Schillaci: Stop a isolamento per positivi al Covid, misura di buonsenso
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Cade l’obbligo di isolamento per le persone risultate positive al Covid e sarà possibile uscire di casa e andare al lavoro anche con la malattia in corso. Nel provvedimento che contiene anche le norme sul processo penale approvato in Consiglio dei ministri, si abolisce l’articolo 10-ter del decreto legge 52 del 2021, che prevedeva il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora fino all’accertamento della guarigione.
«È stato abrogato l’ultimo divieto reale del Covid», ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci alla fine della riunione a Palazzo Chigi riferendo l’abrogazione della norma sull’isolamento per chi contrae l’infezione. «L’andamento epidemiologico, i vaccini e i farmaci non rende necessaria questa misura che era ampiamente disattesa. È una norma di buon senso, il ministero della Salute continuerà ad osservare e se necessario adotterà tutte le misure necessarie».
Si potrà, quindi, uscire da casa anche con la positività Covid. Ad oggi era fissato a cinque giorni l’obbligo di isolamento, a partire dal tampone positivo o dall’insorgere dei sintomi. Cessa anche l’autosorveglianza per i contatti di persone positive, con l’obbligo di indossare le mascherine FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti. E vien meno anche l’indicazione per Regioni e Province autonome di comunicare quotidianamente i dati sui contagi a ministero e Iss: saranno invece comunicati «con periodicità stabilita con provvedimento della direzione generale del ministero della Salute».
La decisione, relativa alle disposizioni per il contenimento della diffusione dell’epidemia, è stata formalizzata nella seduta di lunedì sera. «Resta fermo in ogni caso - viene evidenziato - il potere del ministro della Salute di emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica».
Viene considerata corretta la scelta del ministro della Salute Schillaci di mettere fine all’isolamento per i positivi al Covid da Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. «Oggi SARS-CoV-2 va considerato come un’influenza quindi se si ha la febbre si sta a casa, se si è positivi al Covid vanno usate delle accortezze di buon senso: la mascherina FFP2 se si hanno contatti con persone fragili o immunodepresse». Sul fronte vaccinazioni, dove è attesa una circolare che darà le nuove indicazioni per l’autunno, per Ciccozzi è verosimile aspettarsi che si consigli una dose per gli immunodepressi e per gli over 75.
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