di Andrea Carli
Zelensky chiede al capo della Nato più sistemi di difesa aerea
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L’appuntamento si tiene ogni anno e consente alla Nato di testare la propria deterrenza nucleare. Ma in questi giorni particolarmente complicati, con il conflitto tra Russia e Ucraina che continua a minacciare i paesi dell’Alleanza atlantica e a cinque giorni dall’attacco di Hamas in territorio israeliano, non passa inosservato. Si svolgerà la prossima settimana, come ogni anno a ottobre, l’esercitazione militare nucleare annuale della Nato “Steadfast Noon” (letteralmente “mezzogiorno costante”). Inizierà lunedì 16, e terminerà giovedì 26 ottobre.
Quest’anno avverrà in corrispondenza di Italia, Croazia e del Mediterraneo, ha spiegato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa a Bruxelles. È una esercitazione di routine che «contribuisce a garantire credibilità, efficacia e sicurezza del nostro deterrente nucleare e invia il messaggio chiaro che la Nato difende tutti gli Alleati», ha aggiunto.
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Dalla Nato fanno sapere che lunedì 16 ottobre un F-16 dell’aeronautica americana del 510esimo “Squadrone di caccia”, del trentunesimo stormo «decollerà da una base aerea del Nord Italia». Sarà quello l’inizio dell’esercitazione, alla quale parteciperanno 13 paesi alleati e un mix di jet convenzionali, aerei da sorveglianza e da rifornimento). In particolare, nell’esercitazioni verranno utilizzati aerei da combattimento in grado di trasportare testate nucleari, bombardieri B-52 statunitensi che decolleranno dagli Stati Uniti. Nell’esercitazione non saranno utilizzate bombe. L’esercitazione, sottolineano ancora dall’Alleanza Atlantica, non è collegata agli eventi mondiali attuali. La maggior parte si svolge ad almeno 1.000 chilometri dai confini della Russia. In base al Concetto strategico della Nato, ricordano dal quartier generale dell’Alleanza Atlantica, «lo scopo fondamentale della capacità nucleare della Nato è preservare la pace, prevenire la coercizione e scoraggiare l’aggressione».
Lo scorso anno l’esercitazione, è scattata il 17 ottobre ed è terminata il 30. Ha coinvolto 14 paesi e fino a 60 aerei di vario tipo, tra cui i Tornado italiani, e ha visto l’utilizzo di aerei da combattimento di quarta e quinta generazione, nonché aerei di sorveglianza e cisterna. La base di partenza è stata quella di Ghedi, vicino Brescia. Come negli anni precedenti, hanno partecipato anche i bombardieri a lungo raggio B-52 degli Stati Uniti, che sono decollati dalla base aerea di Minot, nel North Dakota. I voli di addestramento si sono svolti sul Belgio, che ha ospitato l’esercitazione, sul Mare del Nord e sul Regno Unito. Steadfast Noon è ospitata ogni anno da un diverso alleato della Nato.
Andrea Carli
Redattore
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