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Notizie dal mondo. Tv, Hamas si appresta a lanciare attacchi dalla Siria. La Ue approva il 12mo pacchetto di sanzioni alla Russia

a cura di Marcello Frisone

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Notizie dal mondo. Tv, Hamas si appresta a lanciare attacchi dalla Siria. La Ue approva il 12mo pacchetto di sanzioni alla Russia

Notizie dal mondo. Tv, Hamas si appresta a lanciare attacchi dalla Siria. La Ue approva il 12mo pacchetto di sanzioni alla Russia

Hamas si appresta a lanciare attacchi contro Israele anche dal territorio della Siria. Lo ha appreso la televisione pubblica israeliana Kan secondo cui questo progetto è stato discusso nei dettagli in un vertice tenuto la settimana scorsa in Turchia fra dirigenti di Hamas fra cui Khaled Meshal e Saleh el-Aruri. Il Presidente russo Vladimir Putin ha presentato i documenti ufficiali necessari per candidarsi alle prossime elezioni presidenziali previste per marzo 2024, in cui cercherà di ottenere un terzo mandato consecutivo. Non si ferma la caduta libera della popolarità di Joe Biden che oggi, in un sondaggio della Monmouth University, scende al 34%. Un nuovo record negativo per il presidente americano, che deve fare i conti con un 61% di americani che disapprovano il suo operato, e che da mesi registra un tasso di popolarità sotto il 40%.

18 dicembre 2023
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Voto in Georgia, respinto appello Meadows per spostare processo

Una corte d’appello Usa ha respinto l’istanza dell’ex capo dello staff della Casa Bianca di Donald Trump, Mark Meadows, di trasferire ad una corte federale il procedimento che lo vede accusato di aver tentato di ribaltare l’esito del voto in Georgia nel 2020, insieme all’ex presidente e ad altri suoi alleati. Il collegio ha stabilito che Meadows non è intitolato a spostare il processo perché non è più un funzionario federale e le accuse si riferiscono a una condotta che non rientra nelle sue responsabilità ufficiali.

Voto in Serbia, a Belgrado prosegue protesta opposizione

In tarda serata è ancora in corso a Belgrado la manifestazione di protesta attuata dall’opposizione per chiedere l’annullamento delle elezioni locali di ieri a Belgrado, vinte dal partito Sns del presidente Aleksandar Vucic e che sarebbero state falsate da gravi brogli. I manifestanti restano davanti alla sede della commissione elettorale, scandendo slogan contro il governo e il presidente Vucic.

Momenti di tensione si sono registrati quando alcuni dimostranti hanno cercato di oltrepassare la recinzione posta davanti al’’ingresso dell’edificio, ma sono stati respinti dalla vigilanza presente sul posto. A dare sostegno ai manifestanti sono giunti alcuni dei leader di ’La Serbia contro la violenza’ (Spn), il principale cartello dell’opposizione, giunto secondo nel voto a Belgrado a poca distanza dall’Sns (34% rispetto al 38%).

Fra gli altri Dragan Djilas, Miroslav Aleksic e Marinika Tepic. Gli ultimi due hanno espresso l’intenzione di cominciare uno sciopero della fame per esigere l’annullamento del voto a Belgrado.

Israele attacca postazione esercito Siria dopo lanci nel Golan

“Il portavoce delle forze di difesa israeliane ha annunciato che i carri armati dell’Idf hanno attaccato una postazione militare dell’esercito siriano, in risposta ai lanci nell’area delle alture di Golan”. Lo riporta il sito Ynet, precisando che “le forze dell’Idf hanno anche attaccato con l’artiglieria in territorio siriano”.

Ad Al-Sisi i messaggi di Lega araba, bin Salman e re di Giordania

La Lega araba, i re d’Arabia Saudita e di Giordania, il leader indiano Narendra Modi, oltre al presidente russo Vladimir Putin, hanno inviato messaggi di congratulazioni al presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi, riconfermato alle elezioni per un nuovo mandato. Messaggi anche da parte dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Egitto Herro Mustafa Garg, del grande imam di Al-Azhar Dr Ahmed El-Tayeb e del papa copto Tawadros II di Alessandria.

