di Michele Pignatelli e Beda Romano
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dai nostri inviati a BRUXELLES – Le prime proiezioni in vista dei risultati finali delle elezioni europee che si sono tenute questa settimana mostrano un forte aumento dei movimenti più nazionalistici ed euroscettici in Germania e in Austria, due paesi dai noti trascorsi storici.
Nel primo due paesi, Alternative für Deutschland è ormai al secondo posto, avendo superato il partito socialdemocratico. In Austria, il Partito austriaco della Libertà (FPÖ) è giunto in testa.
Nel dettaglio, secondo una prima proiezione della rete televisiva ARD, in Germania il primo partito è la CDU con il 29,5% dei voti, seguito dall’AfD con il 16,5% dei suffragi. Quest’ultimo ha superato l’SPD, che si ferma al 14%. Seguono i Verdi (12%), i liberali dell’FDP (5%) e il nuovo movimento della sinistra radicale BSW guidato da Sahra Wagenknecht (5,5%). In un commento pubblicato su Internet Die Tageszeitung faceva comunque notare come l’80% degli elettori “non abbia perso la testa”.
In Austria, invece, il successo relativo è andato al partito nazionalista FPÖ che ha ottenuto il 27% dei suffragi, secondo una proiezione pubblicata da Foresight/ARGE Wahlen. Seguono i democristiani dell’ÖVP (23,5%), i socialdemocratici dell’SPÖ (23%), e i Verdi (10,5%). Nel suo primo commento su Internet, il quotidiano Die Presse mette l’accento sulla “perdita massiccia di voti” del partito ÖVP, oggi al potere a Vienna con il premier Karl Nehammer.
Nei due casi, i dati rispecchiano più o meno i sondaggi della vigilia, anche se in entrambi i paesi a colpire è soprattutto il risultato negativo, se non pessimo, dei partiti che esprimono il cancelliere. In Austria l’ÖVP, in Germania l’SPD (con Olaf Scholz ). Dal voto escono fortemente indeboliti i due governi in carica. Le prime attendibili proiezioni a livello comunitario delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo sono attese intorno alle 23 di questa sera, domenica 9 giugno.
In una ottica europea, è da tenere presente che l’AfD è stata esclusa recentemente dal gruppo parlamentare Identità & Democrazia, per via di una serie di scandali che hanno intaccato la sua immagine, almeno a Bruxelles e a Strasburgo. Quanto all’FPÖ, questo movimento austriaco nato nel 1956 e guidato per molti anni da Jörg Haider siede attualmente nel gruppo ID. Secondo le prime proiezioni i due partiti potrebbero ottenere nel Parlamento europeo rispettivamente 19 e sei seggi.
Michele Pignatelli
Vice caposervizio
Beda Romano
Corrispondente
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