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Gaza, Netanyahu contro i suoi militari sulla «pausa tattica»: «Inaccettabile, siamo un Paese con un esercito, non il contrario»

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Gaza, Netanyahu contro i suoi militari sulla «pausa tattica»: «Inaccettabile, siamo un Paese con un esercito, non il contrario»

Gaza, Netanyahu contro i suoi militari sulla «pausa tattica»: «Inaccettabile, siamo un Paese con un esercito, non il contrario»

Come ormai ogni sabato da mesi, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in diverse città di Israele per chiedere la liberazione degli ostaggi e protestare contro il governo di Benyamin Netanyahu. Stavolta c’era anche Benny Gantz alla manifestazione

16 giugno 2024
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Ucraina: i Brics non firmano dichiarazione finale del Summit per la pace

India, l’Indonesia, il Sudafrica e l’Arabia Saudita e altre 8 nazioni del Sud Globale non hanno firmato la dichiarazione finale redatta per la Conferenza per la pace Ucraina, organizzata in questo weekend dal governo federale elvetico e dal leader ucraino. Secondo quanto emerge dalla lista diffusa dagli organizzatori ai media, degli oltre 100 enti (92 Paesi e diverse organizzazioni) che hanno partecipato, solo 84 hanno firmato il comunicato finale. La Cina ha evitato l’incontro e il Brasile ha inviato solo un osservatore, e, in generale, non ha firmato nessun Paese del blocco dei Brics, considerato essenziale per isolare la Russia (non invitata al summit). Il testo del comunicato finale afferma che “la guerra in corso della Federazione Russa contro l’Ucraina continua a causare sofferenze e distruzioni umane su larga scala e a creare rischi e crisi con ripercussioni globali”, si legge nella dichiarazione. I vertici del summit speravano anche di nominare l’ospite di un altro incontro di questo tipo - forse l’Arabia Saudita, ma al momento i rappresentanti dei Paesi hanno fatto sapere che la scelta fosse prematura, restando in dubbio anche su una futura inclusione della Russia nel vertice.

Ucraina, von der Leyen: «La pace sarà un percorso, inaccettabili condizioni oltraggiose Putin»

La conferenza per la pace in Svizzera “è intitolata ’la via per la pace’ ed è giusto che sia così. Perché sappiamo che la pace in Ucraina non sarà raggiunta in un colpo solo. Sarà un viaggio”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al termine del summit per la pace in Ucraina tenuto nel resort extralusso di Buergenstock, due hotel a cinque stelle, con diversi ristoranti e spa, appollaiati su una cresta con vista sul Lago dei Quattro Cantoni, o Lago di Lucerna, uno dei più grandi della Svizzera. La conferenza del Buergenstock, continua von der Leyen, “non era un negoziato di pace. Perché Vladimir Putin non è serio nel porre fine alla guerra. Insiste sulla capitolazione. Insiste affinché l’Ucraina ceda il suo territorio, anche quello che oggi non è occupato da lui. Insiste nel disarmare l’Ucraina, lasciandola vulnerabile a future aggressioni”. “Nessun Paese accetterebbe mai queste condizioni oltraggiose. Ecco perché è fondamentale che l’Ucraina sia in grado di resistere a questa aggressione. Questo è un diritto previsto dalla Carta delle Nazioni Unite. Ed è diritto di altri Paesi, come l’Unione Europea e molti altri partner in tutto il mondo, sostenere l’Ucraina nella sua resistenza per la sopravvivenza”, conclude von der Leyen.

Netanyahu: Israele è Paese con un esercito, non il contrario

«Abbiamo un Paese con un esercito, non un esercito con un Paese». È quanto il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe detto durante la riunione del Consiglio dei ministri di oggi, secondo quanto riporta l’emittente Channel 13. “Per raggiungere l’eliminazione di Hamas, ho preso decisioni che non sempre sono accettate dai vertici militari”, ha aggiunto Netanyahu. Stamattina, a seguito dell’annuncio da parte dell’esercito israeliano (Idf) di una “pausa tattica” quotidiana dall’attività militare lungo una strada nel sud di Gaza per consentire l’ingresso di più aiuti umanitari, l’ufficio di Netanyahu aveva fatto sapere che il premier aveva detto al suo segretario militare che ciò era inaccettabile.

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu (foto EPA/ABIR SULTAN)

Hamas, il bilancio dei morti a Gaza è salito a 37.337

Il ministero della Sanità di Hamas che governa la Striscia di Gaza ha annunciato oggi un nuovo bilancio di 37.337 vittime dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese, più di otto mesi fa. Almeno 41 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha affermato Hamas in un comunicato, aggiungendo che 85.299 persone sono rimaste ferite nei territori palestinesi dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, innescata dall’attacco di Hamas in Israele.