Il re di Giordania Abdullah ha espresso “il desiderio di espandere i legami storici e la cooperazione profondamente radicata tra Giordania ed Egitto” e ha ribadito “l’importanza di lavorare insieme per porre fine all’aggressione israeliana a Gaza e spingere verso un orizzonte politico per la questione palestinese”. Il premier indiano Modi ha sottolineato che “non vede l’ora” di lavorare con Al-Sisi “per approfondire ulteriormente il partenariato strategico India-Egitto”.

Lanciati 4 razzi dalla Siria verso Alture Golan

Quattro razzi sono stati lanciati dalla Siria verso le alture di Golan. Lo ha riferito Ynet, precisando che uno è caduto in un’area disabitata e tre sono caduti in territorio siriano. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno risposto aprendo il fuoco contro la fonte dei lanci. La notizia segue quella riportata dall’emittente israeliana Kan, secondo cui durante una riunione segreta

tra i leader di Hamas che si è svolta la scorsa settimana in Turchia si sarebbe deciso di espandere gli attacchi contro Israele dalla Siria.

Egitto: Putin si congratula con Al-Sisi per vittoria elettorale

Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con Abdel Fattah Al-Sisi per la sua vittoria alle elezioni presidenziali egiziane. Lo riporta Ria Novosti. Il presidente Vladimir Putin ha anche espresso la speranza che attraverso sforzi congiunti i Paesi saranno in grado di garantire una cooperazione reciprocamente vantaggiosa in tutti i settori, compresa la lotta alle minacce alla sicurezza globale.

Tv, Hamas si appresta a lanciare attacchi dalla Siria

Hamas si appresta a lanciare attacchi contro Israele anche dal territorio della Siria. Lo ha appreso la televisione pubblica israeliana Kan secondo cui questo progetto e’ stato discusso nei dettagli in un vertice tenuto la settimana scorsa in Turchia fra dirigenti di Hamas fra cui Khaled Meshal e Saleh el-Aruri. Secondo la emittente cellule di Hamas hanno preso posizione nelle zone di Kuneitra e di Daraa (Siria meridionale) da dove si stanno organizzando per lanciare razzi ed altri attacchi verso Israele. Hamas - secondo Kan - ha inoltre deciso di accrescere le attivita’ affidate ai suoi rappresentanti gia’ attivi in Turchia.

Russia: Putin consegna documenti per candidatura elezioni presidenziali 2024

Il Presidente russo Vladimir Putin ha presentato i documenti ufficiali necessari per candidarsi alle prossime elezioni presidenziali previste per marzo 2024, in cui cercherà di ottenere un terzo mandato consecutivo. Lo ha confermato ai media il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Sabato scorso i “sostenitori” di Putin lo hanno formalmente nominato candidato indipendente alle elezioni presidenziali del 2024.

Secondo la legge elettorale russa, la nomina da parte di un gruppo di almeno 500 sostenitori è infatti requisito obbligatorio per chi non si candida con un partito. I candidati indipendenti devono inoltre raccogliere almeno 300.000 firme di sostegno da almeno 40 regioni. Il gruppo che ha candidato Putin comprendeva alti funzionari del partito Russia Unita, attori, cantanti, atleti e altre figure pubbliche.

Putin, divenuto per la prima volta capo di Stato dopo aver vinto le elezioni del 2000, ha da allora accumulato comode maggioranze assolute che gli hanno permesso di trionfare in ben quattro elezioni presidenziali. Costituzionalmente impossibilitato a candidarsi per un terzo mandato, Putin fu costretto a dimettersi nel 2008 candidandosi come primo ministro.

