’Italia e una parte dell’Europa lavoravano in questa direzione, un’altra parte si muoveva nella direzione opposta». «Penso al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo con il quale non si possono fare accordi, di dichiarare che non sarebbe un porto sicuro», ha aggiunto.

«Ho scritto a Michel (il presidente del Consiglio Ue, ndr) chiedendogli di inserire all’ordine del giorno del consiglio Ue di ottobre la questione migratoria. E' mia intenzione in quella sede ribadire che è necessario avviare immediatamente una missione Ue per bloccare le partenze dei barconi».

Macron: un dovere non lasciare sola l’Italia

«Il dovere di tutti noi europei è non lasciare l’Italia sola dinanzi a quello che sta vivendo. Considero che sia responsabilità dell’Unione europea tutta intera essere al fianco dell’Italia», ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, commentando la situazione dei migranti a Lampedusa.

In giornata riunione del Meccanismo solidarietà su migranti

«Oggi avrà luogo una riunione del Meccanismo volontario di solidarietà (Vsm)» sulla migrazione. Lo ha reso noto una portavoce della Commissione Ue sottolineando che si tratta «di un incontro tecnico», già programmato precedentemente all’aggravarsi della situazione a Lampedusa. Al meccanismo di solidarietà aderiscono 19 Paesi membri dell’Ue più Norvegia, Lichtenstein e Svizzera.

Tajani, andrò a Parigi e Berlino, Ue risponda sui migranti

«Servono dei provvedimenti per fermare i flussi migratori. Bisogna andare avanti con i rimpatri. L’Europa non può far finta di nulla e sono convinto che la Francia comprenderà i nostri problemi. Appena tornato dagli Usa andrò in Francia e Germania», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell’assemblea di Confindustria.

Tajani, vogliamo aumentare la presenza di migranti regolari

«Vogliamo aumentare la presenza di migranti regolari. Questo è un altro strumento per fermare l’immigrazione irregolare, perché sono persone che vengono a lavorare, non costano nulla allo Stato e pagano le tasse. Serve una visione molto più ampia», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Calderoli, senza azione Ue su migranti,Italia farà da sola

Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, è intervenuto sulla situazione migranti in Italia: «con 127mila immigrati entrati da inizio anno è un’invasione. Un’invasione pacifica, ma comunque un’invasione». Secondo il ministro «è evidente che a fronte di questi numeri, in assenza di una qualunque risposta da parte dell’Europa, l’Italia dovrà fare da sola: ma quale strada dobbiamo seguire? Quando Matteo Salvini era ministro degli Interni tutto ciò non si verificava, per cui a buon intenditor poche parole. Pensiamoci bene, prima che possa accadere veramente una catastrofe in termini di ordine pubblico e sicurezza». Il fatto «che l’Austria rafforzi i controlli al Brennero come del resto fa la Francia a Mentone, che gli Stati a noi confinanti stiano sigillando i nostri confini - ha sostenuto il ministro -, mi fa temere che questa impennata di arrivi non sia un fenomeno estemporaneo ma purtroppo strutturale perché organizzato, con una regia dietro».

Colloquio Piantedosi-Darmanin: priorità è blocco partenze

Colloquio telefonico tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il collega francese Gérarld Darmanin per fare un punto sulla situazione dei flussi migratori. I ministri, dice il Viminale, «hanno concordato sulla prioritaria esigenza di una strategia che punti a un rapido rafforzamento della cooperazione operativa con i Paesi di origine che possa incidere efficacemente sul blocco delle partenze, onde evitare che il problema si ripercuota anche sui movimenti secondari». Piantedosi e Darmanin «manterranno stretti contatti per aggiornarsi anche in vista del prossimo Consiglio Affari Interni e Giustizia».

Darmanin: parlato con Piantedosi, agire insieme presso Ue

Il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin ha annunciato di aver convenuto con il collega Matteo Piantedosi «di agire insieme presso l’Ue» sul tema dei migranti. «Ho appena avuto una lunga conversazione con il mio omologo italiano Piantedosi. Abbiamo convenuto di agire assieme presso l’Unione Europea nelle prossime ore per rafforzare con forza la prevenzione degli sbarchi di migranti e la lotta contro i trafficanti», ha scritto Darmanin sul social X.

Lunedì riunione Cisr, ma no misure in Cdm

Si terrà lunedì prossimo, prima del Consiglio dei ministri convocato per le ore 12.30, una nuova riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, il Cisr, l’organismo presieduto dalla premier Giorgia Meloni. Sul tavolo, l’emergenza immigrazione. Proprio questa mattina il vicepremier e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, aveva affrontato il tema, a margine dei lavori di Confindustria, annunciando un suo imminente viaggio in Francia e Germania, nonché la volontà di investire le Nazioni Unite dell’emergenza, «che è un problema mondiale», aveva rimarcato. Tajani aveva anche ipotizzato che venissero assunte nuove misure in Cdm. Ma autorevoli fonti di governo escludono all’Adnkronos provvedimenti in arrivo: “si affronterà la questione, ma non ci saranno misure nel Consiglio dei ministri di lunedì. Nessuna novità sul fronte normativo”.

Unhcr: decongestionare Lampedusa è una priorità assoluta

«La situazione a Lampedusa è critica e apprezziamo che sia in corso un'azione urgente per riportare l’isola alla normalità. Riconosciamo in pieno le difficoltà causate da un numero molto elevato di persone in arrivo simultaneamente su un'isola piccola dove le capacità di accoglienza sono limitate. Per garantire alle persone l'assistenza necessaria, decongestionare l'isola rimane una priorità assoluta e apprezziamo gli sforzi delle autorità locali e centrali in tal senso che hanno già trasferito circa 5.000 persone nelle ultime 28 ore». Lo ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l'Italia, la Santa Sede e San Marino sulla situazione a Lampedusa. «In questa situazione di grave sovraffollamento è prioritario individuare e garantire assistenza adeguata alle persone vulnerabili come, per esempio le persone sopravvissute a violenza e con altre condizioni di fragilità. L'Unhcr, insieme a Unicef, Oim ed altre organizzazioni umanitarie, è presente sull'isola per fornire informazioni e assistenza alle persone arrivate a supporto delle autorità». continua.

Vienna intensifica il monitoraggio al Brennero

L’Austria «intensifica il monitoraggio al Brennero» a causa dell’emergenza migranti a Lampedusa. Lo apprende l’Apa dal ministero degli Interni a Vienna che «è in contatto con le autorità italiane». Al valico italo-austriaco la situazione, questa mattina alla vigilia di un weekend di traffico intenso per il rientro dei turisti tedeschi, comunque è tranquilla e per il momento non si nota un cambio nella gestione dei controlli sul versante austriaco.


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