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Volkswagen, utili in calo e stop a turni di notte. Bmw, bene le elettriche

di Redazione Finanza

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Volkswagen, utili in calo e stop a turni di notte. Bmw, bene le elettriche

Volkswagen, utili in calo e stop a turni di notte. Bmw, bene le elettriche

La prima casa europea mira al taglio dei costi e riduce la capacità di un quarto in Germania. Minore redditività nel Q2 anche per la casa di Monaco

1 agosto 2024
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5' di lettura

Gli effetti negativi dell’andamento del mercato e della congiuntura economica continuano ad avere pesanti ricadute sui risultati delle principali case automobilistiche. Volkswagen ha registrato un calo del 2,4% dell’utile operativo (Ebit) del secondo trimestre, a 5,4 miliardi (da 5,6), mentre la prima casa automobilistica europea continua a tagliare i costi e a rinnovare la propria gamma di modelli. Margine operativo del 6,6%, in linea con le attese del mercato, ma comunque inferiore al 7% del secondo trimestre 2023.

A luglio il gruppo aveva abbassato le sue previsioni di rendimento operativo al 6,5-7,0% a causa delle maggiori spese dovute alla possibile chiusura dello stabilimento Audi di Bruxelles e al calo del 3,8% delle vendite del secondo trimestre.

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VW, costi nel mirino. Capacità -25% in Germania. Stop a turni di notte

«Nella seconda metà dell’anno e oltre dovremo compiere notevoli sforzi di riduzione dei costi per raggiungere i nostri obiettivi», ha dichiarato in un comunicato il direttore finanziario Arno Antlitz, definendo i rendimenti operativi della prima metà dell’anno «troppo bassi». Antlitz aveva detto in aprile che si aspettava che l’aumento degli ordini avrebbe avuto un impatto positivo sui risultati del secondo trimestre, dopo che la casa automobilistica aveva registrato un calo del 20% dell’utile operativo nei primi tre mesi dell’anno.

Volkswagen oggi ha dichiarato che il portafoglio ordini è stato riempito nel quarto trimestre, ma le finanze della casa automobilistica sono in difficoltà a causa di fattori quali l’aumento degli accantonamenti per un programma di tagli al costo del lavoro in corso e l’aumento dei costi fissi.

Il ceo Oliver Blume ha spiegato: «Abbiamo adottato misure per ridurre le capacità negli impianti Germania del 25%. Stiamo tenendo conto anche degli effetti demografici. Un esempio è il passaggio da tre a due turni, che ci rende più efficienti». Il cfo Antlitz ha aggiunto: «Abbiamo eliminato i turni notturni in Germania, che per noi sono molto costosi». Recentemente, il basso utilizzo di alcuni stabilimenti tedeschi del Gruppo Volkswagen è diventato oggetto di maggiore attenzione dopo che Audi ha annunciato che stava valutando la possibilità di chiudere lo stabilimento di Bruxelles a causa della bassa domanda per il modello Q8 e-tron.

Come molti altri protagonisti del settore, Vw sta lottando contro una domanda di veicoli elettrici più debole del previsto, oltre che contro le sfide della catena di approvvigionamento e l’aumento dei costi, anche se le autorità di regolamentazione europee e statunitensi cercano di tenere i veicoli elettrici cinesi a basso costo fuori dai loro mercati con tariffe doganali.

Anche Volkswagen ha deciso di prolungare la vita della sua linea di motori a combustione, aggiungendo potenzialmente nuovi modelli tra i suoi marchi ma senza aumentare la spesa totale per gli investimenti. Concentrandosi sui costi, Antlitz ha dichiarato che la spesa per gli investimenti per il periodo 2025-2029 sarà ridotta a circa 165 miliardi di euro dai 180 miliardi del periodo 2024-2028. «Si tratta di costi, costi e costi», ha rimarcato Blume. Volkswagen è nel bel mezzo di una campagna di risparmio da 10 miliardi di euro annunciata a dicembre, con tagli fino a 4 miliardi previsti per il 2024. L’impatto di alcune misure, come l’incentivazione del pensionamento anticipato, richiederà tempo per avere effetto, ha spiegato Antlitz.

Guardando al semestre nel suo complesso, i ricavi sono leggermente cresciuti a 158,8 miliardi contro i 156,3 di un anno prima. Il risultato operativo è stato inferiore a quello dello stesso periodo del 2023 (10,1 miliardi contro 11,3, con un margine operativo del 6,3% contro il 7,3% del 2023). Un calo, secondo la società, «legato a diversi fattori non operativi, in particolare agli accantonamenti non pianificati per il programma di licenziamento di Volkswagen; il margine operativo è stato ulteriormente influenzato dall’aumento dei costi fissi, dagli oneri legati al deconsolidamento di Vw Bank Russia e dalla chiusura di una parte del business delle turbine a gas di Man Energy Solutions».

