Khaby Lame, chi è il tiktoker italiano con 160 milioni di follower
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Un seguito da oltre 160 milioni di follower che lo ha reso il tiktoker più popolare al mondo. E ora, un posto d’onore - l’undicesimo in assoluto, il primo tra gli italiani - nella classifica dei 50 Top Creator di Forbes, oltre all’ultima copertina della nota rivista americana.
Khabane Lame, in arte Khaby Lame, è un fenomeno social che ha fatto del silenzio (ironico) la propria chiave di successo. L’ascesa del 23enne di Chivasso, ma con origini senegalesi, è iniziata durante la pandemia. Un percorso impensabile per un operaio che fino a poco tempo fa lavorava in una fabbrica di filtri per auto e che quest’anno ha realizzato video con personaggi del calibro di Matt Damon, Robert Downey Jr. e Tom Cruise.
Alzate di spalle, occhi espressivi, gesti elementari e un’ironia genuina con cui prende in giro, smontandone la logica, clip e contenuti che popolano la gigantesca fabbrica che è il web. La sua cifra stilistica è la mimica, che gli è valsa l’appellativo, da parte di Forbes, di ‘Charlie Chaplin dell’era digitale’. Un linguaggio universale (e quantomai virale) in grado di intrattenere centinaia di milioni di persone attraversando lingue, confini e culture.
I suoi video su TikTok hanno attirato 2,4 miliardi di like e 162 milioni di follower, quasi il triplo della popolazione italiana. Khaby Lame è il creator più seguito al mondo sulla piattaforma cinese, dove ha superato l’influencer americana Charli D’Amelio, a lungo regina del social più amato dei giovanissimi. Su Instagram, invece, vanta oltre 80 milioni di seguaci, battendo anche la protagonista digitale per eccellenza Chiara Ferragni.
Una fanbase immensa - in totale quasi 244 milioni di followers per un engagement medio pari allo 0,85%- conquistata senza pronunciare una parola. Eppure il silenzio, per Lame, è d’oro. Secondo le stime di Forbes, il giovane creator italiano avrebbe incassato dallo scorso giugno 16,5 milioni di dollari grazie ad accordi con aziende tra cui Hugo Boss, Binance e la banca del Medio Oriente QNB, oltre a partnership con Fortnite e State Farm. D’altronde, un post sponsorizzato sui suoi canali social può arrivare a valere fino a 750 mila dollari.
La parabola di Khaby Lame è esemplificativa della potenza e della remunerabilità che caratterizzano la rovente economia degli influencer. Come riporta Forbes, in appena un anno, i 50 top creatori mondiali, grazie ai loro 2,6 miliardi di follower sui social media, hanno registrato ricavi stimati di 700 milioni di dollari, in aumento del 23% rispetto ai 570 milioni del 2022.
Un giro d’affari notevole, destinato a crescere ancora. Secondo il Digital Marketing Benchmark Report 2023 di Influencer Marketing Hub, il mercato globale dell’inflencer marketing arriverà infatti a valere 21,1 miliardi di dollari nel 2023, in crescita del 28% sul 2022 e del 52% sul 2021.
E l’andamento del mercato italiano sembra confermare il trend globale. Stando alle stime dell’Osservatorio nazionale di influencer marketing (Onim), la spesa in collaborazioni fra brand e influencer supererà nel 2023 i 400 milioni di euro (+5% sul 2022 e +47% sul 2021). Se si allarga il ulteriormente campo, i volumi della creator economy - influencer economy, remunerazione da piattaforme, merchandising, corsi, contenuti brandizzati - volano oltre il miliardo.
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