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Forza Italia propone un salario minimo e la detassazione di tredicesima, straordinari e notturni

di Nicoletta Cottone

Salario minimo, Meloni apre a confronto con opposizioni

Un miliardo per la copertura, ottenuta da tagli lineari e fondo sociale per la formazione e l’occupazione

25 luglio 2023
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2' di lettura

Garantire ai lavoratori retribuzioni più eque e sostenere i salari bassi. É l’obiettivo di una proposta di Forza Italia presentata in conferenza stampa dal segretario del partito Antonio Tajani , dal capogruppo alla Camera Paolo Barelli e dai deputati Chiara Tenerini e Rosaria Tassinari .

La proposta per le attività non coperte da contratto

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La proposta - che arriva mentre il salario minimo domina il dibattito - applica alle attività lavorative non coperte da un contratto collettivo nazionale (che riguardano circa il 5% dei lavoratori italiani) il salario previsto dal contratto collettivo nazionale leader del settore di riferimento. E in mancanza di uno specifico settore di riferimento, si applicherebbe il salario equivalente alla media dei principali contratti collettivi nazionali applicati in settori lavorativi affini.

Come contrastare i contratti pirata

Con l’obiettivo di contrastare il fenomeno sempre più diffuso dei contratti pirata si prevede che anche dove i contratti esistono, ma prevedono importi più bassi di quelli previsti dal contratto leader del settore di riferimento, i salari dei lavoratori debbano essere equiparati a questi ultimi.

La detassazione di tredicesima, straordinari e notturni

Per sostenere i salari più bassi, per i lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 25mila euro, sono previsti alcuni interventi che vanno dalla detassazione della tredicesima, del lavoro straordinario e di quello notturno, nel limite massimo di cinquemila euro annui per ciascun beneficiario.

Un miliardo per la copertura

La misura è strutturale e non una tantum (è previsto lo stanziamento di 1 miliardo di euro). La copertura tecnica al momento è individuata in 700 milioni di euro di taglio lineare alla spesa dei ministeri e 300 milioni a carico del fondo sociale per la formazione e l’occupazione. «Nonostante la situazione economica sia in ripresa, l’inflazione rende troppo bassi i salari e quindi ci siamo chiesti come alzarli. Per questo abbiamo pensato di presentare una proposta di legge che offriamo all’attenzione dei nostri alleati di maggioranza e al dibattito, se vogliamo affrontare in maniera seria la questione dei salari dei lavoratori», ha spiegato Tajani. «Il modo migliore è utilizzare la contrattazione collettiva, ma a volte non ci sono seguiti o sono addirittura pirata e retribuiscono il lavoratore in maniera inaccettabile».


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