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Guadagni manager 2023: Tavares, Della Porta e Prada in cima alla lista

di Gianni Dragoni

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Guadagni manager 2023: Tavares, Della Porta e Prada in cima alla lista

Guadagni manager 2023: Tavares, Della Porta e Prada in cima alla lista

Nei primi tre posti l’amministratore delegato di Stellantis, il presidente di Saes Getters e i vertici del gruppo della moda. Picchi più bassi rispetto al 2022, ma crescono i manager milionari

20 ottobre 2024
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3' di lettura

Il più pagato è Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, che nel 2023 ha guadagnato 23,47 milioni di euro al lordo delle tasse. Il secondo è Massimo Della Porta, presidente di Saes Getters, con 21,14 milioni. Al terzo posto, in perfetta parità, la coppia d’oro della moda, Miuccia Prada e il marito Patrizio Bertelli, ciascuno ha guadagnato 19,3 milioni. Il «pay watch» elaborato dal Sole 24 Ore con i guadagni dei manager di società quotate italiane certifica che il 2023 è stato un altro anno d’oro per i turbostipendi dei manager. I picchi sono più bassi rispetto al record del 2022, quando il più pagato era stato l’ex a.d. di Fca Mike Manley con 51,18 milioni, ma i valori sono sempre stellari.

Milionari in aumento

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Il numero dei milionari è aumentato. Sono 165 i manager che hanno guadagnato più di un milione, 28 in più del 2022. Di questi, 89 hanno guadagnato più di due milioni, erano 71 l’anno precedente. I guadagni dei primi dieci hanno raggiunto i 167,65 milioni, rispetto ai 231,2 milioni del 2022 e ai 197,4 milioni del 2021. Sono 12 i manager che hanno guadagnato più di dieci milioni (14 nel 2022); 30 più di 5 milioni (31 nel 2022).

Il «pay watch»

Il «pay watch» è basato sui documenti ufficiali pubblicati dalle società italiane quotate in Borsa, comprese quelle che hanno trasferito la sede legale all’estero, come Stellantis, Ferrari, Exor, Cementir, Mfe, tenendo conto di compensi monetari (fissi, bonus o premi di ogni tipo, buonuscite), controvalore di azioni gratuite nel momento in cui matura il diritto a ricevere i titoli, eventuali plusvalenze per l’esercizio di stock option, indipendentemente dal fatto che le azioni vengano vendute. Sono esclusi i «benefici non monetari», i «fringe benefit», come polizze di assicurazione sanitarie e previdenziali, utilizzo di automobili, case o aerei pagati dall’azienda. Tutte le cifre sono al lordo di tasse e contributi.

La classifica

Con 23,47 milioni, il manager portoghese che guida il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e la francese Psa ha aumentato i guadagni del 57% rispetto ai 14,92 milioni del 2022, quando era settimo. La novità principale è il balzo dell’ingegner Massimo Della Porta, presidente di Saes Getters, secondo con 21,14 milioni, grazie a un supercompenso variabile di 20,22 milioni, costituito in gran parte da 19,6 milioni di «asset plan maturato nel 2023». Saes Getters non è più quotata dal 9 luglio scorso. Premiato anche l’a.d. della stessa società, Giulio Canale, che è settimo con 15 milioni totali.

Miuccia Prada e Patrizio Bertelli

Appaiati, come ogni anno, Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. Il loro stipendio è aumentato di 1,16 milioni rispetto al 2022, è composto quasi per intero dalla busta paga fissa, la più alta tra le società quotate italiane (19,27 milioni a testa). Oltre a questo, per entrambi ci sono i ricchi dividendi dell’azienda che controllano, quotata alla Borsa di Hong Kong. Dal 26 gennaio 2023 Prada e Bertelli non hanno più la carica di a.d. del gruppo, il testimone è passato ad Andrea Guerra, che ha percepito quasi 5,6 milioni, è 30mo.

Marco Tronchetti Provera e John Elkann

Quinto Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli, con 18,47 milioni (di cui 11,89 milioni come bonus), ai quali aggiunge un gettone di 20.000 dal cda di Rcs. Sesto il finanziere Giovanni Tamburi, presidente e a.d. di Tip (Tamburi investment partners), con 15,3 milioni. Tra i primi venti altri due manager di Tip, Alessandra Gritti, moglie di Tamburi, vicepresidente e a.d., con 9,2 milioni e il d.g. Claudio Berretti, con 8,75 milioni. John Elkann è nono. Tra le cariche di presidente Stellantis e Ferrari e a.d. della holding Exor il nipote di Gianni Agnelli ha percepito 11,74 milioni.

Gli altri nomi

Il primo manager pubblico è Claudio Descalzi, a.d. dell’Eni, 11mo con 10,3 milioni, il secondo è l’ex a.d. di Terna Stefano Donnarumma, 21mo con 6,59 milioni, somma che include la buonuscita di 4,67 milioni. Il primo banchiere è Andrea Orcel, a.d. di Unicredit, con 9,75 milioni, 14mo, più indietro Giuseppe Castagna di Banco Bpm (6 milioni, 27mo) e Carlo Messina di Intesa Sanpaolo (5,96 milioni, 28mo). L’a.d. di Telecom Italia, Pietro Labriola, è 36mo con 4,55 milioni, Diego Della Valle, numero uno di Tod’s, è 41mo con 3,67 milioni, inclusi 20.000 da Rcs. Il numero uno di Rcs, Urbano Cairo, ha percepito 3,17 milioni, compresi 600.000 da Cairo communication, è 48mo. Stefano Sala, a.d. di Publitalia e consigliere di Mfe, ha guadagnato 3,09 milioni (è 50mo), più dell’a.d. di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, 77mo con 2,17 milioni. Quello dei manager si conferma un mondo maschile: tra i 50 più pagati solo due donne, Prada e Gritti.

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