La presidenza fu quindi affidata per quattro anni a Dmitry Medvedev, con cui Putin si è poi alternato nella carica. In base alle riforme costituzionali da lui stesso volute, Putin può ora ottenere altri due mandati di sei anni dopo la scadenza del suo attuale mandato l’anno prossimo, grazie ai quali potrebbe rimanere al potere fino al 2036.

Usa: nuovo record negativo per popolarità Biden, al 34%

Non si ferma la caduta libera della popolarità di Joe Biden che oggi, in un sondaggio della Monmouth University, scende al 34%. Un nuovo record negativo per il presidente americano, che deve fare i conti con un 61% di americani che disapprovano il suo operato, e che da mesi registra un tasso di popolarità sotto il 40%.

Secondo il sondaggio solo 3 americani su 10 pensano che Biden riservi un’attenzione adeguata alle questioni per loro più importanti: il 68% disapprova come sta gestendo il problema dell’inflazione, il 69% disapprova il modo in cui affronta l’immigrazione. Anche per quanto riguarda i cambiamenti climatici, la 54%, boccia la politica di Biden.

Germania: brigata Bundeswehr con 5.000 soldati operativa in Lituania dal 2027

Una nuova brigata della Bundeswehr , composta da 5.000 uomini, sul fianco orientale della Nato in Lituania, sarà pienamente operativa entro il 2027. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius ha ribadito che “difenderà ogni centimetro del territorio dell’alleanza in ogni momento” e ha parlato di “momento storico”.

Una vasta infrastruttura, riporta Tagesschau, sarà costruita a Rudninkai vicino alla capitale Vilnius e a Rukla vicino a Kaunas. Pistorius e il suo omologo lituano Arvydas Anusauskas hanno firmato una tabella di marcia congiunta a questo scopo. Dopo la costituzione formale della nuova brigata nel 2025, si prevede che il materiale e le truppe aumenteranno entro il 2026.

Due battaglioni di truppe da combattimento della Baviera e del Nord Reno-Westfalia verranno trasferiti come nucleo della nuova brigata. Il terzo battaglione sarà il gruppo tattico multinazionale della Nato (gruppo da battaglia eFP), che è già presente nel paese sotto la guida tedesca e dispone di personale a rotazione. Sono previsti anche personale logistico, medici militari, esperti di comunicazione e personale amministrativo

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Usa, abbiamo mezzi solo per un altro invio di aiuti a Kiev

Gli Stati Uniti possono inviare solo un altro pacchetto di aiuti all’ Ucraina entro la fine dell’anno se non saranno sbloccati i nuovi fondi a Capitol Hill. “Questi sono i mezzi che abbiamo a disposizione, non possiamo fare più di questo”, ha detto il portavoce per il Consiglio della sicurezza nazionale americana, John Kirby, sottolineando che i negoziati sono andati avanti al Congresso per tutto il weekend.

Emerge intanto nello specifico che il Pentagono terminerà i fondi per rimpiazzare le armi inviate all’Ucraina il 30 dicembre. Il Dipartimento della Difesa sta spendendo i suoi ultimi 1,07 miliardi di dollari per acquistare nuove armi e apparecchiature che sostituiranno quelle sottratte dalle scorte e inviate in Ucraina. “Una volta che questi fondi saranno vincolati, il dipartimento avrà esaurito i fondi disponibili per l’assistenza all’Ucraina”, ha detto il Pentagono in una lettera datata 15 dicembre e inviata ai leader del Congresso. La missiva, riportata dall’agenzia Bloomberg, potrebbe aumentare la pressione sul Congresso affinché sblocchi nuovi fondi.

Hamas pubblica un nuovo video di 3 ostaggi

Hamas ha pubblicato un nuovo video di tre ostaggi trattenuti a Gaza. Lo hanno diffuso i canali della fazione islamica su Telegram e la notizia è stata ripresa da Haaretz. Uno dei tre si chiama - secondo i media israeliani - Yoram Metzger, mentre un altro Haim Peri, il terzo invece Amiram Cooper. Tutti sono persone anziane. Il titolo del video scelto da Hamas recita: ’Non abbandonarmi nella vecchiaia’ ed è la citazione di un detto biblico.

