di Silvia Pieraccini
In gennaio saranno presentate le collezioni dell’A-I 24-25
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Pitti Immagine cerca di scacciare via le nubi che si addensano sull’economia mondiale, e dunque anche sul settore moda, arricchendo i prossimi saloni invernali – Pitti Uomo, Pitti Filati e Pitti Bimbo, in programma nel gennaio 2024 alla Fortezza da Basso di Firenze – e tendendo una mano al mercato tedesco, da sempre primo sbocco della moda maschile, oggi in fase di rallentamento.
Nei primi sette mesi del 2023 l’export dell’industria italiana della moda uomo ha segnato +11,4% (a 5,36 miliardi di euro), con la Germania che si è fermata a +6,7% (556 milioni), sorpassata dalla Francia (+20,6% a 636 milioni). L’autunno ha portato una frenata, tanto che Confindustria Moda ora definisce il 2023 un anno «di consolidamento», segnato da ostacoli e minacce, dall’aumento dei costi legati all’inflazione al clima di incertezza causato dalle guerre in Ucraina e in Medio Oriente.
L’ultima emergenza è l’alluvione che ha colpito la Toscana nei giorni scorsi, e in particolare il distretto tessile di Prato, che potrebbe ridimensionare la produzione di tessuti e filati per abbigliamento e maglieria (100 le imprese industriali invase dal fango con 3.500 addetti, ha certificato ieri Confindustria Toscana nord). «L’alluvione rischia di mettere in ginocchio per alcuni mesi il distretto di Prato, vogliamo capire come possiamo aiutare le aziende», ha detto Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, presentando le prossime fiere alla Fondazione Feltrinelli di Milano.
Sia Napoleone che il presidente di Pitti Immagine, Antonio De Matteis, hanno segnalato «qualche nube all’orizzonte», ma hanno sottolineato l’arrivo di 180 nuove domande di partecipazione al Pitti Uomo, in gran parte internazionali, a conferma di una fiera attraente e vitale. Nell’edizione numero 105, in programma dal 9 al 12 gennaio, i marchi che esporranno le collezioni per l’autunno-inverno 2024-2025 sono 835, per il 43% esteri, divisi in cinque sezioni e due aree speciali (Pitti Pets e Vintage Hub, dedicato al second hand e all’upcycling). Tanti gli eventi e i progetti che saranno lanciati alla fiera fiorentina, come quello del designer finlandese Achilles Ion Gabriel, nome legato al marchio di calzature Camper, che presenterà la collezione di debutto formata da ready to wear, calzature e accessori. Gli stilisti ospiti del salone saranno Luca Magliano, Steven Stokey-Daley e Todd Snyder.
Tra le novità c’è il progetto Neudeutsch (termine che indica la trasformazione e l’arricchimento in atto nella lingua tedesca), che porterà in fiera 17 brand di moda, design e lifestyle, frutto di creativi nati o approdati in Germania, espressione della scena tedesca contemporanea.
«Il quadro congiunturale è ancora positivo – ha sottolineato il presidente De Matteis – e ci fa guardare con serenità alla prossima edizione del Pitti Uomo. E poi va tenuto presente che nei momenti di cambiamento i buyer si muovono di più per capire il mercato». Anche per questo Pitti Uomo punta a superare le presenze di compratori del gennaio 2023, quando furono 17.700. «La propensione dei clienti finali è orientata verso prodotti di qualità, e questo è un buon segno per l’Italia», ha aggiunto De Matteis rivelando che l’azienda della sua famiglia, la napoletana Kiton, che produce abbigliamento donna e uomo di alta gamma, ha aumentato il fatturato del 30% nei primi nove mesi del 2023, che s’annuncia un anno record nelle vendite, e ha ordini «altrettanto positivi per il primo semestre 2024». Intanto Unicredit ha rinnovato la sponsorizzazione ai saloni di Pitti Immagine per il triennio 23-25.
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