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I tassi sui nuovi mutui salgono ancora: al 4,37%

Calano gli acquisti delle case, mutui crollati quasi del 30%

La crescita economica rallenta e «deprime la domanda di prestiti» che restano comunque superiori ai livelli pre Covid. Ad ottobre 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,6% rispetto a un anno prima ma non «c’è una stretta creditizia» perché gli impieghi, al netto delle cartolarizzazioni, «sono superiori ai livelli pre covid di settembre 2019»

15 novembre 2023
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2' di lettura

Salgono ancora i tassi medi sui nuovi mutui. Secondo il rapporto mensile Abi a ottobre sono saliti al 4,37%, contro il 4,21% di settembre. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 5,45%, a settembre era il 5,35% mentre il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,70%, a settembre era 4,61%.

L’economia rallenta e frena i prestiti, -3,6%

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La crescita economica rallenta e «deprime la domanda di prestiti» che restano comunque superiori ai livelli pre Covid. Ad ottobre 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,6% rispetto a un anno prima ma non «c’è una stretta creditizia» perché gli impieghi, al netto delle cartolarizzazioni, «sono superiori ai livelli pre covid di settembre 2019». Come ha spiegato il vice dg Gianfranco Torriero, «anche la Banca d’Italia segnala come le imprese stiano rivedendo i piani di investimenti vista la politica monetaria ella Bce e le prospettive dell’economia».

Imprese caute, accumulano fondi su depositi banche

Le imprese, ha aggiunto Torriero, sono caute sull’andameto dell’economia e «stanno accumulando risorse nei depositi bancari» che hanno superato i 500 miliardi di euro, il valore massimo del 2023. Si tratta di un comportamento frutto anche delle scelte di politica monetaria della Bce, che influiscono inoltre sul calo dei prestiti. A gennaio 2023 i depositi delle aziende erano a 461 miliardi.

Le sofferenze

Le sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a settembre 2023 sono state 17,8 miliardi di euro (17,9 miliardi ad agosto). Se confrontato con il livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi), il calo è di 71,1miliardi.

Rendimento nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso

Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso ad ottobre 2023 è il 4,47%, con un incremento di 316 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%.

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