di Cristina Casadei
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I lavoratori hanno bisogno di flessibilità e tempo per sé. Survey che si fa, indicazione che arriva: sempre la stessa, però, almeno dal post pandemia in poi. E così, nella contrattazione dei bancari spunta un nuovo caso di frontiera, quello del gruppo UniCredit che dopo i maxiutili del 2023 che la hanno confermata come la banca più performante almeno nel nostro Paese, ha messo a punto con i sindacati un nuovo premio basato su una formula che tiene conto di tre parametri: il merito, la flessibilità e la partecipazione dei lavoratori ai risultati. Come ci racconta Ilaria Dalla Riva, head of amministrative office del gruppo, «il risultato raggiunto è coerente con la politica di remunerazione di UniCredit che vuole redistribuire il valore creato a tutti i lavoratori, crede nella loro partecipazione agli utili e vuole soddisfare l’esigenza di flessibilità».
Partendo proprio da quest’ultimo punto che è quello dove si trova uno degli aspetti più innovativi, «i 37mila lavoratori italiani del gruppo avranno la possibilità di convertire l’importo in tempo, i cosiddetti welfare days, fino a un massimo di 5 giornate all’anno. Questo è in linea con il nostro approccio alla conciliazione vita lavoro, dove il tema centrale non è quello di lavorare sempre da casa, ma una gestione responsabile della flessibilità che il gruppo offre e che emerge anche nella fruizione del premio». A questa possibilità, facoltativa, si aggiungono anche le previsioni del contratto collettivo nazionale di lavoro siglato a novembre del 2023 che prevede, tra l’altro, una riduzione oraria di mezz’ora alla settimana: questo vuol dire oltre 3 giornate di lavoro in meno all’anno, a parità di stipendio. Sommando i welfare days, con la riduzione oraria, significa che in UniCredit si potrà lavorare oltre 8 giorni in meno all’anno.
Nell’accordo raggiunto con Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin la banca ha deciso «di fissare una base che sarà di 1.610 euro che non cambierà e di aggiungere un extra data la straordinarietà dei risultati di quest’anno. Con la possibilità di scegliere se fruirne in beni e servizi di welfare, quindi ottenendo la cifra netta, o se ricevere l’importo lordo - continua Dalla Riva -. L’intesa riconosce alle persone il valore e il contributo ai risultati che hanno portato ed è il segnale delle buone relazioni con i sindacati con cui è stato possibile strutturare la nuova formula».
Nell’anno fiscale 2023, il gruppo guidato da Andrea Orcel ha conseguito risultati straordinari, sintetizzabili attraverso due numeri in particolare e cioè i 9,5 miliardi di euro di utile netto contabile e gli 8,6 miliardi di euro di utile netto, in rialzo di oltre il 50% rispetto all’anno precedente. Maxitisultati e premio aumentato del 40%, come sintetizzano gli autonomi della Fabi in un nota che spiega come il Vap (Valore aggiunto per dipendente) relativo al 2023 arriverà fino a 2.200 euro. I fattori che vengono valorizzati, spiega la Fabi, sono la produttività e la redditività, da un lato, e la possibilità di scegliere tra erogazione in conto welfare o monetaria, anche in formula mista.
Così chi opterà per la destinazione a “conto welfare” sarà destinatario di un importo di 1.600 euro con incremento da produttività, cui aggiungere un premio speciale welfare di 511,30 euro legato alla redditività del 2023 nel gruppo perimetro Italia e il contributo polizza denti di 88,70 euro, per un totale di 2.200 euro netti e detassati. Chi, invece, sceglierà la destinazione “mista”, si vedrà riconosciuto un importo monetario di 1.000 euro, relativo al fattore produttività, con tassazione agevolata al 5%; a questo importo verrà aggiunta una somma sul conto welfare di 511,30 euro – sempre legato alla redditività perimetro Italia anno 2023 - cui poi aggiungere il pagamento della polizza denti pari a 88,70 euro. La parte a “conto welfare” arriverà in aprile, mentre l’erogazione “cash” a giugno.
Soddisfatti i sindacati. «Riteniamo che l’impegno profuso da tutte le lavoratrici e i lavoratori per raggiungere i risultati assolutamente rilevanti del 2023, abbia ottenuto un significativo riconoscimento economico, che si pone al vertice dei premi aziendali nel settore del credito. All’aspetto economico, si aggiunge il potenziamento del perimetro welfare in Unicredit, volano proficuo per valorizzare anche aspetti di conciliazione dei tempi vita - lavoro», dice il coordinatore Fabi in Unicredit, Stefano Cefaloni. Sabrina Brezzo della First Cisl aggiunge che «è stata fondamentale l’unitarietà di intenti delle sigle che ha permesso di raggiungere un risultato tra i migliori del sistema. Auspichiamo che si possano presto introdurre, con la negoziazione di gruppo, forme di partecipazione come previsto nell’ipotesi di rinnovo adesso al vaglio delle assemblee, in modo da poter riconoscere in modo sempre più significativo il fondamentale apporto delle lavoratrici e dei lavoratori ai risultati del gruppo».
Riccardo Sanna e Goffredo Molteni della Fisac, rilevano che nel gruppo «mancavano all’appello le lavoratrici e i lavoratori del gruppo, dopo aver previsto dividendi e buyback per gli azionisti. Ora col raggiungimento di questo ottimo accordo, frutto di un’azione collettiva, finalmente redistribuiamo al lavoro i guadagni di produttività». Per Rosario Mingoia della Uilca è «un ottimo risultato che riconosce concretamente il lavoro delle colleghe e dei colleghi che hanno contribuito e continuano a contribuire agli importanti e straordinari risultati di questa azienda. Si tratta di uno dei Vap più alti della storia dell’istituto e al momento il più alto del settore».
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