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Dal progetto Cinecittà ai satelliti, dagli asili nido alle ferrovie: sono dieci gli obiettivi intermedi delle quarta rata modificati dalla Cabina di regia sul Pnrr convocata dal ministro Raffaele Fitto . Interessano sei ministeri: Imprese e Made in Italy, Infrastrutture e Trasporti, Ambiente, Istruzione, Cultura e Politiche di coesione.
Il progetto sullo sviluppo dell’industria cinematografica cambia soltanto nome del soggetto attuatore, da Istituto Luce Studios a Cinecittà.
L’investimento sulla tecnologia satellitare - seconda modifica - è stato ridefinito in base agli sviluppi del mercato per evitare sovrapposizioni con gli investimenti privati dell’Internet of Things, basato su piccoli satelliti. Inoltre viene corretto un errore che del progetto Osservatore della Terra, perché l’incubatore del Sud Italia non rientra nel Pnrr ma nel fondo complementare.
La terza modifica riguarda gli asili nido e, sottolinea il governo, non toglie finanziamenti ma chiede più tempo per emanare altri bandi. I comuni, soggetti attuatori degli interventi, hanno avviato le progettazioni. In questa fase sono intervenuti gli aumenti dei costi delle materie prime a causa della guerra. L'aumento dei costi ha inciso sulle progettazioni e ha comportato la necessità per i soggetti attuatori di rivedere i numeri dei nuovi posti aggiuntivi creati. Ciò ha rallentando le procedure di affidamento.
Per raggiugere l'obiettivo finale la modifica impegna il governo a emanare un nuovo bando di selezione degli interventi. La proposta, quindi, mira a rivedere l'obiettivo intermedio dell'aggiudicazione di tutti gli interventi previsto dalla quarta rata con l'aggiudicazione di un primo set di interventi e l’impegno a lanciare un nuovo bando per raggiugere l’obiettivo finale della misura alla luce delle circostanze oggettive intervenute.
La quarta modifica tocca il rinnovo del parco ferroviario del trasporto regionale e intende chiarire la composizione di treni e carrozze da acquistare: almeno 53 treni passeggeri a emissioni zero e altre 100 carrozze per il servizio universale.
La quinta modifica interviene sulla sperimentazione dell’idrogeno per la mobilità ferroviaria, alla luce delle gare non andate a buon fine. Gli interventi possono essere realizzati preferibilmente in prossimità dei siti locali di produzione di idrogeno verde e/o delle stazioni autostradali di rifornimento di idrogeno
La sesta riguarda l’efficienza energetica. Non essendo chiaro il contributo alla transizione green del Sismabonus, d’intesa con i servizi della Commissione il governo ha concordato di aumentare l’obiettivo dell’Ecobonus. La proposta di modifica consente anche di rendicontare l’installazione di caldaie a condensazione a gas in sostituzione delle caldaie a minore efficienza.
La settima modifica consente al governo di indire nuove gare per le colonnine sulle aree extraurbane, essendo andate deserte le prime. Risultano pervenute richieste per 4.700 infrastrutture di ricariche nelle sole aree urbane.
L’ottava modifica chiarisce che «nessun gas naturale deve essere utilizzato per la produzione di idrogeno da utilizzare nella riduzione diretta del ferro».
La nona modifica rivede le soglie per gli avvisi dei progetti di i
nterventi contro la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo settore.
La decima modifica interviene sulla descrizione del traguardo dell’investimento “Creazione di imprese femminili”, eliminando anche il riferimento a specifici strumenti finanziari per il supporto alle imprese femminili, così da consentire flessibilità nell'attuazione della misura e garantire alle singole imprese la scelta dello strumento di sostegno che ritengono più adeguato alle proprie esigenze.
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