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Borse, l'inflazione Usa rafforza l'ottimismo sui tassi. Crolla Nike. Spread sotto 160

di Andrea Fontana e Martina Soligo

La Borsa, gli indici del 22 dicembre 2023

Clima natalizio sugli indici europei, Milano chiude a +0,26%. Petrolio in lieve calo e gas naturale in aumento. L'euro resta forte sul dollaro

22 dicembre 2023
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4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiudono deboli le Borse europee nell'ultima seduta prima della pausa natalizia, nonostante il dato sull'inflazione Pce negli Stati Uniti rafforzi l'ottimismo sulle prossime mosse di politica monetaria. Lo spread Btp Bund scende sotto quota 160 il giorno dopo la nuova bocciatura del Mes da parte della Camera.

Intanto in Giappone l’inflazione a novembre è rallentata, tornando al livello più basso da luglio 2022, grazie al calo dei prezzi del gas e dell’elettricità. In Italia è la volta dei dati sulla fiducia di consumatori e imprese a dicembre (entrambe in rialzo rispettivamente a 106,7 e 107,2 punti), mentre, in Spagna e Regno Unito i riflettori sono puntati sul Pil nel terzo trimestre (in rialzo dello 0,3% nel trimestre in Spagna e in calo dello 0,1% nel Regno Unito). In Francia fiducia consumatori sale a 89 punti a dicembre

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Così il Ftse Mib di Milano chiude a +0,26%. Vicini alla parità anche il Cac di Parigi (-0,03%), l'Ibex di Madrid (+0,08%), il Dax di Francoforte (+0,11%). Maglia nera per l'Aex di Amsterdam (-0,56%).

Settimana piatta per le Borse europee, brilla solo Londra

Settimana anonima per i listini azionari europei con la sola Londra a brillare a seguito del calo dell'inflazione nel Regno Unito che potrebbe spingere la Bank of England a tagliare i tassi di interesse prima del previsto. L'indice Ftse100 ha guadagnato complessivamente l'1,6% mentre le altre piazze si sono state poco mosse con Madrid a recuperare lo 0,2% mentre Milano, Francoforte e Parigi hanno leggermente frenato. Piazza Affari in particolare ha ceduto lo 0,1%: la performance debole non scalfisce il primato del Ftse Mib nel 2023 durante il quale è salito del 28% complessivo. Per quanto riguarda i settori, settimana negativa per automobili e tecnologici, bene invece le risorse di base e il comparto travel&leisure.

Usa, inflazione rallenta il passo. Wall Street in lieve rialzo

Si muove in lieve rialzo Wall Street, dopo che è stato reso noto il dato sull'inflazione negli Stati Uniti, che ha rallentato il passo a novembre, con il dato annuale che ha fatto registrare l'aumento minore dall'inizio del 2021. Il dato Pce è diminuito dello 0,1% rispetto al mese precedente, contro le attese per un dato stabile, ed è cresciuto del 2,6% rispetto a un anno prima. La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 3,2% rispetto a un anno prima. Crescono di 81,6 miliardi di dollari anche i redditi personali negli Stati Uniti, in linea con le attese. Le spese per i consumi sono invece aumentate dello 0,2%. Gli ordini di beni durevoli hanno registrato un dato in rialzo del 5,4% rispetto al mese precedente a 295,4 miliardi di dollari. A dicembre, gli statunitensi si sono dimostrati più ottimisti sull'economia rispetto al mese precedente. La lettura finale dell'indice sulla fiducia redatto mensilmente dall'Università del Michigan è stata sopra le attese e pari a 69,7 punti, dopo i 61,3 punti registrati alla fine di novembre. Si tratta del primo rialzo dopo quattro cali mensili consecutivi.

Sul Dow Jones pesa il titolo di Nike, che potrebbe registrare la peggiore seduta in 26 anni, dopo che il gigante statunitense dell'abbigliamento sportivo ha ridotto le sue aspettative di fatturato per l'esercizio 2024. Nike ha poi comunicato che attuerà un piano di riduzione dei costi per risparmiare fino a 2 miliardi di dollari. L'abbassamento della guidance sui ricavi riflette una domanda in calo.

A Milano bene banche e petroliferi. In calo Tim

A Piazza Affari bene le banche insieme alle utility e ai petroliferi, ma tra i migliori c'è stata anche Diasorin (+0,9%) ancora impegnata nella risalita dopo i cali nei giorni della presentazione del nuovo piano. In lieve calo Telecom Italia (-0,27%) con il mercato sempre attento alla partita del consolidamento delle società di servizi tlc in Italia dopo l’offerta di Iliad per Vodafone Italia. Fuori dal Ftse Mib , +3,2% De Longhi grazie al progetto del polo nelle macchine da caffè professionali, -2% Juventus dopo l’exploit legato alla sentenza della Corte di Giustizia Ue che apre le porte a una nuova Super League tra i club europei.

Spread mai così basso da giugno

Chiude sui minimi di giornata e ben sotto la soglia dei 160 punti base lo spread BTp/Bund, che raggiunge livelli che non si vedevano dal giugno scorso. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005560948) e il pari scadenza tedesco ha chiuso a 157 punti base dai 161 punti base della chiusura della vigilia. In flessione anche il rendimento del BTp decennale che ha terminato la seduta al 3,54% (da 3,57%), aggiornando i minimi da agosto 2022.

Euro resta forte sul dollaro, gas naturale in rialzo

Sul mercato valutario l’euro resta forte sul dollaro e scambia a 1,1020 (1,0998 al closing della vigilia) e vale e a 156,9 yen (156,1 ieri in chiusura). Il prezzo del petrolio è in lieve calo con il Brent febbraio a 79,1 dollari al barile e il Wti pari scadenza a 73,7 dollari. Sale lievemente il gas naturale sulla piattaforma di Amsterdam a 34,4 euro al megawattora.

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