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Wall Street contrastata. Il tech rivitalizza l'Europa, a Milano sprint bancari

di Enrico Miele e Martina Soligo

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(ANSA)

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A Piazza Affari brilla anche Hera dopo il piano industriale al 2027. Corre Netflix a Wall Street spinto dal dato record sui nuovi utenti. Euro riaggancia quota 1,09 dollari, spread in calo a 155 punti

24 gennaio 2024
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3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta di rialzi per le Borse europee che, in attesa riunione della Bce, chiudono tutte con guadagni vicini, se non superiori, all’1% grazie al traino dei titoli tech. A dare gas ai mercati in particolare le trimestrali come quelle dell’olandese Asml e oltreoceano di Netflix. A questo si somma il taglio del tasso di riserva obbligatorio da parte della Banca centrale cinese per rilanciare l’economia di Pechino. Ma gli occhi sono puntati già sull’Eurotower che il 25 gennaio riunirà il suo consiglio direttivo. E se appare scontata la conferma dei tassi di interesse ai livelli attuali, potranno però arrivare segnali sui tempi per il futuro allentamento della politica monetaria.

Così il Ftse Mib di Milano mette a segno un rialzo del +0,87%, sostenuto dalla performance di Banca Mps (+4,96%). In deciso rialzo anche il Dax di Francoforte (+1,58%), il Cac di Parigi (+0,92%), l’Ibex di Madrid (+1,16%) e l’Aex di Amsterdam (+2,43%).

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Wall Street in rialzo, indice manifatturiero al top da 15 mesi

Wall Street chiude contrastata. Il Dow Jones scende dello 0,26% a 37.806,85 punti, il Nasdaq avanza dello 0,36% a 15.481,92 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,08% a 4.868,57 punti. Netflix spinge il Nasdaq 100, dopo il dato record in termini di nuovi utenti netti nel quarto trimestre (+13,1 milioni). L'attenzione resta sulle prossime mosse della Federal Reserve, con i trader che non sono più convinti di un primo taglio dei tassi d'interesse già a marzo. Nel frattempo, l'indice sull'attività manifatturiera statunitense è aumentato sopra le attese a gennaio a 50,3 punti, il massimo da 15 mesi, così come l'indice servizi Pmi (52,9 punti), che tocca il dato più alto da sette mesi. Gli investitori intanto attendono la lettura preliminare del Pil del quarto trimestre del 25 gennaio, i redditi personali e le spese per i consumi di dicembre, che comprendono anche il dato Pce sull'inflazione, in programma il 26 gennaio, dati che daranno ulteriori indicazioni alla Fed in vista delle decisioni sui tassi, mentre prosegue la stagione delle trimestrali..

Scatta Mps su ipotesi dividendo, in coda Tim

A Piazza Affari la protagonista è Mps (+4,96%) grazie alle ipotesi di un ritorno al dividendo dopo 13 anni, trascinando con sè al rialzo tutti i bancari. Accoglienza positiva del mercato per il nuovo piano industriale al 2027 di Hera (+3,13%) in cui si stima una crescita media annua dell’utile per azione al 7%. La peggiore è Tim (-1,9%) dopo la mossa del socio francese Vivendi che si è rivolto alle autorità antitrust europee affinché esaminino il ruolo del Mef nella vendita della rete al fondo Kkr. Debole anche Campari (-1,85%).

Germania: tagliate stime di crescita 2024

L’Istituto tedesco Ifo ha tagliato le previsioni di crescita per la Germania nel 2024 con il Pil atteso allo 0,7%, in calo rispetto allo 0,9% previsto a metà dicembre. «Ora che la commissione per il bilancio del parlamento tedesco ha approvato il bilancio federale, stimiamo che esso abbia permesso ulteriori risparmi di poco meno di 19 miliardi di euro», afferma Timo Wollmershauser, responsabile delle previsioni dell’Ifo. «Le aziende e le famiglie avranno un onere maggiore o riceveranno meno aiuti, e la spesa pubblica verrà tagliata. Ciò significa che il contesto complessivo è più o meno in linea con quanto stimato nel nostro scenario di rischio per il 2024 a dicembre. Anche l’impatto economico sarà probabilmente di pari entità»

Andamento dello spread Btp / Bund

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Spread in calo a 155 punti

Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005560948) e il pari scadenza tedesco si e'
attestato a 155 punti dai 157 di ieri sera. In flessione anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato gli scambi al 3,89% dal 3,92% del closing di ieri.

Euro vicino a quota 1,09 dollari, rimbalza il gas

Sul fronte valutario, l'euro riaggancia quota 1,09 dollari e vale 1,0903 (da 1,0836 del closing della vigilia). In rafforzamento lo yen alla luce delle indicazioni della BoJ, che potrebbe avviare presto l'uscita dalla politica dei tassi negativi: la divisa nipponica è indicata a 160,62 per un euro (da 160,95) e 147,29 per un dollaro (da 148,17). Rimbalzo del gas a 29,1 euro al MWh (+6,7%) mentre riparte il prezzo del petrolio, con il Brent del Mare del Nord consegna marzo a 80,3 dollari al barile (+0,9%%) e il Wti di pari scadenza a 75,3 dollari (+1,3%).

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