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Mattarella: fare spazio alla cultura della pace. L’evasione fiscale ostacola lo sviluppo dell’Italia

Discorso di fine anno del Presidente Mattarella, ecco il Backstage

Per il Capo dello Stato la democrazia è votare, non stare sui social. L’intelligenza artificiale è una rivoluzione, facciamo che resti umana. E ai giovani dice: l’amore non è possesso, è rispetto e dono.

31 dicembre 2023
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5' di lettura

La necessità che si metta fine ai troppi conflitti in corso nel mondo, a partire dal Medio Oriente e dall’Ucraina. Bisogna fare spazio «alla cultura della pace». E ancora giovani, il lavoro, le sfide tecnologiche come l’intelligenza artificiale, e più in generale il futuro. Poi i nodi: a cominciare dalla sanità, con tempi delle liste d’attesa «inaccettabilmente lunghi». Gli alloggi universitari ancora troppo cari, e il lavoro che manca e spesso è sottopagato. E ai giovani arriva un messaggio chiaro: l’amore non è possesso, dominio, ma è rispetto e dono. Sono alcuni dei temi che affrontati nel tradizionale messaggio di fine anno dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, trasmesso a reti unificate alle 20.30 di oggi, 31 dicembre.

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Il nono discorso di Capodanno

Si tratta del nono discorso di Capodanno di Mattarella. Un augurio che l’anno scorso il presidente ha rivolto agli italiani in piedi, davanti a un leggio, dall’appartamento del Capo dello Stato al Quirinale.

Pace non è astratto buonismo ma realismo

Mattarella ha parlato subito di guerra e delle tante violenze. «È indispensabile fare spazio alla cultura della pace. Alla mentalità di pace. Parlare di pace, oggi, non è astratto buonismo - ha detto il Capo dello Stato -. Sappiamo che, per porre fine alle guerre in corso, non basta invocare la pace. Occorre che venga perseguita dalla volontà dei governi. Anzitutto, di quelli che hanno scatenato i conflitti».

Armi strumento di morte, fonte di enormi guadagni

La guerra non nasce da sola. «Non basterebbe neppure la spinta di tante armi, che ne sono lo strumento di morte. Così diffuse. Sempre più letali. Fonte di enormi guadagni. - ha proseguito Mattarella -. Nasce da quel che c’è nell’animo degli uomini. Dalla mentalità che si coltiva. Dagli atteggiamenti di violenza, di sopraffazione, che si manifestano».

Hamas disumano, da Israele migliaia di vittime civili

Il sentimento è l’angoscia. Per «l’orribile ferocia terroristica del 7 ottobre scorso di Hamas contro centinaia di inermi bambini, donne, uomini, anziani d’Israele - ha sottolineato Mattarella -. Ignobile oltre ogni termine, nella sua disumanità. La reazione del governo israeliano, con un’azione militare che provoca anche migliaia di vittime civili e costringe, a Gaza, moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti». E c’è angoscia anche «per le devastazioni che vediamo nell’Ucraina, invasa dalla Russia, per sottometterla e annetterla».

Evasione fiscale ostacola lo sviluppo dell’Italia

Mattarella, parlando di economia, ha poi detto che fare la propria parte per il Paese «significa contribuire, anche fiscalmente. L’evasione riduce, in grande misura, le risorse per la comune sicurezza sociale. E ritarda la rimozione del debito pubblico; che ostacola il nostro sviluppo. Contribuire alla vita e al progresso della Repubblica, della Patria, non può che suscitare orgoglio negli italiani».

IA una rivoluzione, facciamo che resti umana

Il Capo dello Stato ha parlato anche di opportunità e rischi dell’intelligenza artificiale. «Adesso, con l’intelligenza artificiale che si autoalimenta, sta generando un progresso inarrestabile. Destinato a modificare profondamente le nostre abitudini professionali, sociali, relazionali. Ci troviamo nel mezzo di quello che verrà ricordato come il grande balzo storico dell’inizio del terzo millennio. Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana».

Costo degli alloggi universitari improponibile

Un passaggio è stato rivolto da Mattarella anche sugli studenti universitari, in protesta da mesi contro il caro affitti. «Affermare i diritti significa prestare attenzione alle esigenze degli studenti, che vanno aiutati a realizzarsi - ha detto Mattarella -. Il cui diritto allo studio incontra, nei fatti, ostacoli. A cominciare dai costi di alloggio nelle grandi città universitarie; improponibili per la maggior parte delle famiglie».

