Aste BTp: domanda forte e rendimenti in calo, spread in lieve aumento
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Ci si attendeva turbolenza questa mattina, dopo il flop dell’asta di titoli di Stato trentennali di giovedì sera negli Stati Uniti. Si temeva turbolenza anche in Italia questa mattina, anche in vista del giudizio che l’agenzia di rating Fitch darà questa sera alla repubblica italiana. Ma le aste con cui il Mef ha collocato BTp a 3, 7, 15 e 30 anni sono andate bene: domanda buona e anche - segnalano gli addetti ai lavori - qualche posizionamento tattico di alcuni investitori che scommettono su un nulla di fatto da parte di Fitch. E la tranquillità si vede anche sullo spread tra BTp e Bund: salito di appena un punto base a quota 187.
Ma le buone notizie non sono finite qui: rispetto alle aste precedenti, i rendimenti sono usciti in netto calo per i Btp a 3 e 7 anni: per il titolo più breve il tasso d’interesse è sceso di 18 punti rispetto all’ultima asta del 12 ottobre, attestandosi al 3,75%. Assegnati invece 2 miliardi di Btp in scadenza a novembre 2030, con una domanda di 3 miliardi: il rendimento in questo caso è sceso di 15 punti al 4,21%.
Il Tesoro ha poi collocato Btp a 15 e 30 anni: in un’asta di titoli in scadenza a marzo 2028 sono stati collocati 1,5 miliardi con una domanda di 2,18 miliardi e un rendimento lordo del 4,84%. In una seconda asta di Btp a 15 anni l’importo collocato è stato sempre di 1,5 miliardi (richiesta di 2,44 miliardi) e un rendimento lordo del 4,07%. Infine è stato collocato un miliardo di Btp in scadenza a ottobre 2053 con un rendimento lordo del 5,05%.
Ora non resta che attendere stasera, dopo le 22, quando Fitch si pronuncerà sul rating italiano.
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