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Super Mario Bros. Wonder, come mettere d’accordo pre-adolescenti e Generazione X

di Luca Tremolada

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Ecco la recensione partecipata dell’esclusiva Nintendo Switch uscita il 20 ottobre. È il primo Super Mario davvero pensato per la modalità multiplayer.

2 novembre 2023
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2' di lettura

C’è chi aspetta SuperMario come se fosse la prima volta. Si entusiasma, per ogni nuovo potere dell’idraulico, conosce a memoria tutte le animazioni e apprezza la costruzione dei livelli. Per me non è così. Non è un fatto personale ma una questione di genere. I giochi platform, di cui l’idraulico è l’inventore spirituale, sono quelli dove in generale devi andare da sinistra verso destra, saltare e superare puzzle. Come se non bastasse la serie di videogiochi di Super Mario conta più di 300 titoli, inclusi giochi principali, spin-off e titoli per smartphone. Il primo è del 1985 ed ero in piena adolescente.

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Quando superi i 50 anni e hai un figlio o una figlia o un minore che non odia i videogiochi ecco che Super Mario ritorna a essere interessante. Super Mario Bros. Wonder, esclusiva Nintendo Switch uscita il 20 ottobre, è stato progettato fin dall’inizio per la modalità multiplayer. Vuole che è stato studiato per giocare in due, anzi per ospitare fino a quattro amici nella stessa partita.

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Erano undici anni che non usciva un nuovo Super Mario. Così per la recensione ho provato a coinvolgere il figlio di otto anni. Giocare con un pre-adolescente non è semplice per chi è della generazione X: corrono troppo e non si godono niente. Questo Super Mario però è riuscito a rallentarli. Ed è tutto merito di un level design quasi perfetto. Poi: di solito i giochi con più giocatori sono caotici. C’è quello che ti salta in testa, quello che si prende tutti i potenziamenti e chi non ti aspetta mai. Super Mario Bros. Wonder mette ordine e risolve alcune soluzioni.

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Il caos di base resta ma non è mai fastidioso. Inoltre è studiato bene nella narrazione perché è assurdo nelle animazioni, pieno di idee e dannatamente divertente. Un esempio su tutti i fiori parlanti che sono esilaranti, inaspettati e finalmente una idea nuova. Quasi perfetto perché non ci sono le boss fight indimenticabili, alle volte alcune animazioni si perdono e poi potevano aggiungere più personaggi. In ogni caso ci troviamo di fronte forse alla migliora avventura a scorrimento orizzontale in 2D degli ultimi anni. Da giocare anche in single player.

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