Votate, il voto libero decide

Parlando di passaggi epocali, Mattarella ha detto che «possiamo dare tutti qualcosa alla nostra Italia. Qualcosa di importante. Con i nostri valori. Con la solidarietà di cui siamo capaci. Con la partecipazione attiva alla vita civile. A partire dall’esercizio del diritto di voto. Per definire la strada da percorrere, è il voto libero che decide. Non rispondere a un sondaggio, o stare sui social».

Tempi liste attesa inaccettabilmente lunghi

Tra i problemi che affrontano cittadini e famiglie ci sono «le difficoltà che si incontrano nel diritto alle cure sanitarie per tutti. Con liste d’attesa per visite ed esami, in tempi inaccettabilmente lunghi».

Manca ancora lavoro e spesso è sottopagato

Un problema che assilla le famiglie c’è «il lavoro che manca. Pur in presenza di un significativo aumento dell’occupazione. Quello sottopagato. Quello, sovente, non in linea con le proprie aspettative e con gli studi seguiti. Il lavoro, a condizioni inique, e di scarsa sicurezza. Con tante, inammissibili, vittime». E ci sono «immani, differenze di retribuzione tra pochi superprivilegiati e tanti che vivono nel disagio».

Appello ai ragazzi, l’amore non è dominio né possesso

«Vorrei rivolgermi ai più giovani - ha proseguito Mattarella -. Cari ragazzi, ve lo dico con parole semplici: l’amore non è egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio. L’amore - quello vero - è ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità». La violenza più odiosa è quella sulle donne.

Non volgere sguardo altrove di fronte ai migranti

E sui migranti, il presidente della Repubblica ha detto: «Affermare i diritti significa anche non volgere lo sguardo altrove di fronte ai migranti».

Agli italiani, uniti siamo forti

Infine un appello a tutti gli italiani: «Solidarietà, libertà, uguaglianza, giustizia, pace sono i valori che la Costituzione pone a base della nostra convivenza - ha chiosato Mattarella -. E che appartengono all’identità stessa dell’Italia. Questi valori - nel corso dell’anno che si conclude - li ho visti testimoniati da tanti nostri concittadini. Uniti siamo forti».

Le reazioni politiche

«Piena condivisione sulla necessità di sostenere l’occupazione, retribuzioni adeguate e garantire sicurezza sul posto di lavoro e una sanità pubblica efficiente». L’ha espressa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un cordiale colloquio telefonico con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per il vice premier, e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, il presidente della Repubblica «pronuncia parole chiare su pace e lotta a ogni forma di terrorismo, temi su cui la Lega è e sarà sempre in prima linea». Per il vice premier, leader di Forza Italia, e ministro degli Esteri, Antonio Tajani: «Libertà, pace, rispetto della persona, difesa degli anziani, fiducia nei giovani, dignità del lavoro sono i valori ai quali ci richiama il Capo dello Stato. Li condividiamo e li riteniamo i principi ispiratori della nostra azione politica da trasformare ogni giorno in fatti concreti».

«Il presidente Mattarella nel suo discorso ha riaffermato i valori e principi della Carta Costituzionale riuscendo a calarli nella contingenza politica, economica e sociale che il Paese e il pianeta stanno vivendo. Pace e giustizia sociale, per il progresso e l’affermazione della democrazia», ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein. Per il presidente del M5s, Giuseppe Conte: «Il messaggio che arriva questa sera dal Presidente Mattarella è un inequivocabile stimolo a cambiare le cose, a non rassegnarci. Non possiamo che accogliere l’appello a non abituarci all’orrore della guerra e a lavorare subito, urgentemente, per la pace». «A nome di tutta Italia Viva ringrazio il Presidente Mattarella per le parole di umanità che ha usato e per il costante stimolo a migliorare la qualità della politica italiana», così in una nota il senatore, ed ex premier, Matteo Renzi. «Quello del presidente della Repubblica è stato un discorso straordinario, concentrato sulle grandi questioni del nostro tempo. Innanzitutto la pace, la riabilitazione della pace, la necessità di lavorare politicamente per costruire la pace ed uscire dalla guerra che distrugge l’orizzonte del futuro», ha affermato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.



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