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La Guardia di Finanza sta effettuando una serie di perquisizioni, anche in Campidoglio, nell’ambito di una indagine della Procura di Roma per corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture nell’ambito di appalti per il rifacimento del manto stradale e che riguarderebbe anche fondi per il Giubileo. Tra gli indagati anche funzionari del Comune della Capitale.
Il fascicolo ruota attorno alla figura di Mirko Pellegrini, imprenditore e dominus di una rete di società, tra le quali La Fenice srl, Ellepi srl, Cogefen srl, L.D.P Strade srl, Road 95 srls. Secondo i pm di Roma sarebbe «promotore e organizzatore e capo di una associazione» per delinquere finalizzata «alla commissione di una serie indeterminata di reati - turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio ed autoriciclaggio - tra l’altro volti a perseguire illecitamente contratti d’appalto di lavori di asfaltatura da Roma Capitale e da altri enti pubblici». Inoltre, si ipotizza che abbia ottenuto commesse anche «attraverso la formazione di falsa documentazione contabile».
Nell’indagine c’è anche la presunta manipolazione dell’appalto di Astral, la società controllata dalla Regione Lazio, per «interventi sul sistema viario regionale per la sostenibilità della manifestazione sportiva Ryder Cup, in ottica di miglioramento della capacità e della fruibilità delle dotazioni infrastrutturali». La Ryder Cup è il torneo internazionale di golf. La commessa, del valore di quasi 5 milioni, è andato alla società LDP Strade srl.
Per gli inquirenti «con mezzi fraudolenti» sarebbe stata turbata la gara.
Secondo gli inquirenti, la presunta associazione per delinquere avrebbe avuto a libro paga dipendenti del Comune di Roma Capitale agenti di polizia stradale. Le mazzette sarebbero ricadute sui romani. Per pagarle l’imprenditore avrebbe compiuto grossi risparmi di spesa sui materiali, come il bitume usato per l’asfalto. Si è scoperto che sarebbe stato applicato solo uno strato sottile, col risultato che in pochissimo tempo il manto stradale si sfaldava.
In altri casi, è l’ipotesi, la corruzione si sarebbe concretizzata con posti di lavoro offerti ai figli dei dipendenti comunali finiti sotto indagine.
Ivan Cimmarusti
redattore
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