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Dal DM Sangiuliano un terzo dei musei autonomi resta ancora senza un direttore

di Giuseppe Cosenza

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Dal DM Sangiuliano un terzo dei musei autonomi resta ancora senza un direttore

Dal DM Sangiuliano un terzo dei musei autonomi resta ancora senza un direttore

Nel limbo i grandi istituti statali come Colosseo, Pilotta e Pantheon. Il nuovo ministro Giuli congela le nomine e scommette sulla redditività. Il Museo nazionale dell’Arte digitale diventa un ufficio della Pinacoteca di Brera

4 ottobre 2024
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2' di lettura

L’ultimo atto normativo firmato dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano, prima delle sue dimissioni, è entrato in vigore il 2 ottobre scorso, attuando di fatto il nuovo Regolamento organizzativo del dicastero di via del Collegio Romano. Nessuna sorpresa, quindi, dal D.M, 5 settembre 2024, rep. 270 che ha confermato quanto scritto a più riprese da Arteconomy riguardo la nuova organizzazione in quattro Dipartimenti e alla soppressione del Segretariato generale e di altre direzioni centrali e regionali. Nel 2024, quindi, restano senza un direttore un terzo dei musei autonomi, 21 su 67 come analizzato da Arteconomy, e tra questi si annoverano il Parco Archeologico del Colosseo, il polo fiorentino della Galleria dell’Accademia - Musei del Bargello, il Museo archeologico nazionale di Napoli, il nuovo polo formato da Pantheon e Castel Sant’Angelo e molti altri istituti piccoli e grandi sparsi per l’Italia, come il complesso monumentale della Pilotta.

Nomine congelate, ma si punta sulla redditività

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Da quanto appreso dalla redazione di Arteconomy il ministro Alessandro Giuli sarebbe intenzionato a prendersi un po’ di tempo, congelando ogni nomina e non pubblicando alcun bando o interpello, almeno fino alla fine dell’anno. Leggendo l’atto normativo si scopre quale siano i compiti affidati all’Istituto centrale per la valorizzazione economica e la promozione del patrimonio culturale, sotto la vigilanza del DiVa, il quale dovrà predisporre iniziative per favorire l’incremento della reddittività e della capacità di automantenimento finanziario degli istituti e dei luoghi della cultura statali. Inoltre dovrà realizzare prodotti di merchandising e altro materiale promozionale; dovrà elaborare parametri qualitativi e quantitativi, procedure e modelli digitali diretti a valutare la gestione degli istituti e dei luoghi della cultura statali, in termini di economicità, efficienza ed efficacia.

Nel D.M. compaiono le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e la blockchain che saranno di competenza della Direzione generale digitalizzazione e comunicazione, mentre l’attività di promozione del brand del Sistema museale nazionale sarà a cura della Direzione generale musei. Viene confermato il declassamento della Digital Library, inquadrata come un’articolazione organizzativa della Direzione generale digitalizzazione e comunicazione, quest’ultima sotto l’egida del DiAG.

Un aiutino ai grandi

Alcuni grandi musei come le Gallerie degli Uffizi, il Parco archeologico del Colosseo e il Parco archeologico di Pompei saranno affiancati nella loro gestione da un’apposita Direzione amministrativa. Sorprende la decisione di considerare il Museo nazionale dell’Arte digitale quale appendice della Pinacoteca di Brera, pur avendo nominato da tempo Maria Paola Borgarino direttore dell’istituto.

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