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Nvidia, accordo con Dell prima della trimestrale. Ma Amazon la gela

di Biagio Simonetta

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Nvidia, accordo con Dell prima della trimestrale. Ma Amazon la gela

Nvidia, accordo con Dell prima della trimestrale. Ma Amazon la gela

AWS blocca gli ordini dei chip attuali in attesa dell’arrivo sul mercato del nuovo processore Blackwell, che però arriva a fine anno

21 maggio 2024
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3' di lettura

Se il 2023 ce lo ricorderemo come l’anno dell’intelligenza artificial generativa sottoforma di chatbot, l’anno in corso sembra quello dello step successivo: portare questa innovazione sui prodotti. Ci stanno provando un po’ tutti i produttori di device per l’elettronica di consumo. A partire dagli smartphone. Ma è soprattutto sui personal computer che si stanno muovendo i passi più decisi.

Ne è testimonianza l’accordo annunciato nelle scorse ore fra Dell e Nvidia, due delle aziende più longeve del sogno digitale americano: la prima produce personal computer da circa 40 anni. La seconda, invece, è da sempre concentrata sullo sviluppo degli acceleratori grafici, ma con l’arrivo dell’intelligenza artificiale generativa ha trovato un nuovo el dorado finanziario grazie ai chip dedicati a questa tecnologia, bruciando qualsiasi record a Wall Street e diventando una trillion dollars company nel giro di pochi mesi.

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L’accordo

L’accordo fra Dell e Nvidia prevede l’espansione della “Dell AI Factory”, approvando una nuova serie di soluzioni e miglioramenti dei servizi che accelerano l’adozione e l’innovazione dell’IA. «Le organizzazioni si stanno muovendo rapidamente per cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale, motivo per cui la nostra collaborazione con Nvidia è così importante», ha affermato Michael Dell , fondatore e ceo di Dell. Parole alle quali hanno fatto eco quelle di Jensen Huang, fondatore e ceo di Nvidia: «L’intelligenza artificiale generativa richiede un nuovo tipo di infrastruttura informatica: una fabbrica di intelligenza artificiale che produce intelligenza. Insieme, fondiamo alle industrie di tutto il mondo un’offerta completa, che comprende elaborazione, reti e software».

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La trimestrale di Nvidia

Va detto che l’accordo con Dell arriva a poche ore dalla pubblicazione dei conti trimestrali di Nvidia, in uscita nella serata di domani, 22 maggio, (a mercati chiusi). Per quello che viene considerato il principale market mover di questa settimana, il consensus di Bloomberg prevede che il primo trimestre del 2024 di Nvidia dovrebbe chiudersi con ricavi per 24,68 miliardi di dollari (+243% anno su anno), in aumento rispetto ai 22,1 miliardi del trimestre precedente.

«Chiudendo l’anno fiscale a gennaio, Nvidia ci consente di sfasare di un mese i risultati trimestrali e avere uno dei pesi massimi degli indici azionari non concentrato nelle solite settimane clou della reporting season. - ha commentato Angelo Meda, responsabile azionario di Banor - Nvidia è salita di 250 dollari dal 21 febbraio, quando ha riportato risultati di fine anno superiori alle attese, pari a 600 miliardi di dollari di capitalizzazione aggiuntiva, non tanto distante dalla capitalizzazione totale dell’indice azionario italiano. Le opzioni indicano un movimento dopo i risultati del +/- 9% (altri 200 miliardi di potenziale movimento all’insù o all’ingiù), qualcosa che può destabilizzare gli indici, anche se negli ultimi trimestri il titolo non ha avuto enormi scossoni nonostante risultati ben superiori alle attese, avendoli scontati in abbondanza nei giorni precedenti». Secondo Meda «Sarà questo l’evento dei prossimi giorni che focalizzerà l’attenzione degli operatori: i risultati di una singola azienda che da sola vale il 5% dell’indice S&P500, che contribuisce per un quarto del rialzo dello stesso indice da inizio anno e che ha superato la soglia dei 2 trilioni di dollari, riservata a poche aziende nel mondo».

La gelata di Amazon

Ma in attesa dei conti, e mentre si brinda all’accordo con Dell, Nvidia deve fare i conti con la gelata sugli ordini in arrivo da Amazon. Secondo quanto ha riportato il Financial Times, infatti, l’unità di servizi cloud di Amazon.com (AWS, che è anche la divisione cloud più importante al mondo per numeri e fatturato) ha messo in pausa gli ordini del più avanzato “superchip” di Nvidia in attesa di un nuovo modello più potente.

Nella lista della spesa di AWS, infatti, c’erano ancora molti chip H100, i microprocessori dedicati all’intelligenza artificiale che hanno fatto la fortuna di Nvidia nell’ultimo anno. Il tutto in attesa del nuovo modello che la stessa azienda californiana ha già presentato, cioè Blackwell, nuovo processore di punta di Nvidia per l’intelligenza artificiale che dovrebbe essere distribuito entro la fine dell’anno.

Amazon Web Services, in sostanza, punta direttamente sul futuro dei chip, bloccando gli ordini di H100. Una notizia agrodolce per Nvidia, che impatta forse sulle entrate immediate, ma aiuta quelle future. Il titolo di Nvidia, dopo l’indiscrezione lanciata dal Financial Times, ha perso terreno a Wall Street, finendo in territorio negativo dopo un’apertura di segno positivo.

Intanto domani sera (22 maggio), come detto, è tempo di conti per Nvidia. Gli analisti si aspettano che il produttore di chip riferisca che le vendite sono triplicate nel suo ultimo trimestre, spinte da una frenesia di spesa da parte delle aziende Big Tech sulla tecnologia dell’intelligenza artificiale. Ma alcuni investitori hanno cominciato a chiedersi per quanto tempo potrà mantenere la sua straordinaria crescita.

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