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Valditara contro i Collettivi: perseguire chi sta con Hamas

di Redazione Scuola

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L’annuncio del ministro: ispezioni nei licei Setti Carraro e Manzoni di Milano e denunce alla Procura della Repubblica per odio razziale

9 ottobre 2023
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3' di lettura

Ispezioni nei licei Setti Carraro e Manzoni di Milano e denunce alla Procura della Repubblica per odio razziale: li ha annunciati il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara nella mattinata del 9 ottobre durante la visita allo storico liceo Parini di Milano, Valditara ha appreso che gli studenti del liceo Setti Carraro e della Kurva Manzoni Antifa - gruppo che sostiene la squadra di calcetto del liceo Manzoni - pubblicando una foto di palestinesi esultanti dopo l'attacco a Israele, hanno scritto in una storia su Instagram: «Quant'è bello quando brucia Tel Aviv».

Condanna per Hamas

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«L'azione di Hamas è infame, chi esalta questa azione, se i fatti saranno verificati, deve essere perseguito dalla Procura della Repubblica, sono di mentalità nazista, personaggi che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma», è sbottato il ministro Valditara, mentre in tarda mattinata si trovava a far visita alla Scuola della comunità ebraica di via Sally Mayer a Milano per portare solidarietà. In realtà in serata, dai primi accertamenti della polizia, l'episodio risulterebbe riconducibile a un solo studente “politicizzato” del liceo Manzoni - non ancora identificato - e non a un Collettivo, la storia che inneggia all’attacco di Hamas.

Il liceo Manzoni e il movimento Osa di Roma

Il Manzoni è uno degli storici licei classici milanesi, si trova in centro città ed è stato frequentato alla fine degli anni '80 anche dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. A fare da sponda ai Collettivi milanesi sotto accusa, gli studenti del movimento Osa di Roma, i quali sempre ieri hanno detto che «terrorista è Israele» e che il movimento «si batterà nelle scuole per la libertà della Palestina», con una agitazione studentesca nelle scuole di tutta Italia «in solidarietà al popolo palestinese». «La controffensiva della resistenza palestinese di questi giorni - hanno affermato i ragazzi di Osa - è la naturale e legittima risposta alla barbara occupazione pluridecennale dei territori palestinesi da parte di Israele».

Una strategia complessiva

Dal canto suo, il ministro Valditara ha rilevato di voler «elaborare una strategia complessiva per debellare ogni residuo di antisemitismo e promuovere la cultura del rispetto. Questo odio feroce, disumano, richiama le esperienze dei peggiori totalitarismi che hanno insanguinato e continuano a insanguinare il mondo intero. Vogliamo verificare se qualcuno ha realmente manifestato atteggiamenti di odio, di antisemitismo o di incitamento alla guerra contro Israele. Chi ha gioito per azioni che hanno portato a sgozzare bambini e ragazzi, donne e uomini innocenti, solo perché ebrei, deve essere perseguito dalle leggi penali».
Nella serata di ieri, però, il Collettivo Politico Manzoni (Cpm), uno dei principali gruppi di studenti del liceo classico milanese, ha voluto dissociarsi da quanto pubblicato sulla pagina Kurva Manzoni Antifa, sostenendo che «la guerra va condannata sempre, in ogni sua forma», pur sottolineando che «le violenze e i bombardamenti che i palestinesi subiscono da decenni vengono troppo spesso ignorati dalla stampa occidentale».

Caso politico

La reazione del ministro ha, in ogni caso, di fatto aperto un “caso politico”. «Se c'è qualcuno che inneggia ad Hamas commette un grave errore e dimostra soprattutto un'enorme ignoranza nella questione mediorientale. Se a farlo sono degli studenti, il dovere del ministro non è invocare il carcere, ma capire come il compito della scuola sia anche e soprattutto educare a comprendere questioni così complicate», ha osservato il deputato Pd Matteo Orfini. Per il parlamentare e segretario di +Europa Riccardo Magi «inneggiare all'attentato di Hamas è ignobile e frutto di mancanza di reale conoscenza; vale lo stesso per chi tra quei ragazzi tifa per la Russia di Putin contro l'Ucraina. Se sapessero davvero come si vive sotto un regime, avrebbero idee molto diverse. Ma è anche questa la libertà che ti offre una democrazia. Ecco perché è del tutto fuori luogo la proposta di Valditara di sbattere in galera dei ragazzini».

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