Accordo Ue su Euro 7 per ridurre emissioni di auto e autocarri

Le istituzioni Ue hanno raggiunto l’accordo sul nuovo regolamento Euro 7 , con nuove misure per limitare le emissioni di particolato da pneumatici e freni e per aumentare la durata delle batterie. Per quanto riguarda le autovetture e i furgoni, i negoziatori hanno concordato di mantenere le attuali condizioni di prova e i limiti di emissione dei gas di scarico Euro 6. Per gli autobus e gli autocarri, il testo concordato prevede limiti più severi. L’accordo stabilisce limiti alle emissioni di particelle in frenata (PM10) per auto e furgoni e requisiti minimi di prestazione per la durata delle batterie nelle auto elettriche e ibride e nei furgoni.

Gallant: se la diplomazia fallisce attaccheremo in Libano

«Se gli sforzi diplomatici non avranno esito, non esiteremo ad attaccare al nord». Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant riferendosi alla situazione di forte tensione con gli Hezbollah in Libano. Gallant ha parlato in conferenza stampa accanto al segretario della difesa Lloyd Austin.

Israele: «Altri due soldati morti, bilancio sale a 129»

L’esercito israeliano ha annunciato che altri due soldati sono morti in combattimento nel sud e nel nord di Gaza . Si tratta di Yarin Gahali (22 anni) e del riservista Netanel Silberg (33 anni). Il bilancio dei soldati morti in battaglia a Gaza, dall’inizio dell’operazione di terra, sale così a 129.

Gallant: «Hamas non avrà il controllo di Gaza»

«Sappiamo che Hamas non avrà il controllo di Gaza. Sappiamo che avremo la libertà di eliminare ogni tipo di minaccia nel futuro». Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant nella conferenza stampa con il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin.

Austin: «Usa continuano a credere soluzione 2 Stati»

Gli Usa “continuano a credere” nella soluzione a 2 Stati. Lo ha detto il segretario alla Difesa Lloyd Austin in conferenza stampa con l’omologo israeliano Yoav Gallant. «Sappiamo quanto sia difficile, soprattutto dopo il 7 ottobre, ma l’instabilità e l’insicurezza continue - ha sottolineato - fanno il gioco di Hamas ». Sul futuro di Gaza, Austin ha detto che “israeliani e palestinesi hanno entrambi pagato un prezzo troppo alto per tornare indietro al 6 ottobre. Quindi oggi ho discusso dei percorsi verso un futuro per Gaza dopo Hamas, sulla base dei chiari principi stabiliti il mese scorso dal mio amico Blinken”.

Trump: «Sono stato incriminato più del grande Al Capone»

Donald Trump ha paragonato i suoi problemi legali a quelli del “grande” Al Capone, lamentandosi di essere stato incriminato più volte del famigerato boss mafioso. “Qualcuno ha mai sentito parlare del grande Alphonse Capone, Al Capone? Grande, grande capo della mafia. Voglio dire, Scarface. Aveva una cicatrice che andava da qui a qui, e non gli importava affatto. Ma era un tipo rude”, ha detto l’ex presidente americano durante un comizio elettorale a Reno, in Nevada. Quindi ha sottolineato che Capone è stato incriminato una volta ma che lui ora deve affrontare quattro processi penali. Trump ha pure ribadito quanto fosse pericoloso il boss mafioso, apparentemente per sottolineare che le sue accuse sono ingiuste. Durante il comizio, il tycoon ha affermato che le incriminazioni non riguardano solo lui, ma anche i suoi sostenitori. “Non dimenticate mai: i nostri nemici vogliono togliermi la libertà perché non permetterò mai che tolgano la vostra libertà - ha spiegato - Questo è ciò che faccio. Vogliono mettermi a tacere perché non permetterò mai loro di zittirvi”.