Le vendite hanno toccato quota 4,3 milioni (-2,4%) ma Wolfsburg conferma una stima del +5% entro fine 2024, con un margine operativo compreso tra il 6,5% e il 7%.

Titolo in calo contenuto a metà mattinata, poi crollo del 3,39%. Calo dell’11% da inizio d’anno per le ordinarie.

Blume: strategia software in accelerazione

«Il Gruppo Volkswagen - ha commentato il ceo Oliver Blume - ha ottenuto una solida performance nella prima metà dell’anno. In un contesto difficile, il 2024 segna la più grande offensiva di prodotto del Gruppo e una ristrutturazione completa delle nostre aree di business. I risultati riflettono il successo di un lavoro di squadra in tutti i marchi. Dal punto di vista strategico, abbiamo impostato una rotta decisiva e i programmi Top 10 stanno facendo buoni progressi. Stiamo accelerando la nostra strategia software globale con partner internazionali (l’ultimo grosso investimento è nell’americana Rivian, ndr) e abbiamo riallineato completamente la nostra struttura in Cina. I programmi di performance stanno accelerando in tutto il Gruppo e i nostri nuovi prodotti stanno ricevendo un feedback positivo dai mercati globali. Questa è una buona base. Tuttavia, gran parte del lavoro ci aspetta ancora».

La questione dazi, le trattative con la Cina

Il ceo di Volkswagen ha dichiarato che la Cina e l’Europa dovrebbero creare sistemi tariffari che premino coloro che investono nella produzione automobilistica nazionale, aggiungendo che i ministri cinesi che ha recentemente incontrato a Pechino sono aperti alla trattativa e puntano a una soluzione equa. «Quando investono in Europa e collaborano con i Paesi europei, questo è positivo e va tenuto in considerazione. Quando investiamo in Cina, vogliamo beneficiare dello stesso trattamento».

Redditività Bmw in calo, bene le elettriche. Spesa record per i nuovi modelli

Anche Bmw registra redditività in calo. Utile operativo in calo del 18,4% a 7,9 miliardi contro i 9,7 dell’anno scorso. La casa di Monaco di Baviera ha ottenuto quindi margini inferiori alle attese nel secondo trimestre, a causa dell’aumento della concorrenza e dell’indebolimento della domanda in Cina, che hanno pesato sulle vendite. L’Ebit margin della divisione automotive è sceso all’8,6% dal 10,6% dello stesso periodo dell’anno precedente, al di sotto dell’8,7% atteso dagli analisti. Bmw ha comunque sottolineato il livello costantemente elevato degli investimenti, con una spesa record per il rinnovamento dei modelli e per i veicoli elettrici che dovrebbe raggiungere il picco quest’anno.

Molto positivo il bilancio del semestre sul versante delle versioni a batteria. I marchi Bmw, Mini e Rolls-Royce hanno registrato un aumento del 24,6% nelle consegne di Bev, raggiungendo 190.614 veicoli completamente elettrici. Il marchio Bmw è al terzo posto a livello mondiale, con quasi 180mila Bev consegnati. In totale, l’azienda ha consegnato 1.213.276 veicoli ai clienti di tutti i marchi del Bmw Group tra gennaio e giugno, raggiungendo così lo stesso livello dell’anno precedente.

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Un concept Bmw, i Vision Dee, esposto ad Auto China 2024

L’azienda ha confermato le proprie previsioni per il 2024, segnalando una leggera diminuzione degli utili ante imposte del gruppo a causa dei maggiori costi legati alla ricerca e allo sviluppo, alla produzione e al personale. Il margine del segmento auto di Bmw nel secondo trimestre si è attestato all’estremità inferiore dell’obiettivo dell’8-10% fissato dall’azienda per l’intero anno.

«Nelle difficili condizioni della prima metà dell’anno, siamo in testa nel nostro ambiente competitivo diretto con la nostra crescita elettrica e, allo stesso tempo, abbiamo realizzato un’elevata redditività all’interno del corridoio degli obiettivi per l’intero anno per dieci trimestri consecutivi», ha dichiarato il ceo Oliver Zipse. «Con questo alto grado di resilienza, possiamo investire costantemente nel nostro futuro mentre l’intero settore naviga in acque agitate. In questo modo rimaniamo chiaramente in linea con il nostro più grande progetto futuro, la Neue Klasse, con la quale porteremo Bmw a un livello tecnologico completamente nuovo a partire dal prossimo anno».

Attualmente il problema maggiore per Bmw è in Cina, dove le case automobilistiche locali stanno guadagnando quote con veicoli elettrici a basso costo, costringendo i rivali europei a ridurre i prezzi. Il produttore di Monaco di Baviera ha registrato un calo del 4% delle vendite in Cina nei primi sei mesi dell’anno, ma ha ottenuto risultati migliori rispetto a Volkswagen e Mercedes.

Titolo in calo al 3%, -17,4% da inizio d’anno.

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