di Eleonora Micheli e Laura Bonadies
La Borsa, gli indici del 18 ottobre 2023
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(Il Sole 24 Ore Radiocor ) - Le Borse europee chiudono la seduta in negativo trascinate da Wall Street. A pesare il contesto geopolitico che ha portato il presidente americano Joe Biden a recarsi in Israele mentre Vladimir Putin è in Cina da Xi Jinping. A questo si aggiunge la preoccupazione che la Fed possa continuare a mantenere alti i tassi di interesse per un periodo più lungo del previsto. Maglia nera per il FT-SE 100 di Londra, seguito dal DAX40 di Francoforte; in rosso anche il CAC 40di Parigi mentre il FTSE MIB di Milano riesce a contenere le perdite.
Sul fronte macro da segnalare l'inflazione di settembre nel Regno Unito che è salita del 6,7%, ritmo analogo a quello del mese precedente e lievemente superiore alle previsioni del mercato.
Per quanto riguarda l'Europa, il tasso di inflazione annuale a settembre è stato confermato da Eurostat in calo al 4,3% rispetto ad agosto (5,2%) nell’area euro. Un anno prima era al 9,9%. Nella Ue 4,9% a settembre dopo 5,9% ad agosto, un anno prima a 10,9%. In Italia 5,6% dopo 5,5% ad agosto, 9,4% un anno prima.
Venendo a Piazza Affari, Nexi balza in avanti dopo i rumor sull'interesse di Cvc Capital. Verso metà seduta il titolo ha dimezzato i guadagni in scia alle dichiarazioni giunte da fonti vicine al fondo inglese, secondo cui, Nexi è uno dei tanti dossier sotto osservazione, ma non ci sono stati contatti con l'azienda, nè è in preparazione alcuna offerta. I titoli oil approfittano del nuovo rialzo del prezzo del petrolio, con guadagni per Saipem ed Eni. Bene Telecom Italia in vista dei cda che dovranno esaminare l'offerta di Kkr sulla rete. Perde quota Mediobanca: in vista della record date del 19 ottobre, le nuove azioni acquistate in Borsa non sono più depositabili per l'assemblea del 28 ottobre. Giù anche Stmicroelectronics che sconta la debolezza del settore tech dopo la stretta delle autorità Usa all'export di chip verso la Cina.
In deciso rialzo il prezzo del petrolio con il Brent oltre i 91 dollari al barile mentre il Wti novembre supera gli 88 dollari al barile, quando sale anche il prezzo del gas sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. In rialzo l’oro, sui massimi da quattro settimane in virtù dell’aumento dell’avversione al rischio. Sul mercato valutario, l'euro è indicato sopra 1,05 dollari ma in calo rispetto alla vigilia.
Lo spread tra BTp e Bund che si mantiene ben sopra la soglia dei 200 punti base. Alle ultime battute il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco si attesta a quota 206 punti dai 201 dell'ultimo riferimento. Il rendimento del BTp decennale benchmark chiude in netto al 4,98% dal 4,89% della chiusura della vigilia.
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Eleonora Micheli
redattore Radiocor
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