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Foto segnaletica di Al Capone

Cisgiordania: «Fotoreporter ferito vicino Ramallah»

Un fotoreporter è rimasto ferito a Jaffna, a nord di Ramallah, in Cisgiordania, durante un’operazione delle forze israeliane. Lo denuncia l’agenzia palestinese Wafa che cita fonti locali secondo cui Ramez Awad sarebbe stato raggiunto da proiettili esplosi dalle forze israeliane che da questo pomeriggio sono impegnate in un’operazione a Jaffna.

Erdogan: «La comunità internazionale fermi Israele»

“La comunità internazionale ha la responsabilità primaria di dare un messaggio appropriato ad Israele e porre fine al massacro”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa congiunta con il premier ungherese Viktor Orban a Budapest, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.

L’Ue approva il 12mo pacchetto di sanzioni alla Russia

L’Ue ha varato oggi il 12mo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. Tra le misure adottate il divieto di acquisto, importazione e trasferimenti dei diamanti provenienti dalla Russia.

Borrell, spaventosa mancanza di distinzione tra civili e miliziani a Gaza

“Troppi civili sono stati uccisi a Gaza, come hanno sottolineato, tra gli altri, anche i ministri degli Esteri francese, tedesco e britannico. Certamente, stiamo assistendo a una spaventosa mancanza di distinzione nell’operazione militare di Israele a Gaza” tra civili e miliziani. È quanto scrive l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell in un post sul social X. “Tutto questo deve finire: è urgente una pausa umanitaria”, ha aggiunto.

Ucraina, comandante militare: «Operazioni ridotte per stop rifornimenti dall’estero»

L’Ucraina ha ridotto le operazioni militari lungo tutta la linea del fronte a causa della riduzione dei rifornimenti stranieri nel settore della difesa, in particolare di munizioni, ha denunciato il generale Oleksandr Tarnavsky, dopo che sono in corso al Senato americano negoziati per sbloccare un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina e l’Ungheria ha bloccato un pacchetto Ue da 50 miliardi di euro. “I volumi che abbiamo oggi non sono sufficienti, considerate le nostre necessità. Quindi, stiamo ridistribuendoli. Ripianifichiamo compiti che ci eravamo prefissati per ridurli”, ha affermato, sottolineando che anche i russi hanno problemi con le riserve di munizioni.

Autorità Gaza: «Quasi 19.500 morti dal 7 ottobre»

Sarebbero 19.453 le persone morte nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso. E’ quanto denuncia il ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas, secondo cui si conterebbero anche 52.286 feriti. Il nuovo bollettino arrivato dall’enclave palestinese viene rilanciato dalla tv satellitare al-Arabiya.

Kiev, due morti in raid russi a nord e a sud

Due civili sono rimasti uccisi e almeno altri due sono stati feriti in Ucraina in seguito a raid russi. Lo scrive il Guardian, citando l’ufficio del presidente ucraino. Nel nord, l’esercito russo ha bombardato il villaggio di Krasnopillia nella regione di Sumy, uccidendo un civile nella sua casa e danneggiando alcuni palazzi. Nel sud, un uomo di 81 anni sarebbe morto per strada durante un attacco al centro della città di Kherson.

Michel: «Vertice straordinario Ue il primo febbraio»

“Il vertice Ue straordinario sulla revisione del bilancio europeo si terrà il prossimo primo febbraio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel nel corso di una conferenza stampa con il premier belga Alexander de Croo. Il Belgio detiene la presidenza di turno dell’Ue a partire dal primo gennaio prossimo.

Comitato assicuratori Jwc allarga area rischio Mar Rosso

Il Joint War Commitee dei Lloyd’s di Londra, che riunisce gli assicuratori del comparto marittimo, ha allargato le zone del Mar Rosso che richiedono coperture extra contro i rischi di guerra. Lo si legge in un comunicato emesso dopo gli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen. La decisione fa salire i prezzi delle polizze per le navi che attraversano le aree designate. Molte compagnie comunque stanno decidendo in queste ore di sospendere il transito per il mar Rosso optando per la rotta del capo di Buona Speranza.

