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Una tassazione agevolata per il risparmio virtuoso (e paziente)

di Federico Cornelli*

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 Una tassazione agevolata per il risparmio virtuoso (e paziente)

Una tassazione agevolata per il risparmio virtuoso (e paziente)

Il cassettista va tassato in misura diversa dal trader, vanno premiati fondi pensione e casse di previdenza

14 agosto 2024
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3' di lettura

In queste brevi righe ci si chiede quali possano essere i principi ispiratori per la determinazione di una corretta tassazione del risparmio, onde mobilizzarlo a sostegno degli investimenti delle imprese. Si richiamano pertanto alcune caratteristiche del risparmio e le sue virtù, per arrivare a brevi riflessioni in materia fiscale.

Le caratteristiche

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Il risparmio è:

-Rinvio al futuro di una spesa attuale, per sostenere imprevisti o per realizzare progetti a lungo termine;

-Strumento di equilibrio nel ciclo di vita finanziario dell’uomo (nozione cara agli esperti previdenziali);

-Strumento di sostegno della azione pubblica;

-Sistema di trasmissione di valore fra generazioni;

-Risorsa possibilmente fruttifera.

Le virtù

Passeggiando per Roma tra i palazzi di via Veneto dell’architetto Piacentini, l’occhio attento coglie la scritta «sia il lavoro un dovere, sia il risparmio una virtù». Ma quante sono le virtù del risparmio? Ne possiamo elencare almeno sei:

1) La pazienza. Il risparmio è paziente, in funzione del tempo. Non possiamo chiamare risparmio un semplice rinvio al domani, ma solo quello che produce un beneficio sufficientemente lontano nel tempo;

2) L’utilità privata e collettiva. Risparmiare produce effetti positivi, non solo privati ma anche pubblici. Tramite banche, assicurazioni, borse valori, fondi pensione, private equity, il risparmio viene messo a disposizione degli operatori economici così contribuendo alla crescita economica e (non da meno) alla crescita sociale. Per tale motivo ha rilievo costituzionale;

3) La duttilità. Il risparmio è modellabile, in funzione dei diversi utilizzi e dalle mutate esigenze dell’economia e della società. Assume fogge che vanno dal semplice deposito a termine, alle azioni, ai fondi comuni, al risparmio previdenziale. Non ha caratteristiche rigide.

4) La (tendenziale) saggezza. Il risparmio non si offre a chiunque, ma solo a una controparte ritenuta affidabile e con un suo valore (almeno percepito) sottostante. Virtù che non appartiene a tutte le cripto-attività (Fatte salve le ARS Asset Reference Token, laddove il sottostante sia però chiaramente individuabile e solido).

5) L’amore per le regole. Il risparmio ama esser impiegato in un quadro di buone regole, il cui rispetto è vigilato da autorità pubbliche che verificano, ad esempio, trasparenza e correttezza dei comportamenti.

6) La mobilità, Il risparmio si sposta da un impiego all’altro, da un mercato all’altro, anche sfruttando gli spazi di arbitraggio che le normative (europee) ancora lasciano aperti. La moderna tecnologia ne esalta la mobilità. Inoltre il risparmio può smobilizzarsi trasformandosi in un valore più prontamente spendibile. I mercati finanziari ed in particolare le Borse Valori assolvono bene a questa funzione, anche in ragione delle regole di trasparenza nella formazione dei prezzi cui sono assoggettati.

I principi di tassazione

Dopo aver richiamato caratteristiche e virtù del risparmio, può essere ora utile riflettere sui principi alla base della tassazione onde indirizzare parte del risparmio oggi pigramente accomodato sui conti correnti verso impieghi più produttivi, a sostegno delle imprese italiane ed europee. Può essere allora utile applicare un concetto di merito, teso a ridurre l’imposizione fiscale sulle forme di risparmio con maggior numero di virtù, penalizzando invece quelle che ne sono prive. In particolare:

Il risparmio paziente meriterebbe una tassazione minore. Si pensi al cassettista che rimane fermo a dar fiducia ad un titolo azionario per almeno 5 anni: esso andrebbe tassato in misura diversa dal trader che (lecitamente) utilizza le medesime somme per fare trading di breve periodo. Al fine di mobilizzare i capitali necessari alla trasformazione digitale e alla sostenibilità, potrebbe essere utile allineare la tassazione del risparmio paziente mobiliare a quella delle plusvalenze immobiliari.

Utilità collettiva

Il risparmio con caratteristiche di utilità collettiva (seconda virtù) dovrebbe beneficiare ugualmente di una tassazione agevolata, come in parte ha. Si pensi ai fondi pensione e alle casse di previdenza, entrambi utili a ridurre il rischio che cittadini oggi “pigri” nel risparmiare o, peggio ancora pigri nel dichiarare redditi, chiedano in futuro pensioni sociali, a danno della spesa pubblica futura oltre che attuale. Sempre al fine di mobilizzare capitali necessari allo sviluppo economico, potrebbe essere utile riflettere su possibili alleggerimenti nel prelievo fiscale. Il minor gettito fiscale potrebbe essere compensato da un maggior sviluppo economico.

Al contrario, va disincentivato il risparmio privo della virtù del beneficio collettivo e della tendenziale saggezza, come il risparmio indirizzato verso cripto-attività prive di un vero sottostante e negoziate in modo opaco.

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