di Giulia Crivelli
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Importante risultato del dialogo, all’interno del gruppo Prada , con le organizzazioni sindacali: è stato sottoscritto il primo accordo di gruppo sul premio di risultato e le sigle che rappresentano i lavoratori hanno espresso - fatto non frequentissimo - unanime parere favorevole.
«Abbiamo ottenuto un importante investimento sul welfare aziendale e un piano di armonizzazione che porterà a fine triennio 2023-2026 tutte le sedi o società controllate ad avere un eguale riconoscimento economico», hanno commentato in una nota congiunta i rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali nazionali, che hanno sottoscritto l'intesa, insieme alle Rsu di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la direzione aziendale di Prada, il più grande gruppo italiano della moda, con in portafoglio i marchi Prada, Miu Miu, Car Shoe, Church’s e Marchesi 1824 e ricavi netti, nel 2022, per 4,2 miliardi di euro, in crescita del 21% rispetto al 2021.
Il premio di risultato è riservato a tutte le lavoratrici e ai lavoratori delle sedi italiane e l'importo è al momento diverso da sito a sito – spiegano i sindacati – con un massimo raggiungibile di 1.450 euro. Tuttavia si tratta solo di una parte di composizione del premio, che si incrementerà sulla base di parametri legati alla redditività dell'azienda e agli indici di stabilimento. Questi ultimi saranno definiti dalle Rsu aziendali e dalle organizzazioni sindacali territoriali (nella foto in alto, la sede produttiva di Valvigna, in provincia di Arezzo, costruita secondo criteri di sostenibilità ambientale).
Il premio di risultato si incrementa con una maggiorazione del 20% se sarà convertito in welfare e speso attraverso la piattaforma MyPradaGroup. Alla somma così composta si aggiungono 1.300 euro di welfare puro per tutti. «Le parti – concludono le segreterie nazionali – si sono date affidamento reciproco, perché entro la fine del 2023 prenda il via la trattativa per il rinnovo della parte normativa dell'integrativo aziendale».
All’accordo ha lavorato direttamente anche l’amministratore delegato Andrea Guerra: «Per il gruppo Prada è di fondamentale importanza porre al centro i propri collaboratori e le loro famiglie – ha commentato Guerra –. Gli strumenti che abbiamo sviluppato insieme alle organizzazioni sindacali e che ci consentono di offrire maggiori risorse alle nostre persone, sono un modo per contribuire a raggiungere un miglior equilibrio tra vita privata e lavoro.»
I risultati del gruppo
L’11 maggio il cda del gruppo Prada aveva approvato i risultati del primo trimestre, che indicano un ottimo inizio del 2023, con ricavi netti di 1.065 milioni di euro, in crescita del 22% anno su anno, nonostante il contesto macroeconomico incerto, e vendite retail pari a 953 milioni di euro, +23% sullo stesso periodo del 2022, trainate da crescita like-for-like e full price.
Nel 2023 il gruppo Prada ha inoltre confermato, oltre all’impegno per la sostenibilità sociale, quello per l’ambiente: il 27 giugno, nel corso dell'assemblea generale degli Stati membri della Commissione Oceanografica Intergovernativa (Ioc) dell'Unesco, che si è svolta a Parigi dal 21 al 30 giugno, il gruppo Prada e Iioc/Unesco hanno annunciato il rafforzamento della partnership nell'ambito di Sea Beyond, il programma educativo dedicato a promuovere l'educazione alla preservazione del mare e delle sue risorse, a cui lavorano insieme dal 2019. Il gruppo Prada ha annunciato l'importante impegno a donare l'1% dei proventi della collezione Prada Re-Nylon per sostenere e sviluppare ulteriormente il progetto Sea Beyond.
Giulia Crivelli
fashion editor
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