Blinken, Italia al nostro fianco in questo momento cruciale

“E’ per me un piacere intervenire alla conferenza delle ambasciatrici e gli ambasciatori 2023. Un ringraziamento speciale va al ministro Tajani, il mio amico Antonio per avermi invitato a parlare ma soprattutto perché l’Italia è al nostro fianco in questo momento cruciale per i nostri Paesi e per il mondo”. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato Usa Antony Blinken in un videomessaggio alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Egitto: Al Sisi confermato per il terzo mandato con l’89,6%

Il presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, è stato riconfermato per un terzo mandato nelle elezioni presidenziali svolte dal 10 al 12 dicembre. I risultati definitivi sono stati annunciati in una conferenza stampa dal presidente dell’Autorità elettorale egiziana, Hazem Badawi. L’affluenza - ha aggiunto- è stata al massimo storico: 66.8%.

Per approfondire: Egitto, plebiscito per al-Sisi

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Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi durante il voto. (Egyptian Presidency / AFP)

Borrell, ’troppi civili uccisi a Gaza, è urgente una pausa’

“Troppi civili sono stati uccisi a Gaza, come hanno sottolineato, tra gli altri, anche i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito. Certamente stiamo assistendo a una spaventosa mancanza di distinzione nelle operazioni militari di Israele a Gaza”. Lo ha scritto su X-Twitter l’alto rappresentante Ue Josep Borrell. “La chiesa della Sacra Famiglia e il Convento della Carità, rifugi per gli sfollati, sono stati attaccati. I fedeli, tre ostaggi israeliani e centinaia di altri civili sono morti durante le ultime operazioni militari. Tutto questo deve finire: è urgente una pausa umanitaria”, aggiunge.

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L’Alto rappresentante pe gli Affari Esteri e al Sicurezza dell’Unione europea Josep Borrell. REUTERS/Johanna Geron

Save the Children: blackout impedisce di distribuire aiuti a Gaza

“Il blackout totale delle comunicazioni per quattro giorni ha reso quasi impossibile la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza”, secondo quanto denuncia in un comunicato l’organizzazione umanitaria Save the Children, che chiede alla comunità internazionale di “garantire un cessate il fuioco immediato e definitivo e al governo di Israele di rimuovere gli ostacoli che hanno reso quasi impossibile una risposta umanitaria adeguata”. “Il quinto e più lungo blackout delle comunicazioni nella Striscia di Gaza dagli attacchi del 7 ottobre, si traduce nell’impossibilità di distribuire gli aiuti a più di un milione di persone oltre la zona di Rafah al confine tra Gaza e l’Egitto”, scrive Save the Children. Il blackout è dovuto a “danni importanti alle infrastrutture” e dopo le riparazioni “le comunicazioni stanno lentamente riprendendo”, scrive l’ong. “Tuttavia, quattro giorni senza reti telefoniche funzionanti e la rete internet hanno lasciato le organizzazioni umanitarie come Save the Children incapaci di coordinare la consegna degli aiuti oltre il valico di Rafah verso Gaza o di garantire, da parte delle forze israeliane, la sicurezza necessarie per far arrivare gli aiuti e far spostare lo staff lungo la Striscia. Anche l’Onu - prosegue la nota - ha riferito di una ridotta capacità di far fronte alla situazione umanitaria a causa del blackout. Rafah attualmente ospita fino a 600.000 persone sfollate a causa degli attacchi aerei, delle operazioni di terra e delle direttive militari israeliane diramate dal 5 dicembre”.

A Varsavia incontro tra capi Mossad, Cia e premier Qatar

Il capo del Mossad David Barnea ha incontrato a Varsavia il direttore della Cia William J. Burns e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed Al Thani. I tre hanno discusso della possibilità di rinnovare i negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Lo riporta Haaretz citando Reuters.

Gaza, esercito israeliano in azione

Cina promette rappresaglie dopo vendita armi Usa a Taiwan

La Cina si oppone “con determinazione ed è fortemente insoddisfatta” dell’ultima vendita di armi Usa a Taiwan, annunciando l’adozione di contromisure a carico delle aziende coinvolte. E’ il commento del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin sulla recente approvazione da parte americana di un supporto per sistemi di informazione tattici del valore di 300 milioni di dollari. Il Pentagono ha detto venerdì che il Dipartimento di Stato aveva approvato, a meno di un mese dalle presidenziali di Taiwan, l’operazione relativa ad attrezzature per aiutare l’isola a mantenere ’sensibili’ i suoi sistemi informativi tattici.

La Cina si oppone “con determinazione ed è fortemente insoddisfatta” dell’ultima vendita di armi Usa a Taiwan, annunciando l’adozione di contromisure a carico delle aziende coinvolte. E’ il commento del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin sulla recente approvazione da parte americana di un supporto per sistemi di informazione tattici del valore di 300 milioni di dollari. Il Pentagono ha detto venerdì che il Dipartimento di Stato aveva approvato, a meno di un mese dalle presidenziali di Taiwan, l’operazione relativa ad attrezzature per aiutare l’isola a mantenere ’sensibili’ i suoi sistemi informativi tattici.

Cisgiordania: 3 palestinesi uccisi in scontri con esercito

Tre palestinesi, fra cui un minorenne, sono rimasti uccisi oggi in scontri con l’esercito israeliano nel villaggio cisgiordano di Tubas, a nord di Nablus. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche locali. Gli incidenti, precisa, sono divampati nel vicino campo profughi di al-Far’a. L’esercito israeliano non ha ancora fornito una propria versione degli scontri.

Almeno 50 persone sarebbero ancora sotto le macerie a Jabalia

Sarebbero almeno 50 le persone sotto le macerie di un edificio nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, colpito ieri in un raid di Israele. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che 90 persone sono state uccise nell’attacco. La protezione civile palestinese non è in grado di raggiungere il zona. Le forze israeliane stanno prendendo di mira Jabalia da due settimane, carri armati circondano il campo da più direzioni. Gli attacchi aerei si sono intensificati nella zona ieri sera.

Israele colpisce una cellula terroristica di Hezbollah in Libano

Un jet dell’Idf ha colpito infrastrutture terroristiche di Hezbollah in territorio libanese. Lo ha riferito l’Idf, precisando che l’aereo ha preso di mira anche una cellula terroristica in Libano che aveva tentato di lanciare un missile anticarro su Israele. Il portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha ribadito che l’Idf continuerà ad adottare le misure necessarie per proteggere i cittadini israeliani da Hezbollah, che, “dal massacro di Hamas del 7 ottobre, ha aumentato i suoi attacchi contro Israele lanciando razzi, missili e droni, uccidendo civili e soldati israeliani e causando lo sfollamento di oltre 80.000 israeliani dalle loro case nel nord”.

Iran: interrotta vendita di benzina in molte zone di Teheran

La Tv di Stato iraniana ha riferito che questa mattina é stata interrotta la vendita di benzina in diverse stazioni di servizio nella capitale Teheran, la causa dell’interruzione non è stata chiarita. Lo riferisce Haaretz citando Reuters. Alla fine del 2021 un grave attacco informatico aveva interrotto la vendita di benzina, fortemente sovvenzionata in Iran, causando lunghe code e disagi alle stazioni di servizio in tutto il Paese.

Austin oggi in Israele, colloqui su evoluzione conflitto

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin arriverà oggi in Israele per un aggiornamento sull’andamento della guerra nel bel mezzo di una spaccatura tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Come ha riferito un funzionario del Pentagono, Austin vuole capire in modo “molto chiaro l’autovalutazione” dell’establishment della sicurezza israeliana per passare alla fase successiva del conflitto. I colloqui che avrà Austin si concentreranno sulla ’’valutazione della campagna fino ad oggi, su traguardi operativi specifici che devono essere raggiunti’’, ha detto il funzionario del Pentagono.

Il raid Israele su campo profughi Nuseirat fa 25 morti: uccisa giornalista

E’ di 25 morti il bilancio del raid aereo condotto da Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo rende noto l’emittente al-Jazeera sottolineando che tra le vittime ci sono dieci membri di una stessa famiglia, quella di Abu Garqud. Tra le vittime del raid anche la giornalista Haneen Ali Al-Qashtan uccisa in casa insieme alla famiglia, come riferiscono fonti locali.

Altri 4 soldati israeliani uccisi a Gaza: 126 da inizio operazione di terra

Tel Aviv, 18 dic. (Adnkronos) - Le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno annunciato la morte di altri quattro soldati nei combattimenti contro i miliziani di Hamas nella Striscia di Gaza. Sale così a 126 il numero dei militari che hanno perso la vita da quando è iniziata l’operazione di terra nell’enclave palestinese. A perdere la vita nelle ultime ore è stato il sergente Urija Bayer, 20 anni, originario della città settentrionale di Maalot-Tarshiha, morto per le ferite riportate nei combattimenti nel sud di Gaza il 14 dicembre 2023. Vittima anche il sergente Liav Aloush, 21 anni di Gedera, ucciso ieri combattendo nel sud di Gaza. Sempre nel sud dell’enclave palestinese hanno perso la vita il sergente riservista Etan Naeh, 26 anni del Kibbutz Sde Eliyahu nel nord di Israele, e il sergente riservista Tal Filiba, 23 anni, di Rehovot. Un altro militare è rimasto gravemente ferito negli scontri.

Auto contro corteo presidenziale: Biden non era in auto

Al momento dell’impatto di un’auto contro un Suv del corteo presidenziale, Joe Biden stava uscendo da un evento elettorale al quartier generale della campagna per il 2024 a Wilmington. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. Nel momento in cui l’auto, una berlina argentata, ha colpito un suv del corteo gli uomini del Secret Service l’hanno circondata con le pistole puntate e il conducente ha alzato le mani. Il presidente ha assistito alla scena con un’espressione sorpresa e poi è stato scortato alla sua auto e quindi nella sua residenza in Delaware, riferiscono i giornalisti al seguito.

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La reazione del presidente Usa dopo che un’auto ha colpito il suo suv (REUTERS/Nathan Howard)

Usa, auto contro corteo presidenziale: Biden e la moglie illesi

Un’auto si è scontrata con un Suv del corteo presidenziale di Joe Biden in Delaware. Lo riferiscono testimoni oculari alla Reuters. Il presidente e la First Lady sono illesi. Le circostanze dell’incidente non sono chiare.

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L’auto che ha colpito il Suv del corteo presidenziale di Joe Biden in Delaware

Seul: «Ferma condanna» al lancio del missile di Pyongyang

La Corea del Sud ha “condannato con fermezza” l’ultimo lancio effettuato da Pyongyang di un missile balistico intercontinentale a combustibile solido. “La Corea del Nord è stata condannata con fermezza per aver rappresentato una seria minaccia alla pace e alla sicurezza della penisola coreana e della comunità internazionale lanciando un missile balistico intercontinentale a combustibile solido”, ha affermato in una dichiarazione l’Ufficio della presidenza di Seul, alla fine della riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale. Il lancio del vettore balistico nordcoreano è il secondo completato in meno di 12 ore.

Israele scopre un «enorme sistema di tunnel» al valico di Erez

Israele ha scoperto vicino al valico di Erez con il nord della Striscia un «enorme sistema di tunnel», esteso per 4 km, a soli 400 metri dal valico stesso, con una profondità di 50 metri sottoterra.

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