Iran: Khamenei grazia o commuta la pena a 2.654 detenuti

La Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha graziato o commutato la pena di oltre 2.654 detenuti in occasione di Eid al-Adha e Eid al-Ghadir, su richiesta del capo della magistratura Gholamhossein Ejei. Tra i graziati figurano 182 donne, 30 cittadini stranieri (soprattutto afghani), sei adolescenti e 53 detenuti per motivi di sicurezza. La condanna a morte di 29 detenuti è stata commutata in detenzione, ha riferito la TV di Stato. Eid al-Adha (che quest’anno cade il 28 giugno) è la festa del sacrificio in onore della decisione del profeta Ibrahim di sacrificare suo figlio come atto di obbedienza al comando di Dio. Eid al-Ghadir (che cade il 15 luglio di quest’anno) segna la nomina dell’Imam sciita Ali da parte del Profeta Muhammad come suo successore.

Dichiarazione summit pace riafferma integrità dell’Ucraina

Il comunicato finale approvato non da tutti i partecipanti al vertice di pace in Svizzera “riafferma l’integrità territoriale” dell’Ucraina.

Sauditi, India e Brasile non firmano comunicato del summit

Molti Paesi chiave del Sud Globale - come Arabia Saudita, Messico, India, Brasile, Sud Africa, Indonesia - non hanno firmato la dichiarazione finale del vertice di pace di Lucerna.

Ben Gvir, la pausa tattica è delirante, chi ha deciso è malvagio

Le pause tattiche vicino a Rafah sono “deliranti”: lo afferma il ministro della Sicurezza di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir. “Colui che ha deciso una ’tregua tattica’ ai fini di una transizione umanitaria, soprattutto in un momento in cui molti dei nostri soldati stanno cadendo in battaglia, è malvagio e uno sciocco che non dovrebbe continuare nella sua posizione”, attacca. Lo riporta Sky News. “Purtroppo questa mossa non è stata presentata al governo ed è contraria alle sue decisioni”, incalza il ministro dell’ultra destra.

Germania: uomo armato di piccone e molotov ad Amburgo, polizia gli spara alle gambe

La polizia tedesca ha sparato a un uomo armato di piccone e con una molotov nei pressi della Reeperbahn di Amburgo. Lo riferisce l’agenzia Dpa. L’uomo è stato colpito alle gambe da un agente armato e sta ricevendo assistenza sanitaria, ha confermato un portavoce della polizia. Stando alle prime notizie, “non c’è alcun legame con il calcio”, ha puntualizzato. Ad Amburgo si gioca oggi la partita Polonia-Paesi Bassi degli Europei di calcio.

Riga, Zelensky illegittimo? Putin vuole minare il vertice

- “Le accuse di illegittimità del Cremlino a Volodymyr Zelensky sono chiaramente una strategia per minare il processo di pace”. Lo ha detto all’ANSA Baiba Braže, ministra degli Esteri della Lettonia, nel corso di un’intervista a margine del vertice di pace a Lucerna. “Mosca - ha aggiunto - ha esercitato grande pressioni su diversi Paesi perché non partecipassero al vertice ma non ha avuto successo: quello che vediamo qui è la nascita di una maggioranza di sostegno globale ai principi della Carta dell’Onu”. “Il fatto che la Cina non sia qui è una perdita per Pechino e penso che lo realizzeranno”. (

Mosca, conquistata un’altra città nel sud dell’Ucraina

Mosca ha rivendicato la conquista di un’altra città nel sud dell’Ucraina. Si tratta di Zagirne, nella regione di Zaporizhzhia, scrivono le agenzie russe. “Le unità del raggruppamento delle forze orientali hanno liberato l’insediamento di Zagirne nella regione di Zaporizhia e hanno occupato posizioni più favorevoli”, ha affermato il ministero della Difesa russo nel suo briefing quotidiano.

Cremlino, Putin non rifiuta dialogo ma Zelensky illegittimo

“Il presidente russo Vladimir Putin non rifiuta i negoziati con l’Ucraina, ma il loro esito deve essere approvato dal legittimo governo ucraino. Volodymyr Zelensky non appartiene a questa categoria”. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, scrive la Tass. Zelensky “non è la persona con cui si può registrare un accordo per iscritto perché de jure questa registrazione sarà illegittima”. “Tuttavia, Putin non rifiuta nulla, non rifiuta la possibilità di negoziati, secondo la costituzione del Paese”, ha aggiunto Peskov.

Ucraina: Kuleba, «chiaro che serve Russia a tavolo, vogliamo arrivarci in posizione forza»

“Il processo di redazione del comunicato è nella fase finale. Non abbiamo problemi” con il fatto che anche la Russia deve essere coinvolta in eventuali negoziati di pace, poiché “è chiaro che, per mettere fine alla guerra, bisogna avere entrambe le parti al tavolo. Il mio lavoro e la priorità del presidente Volodymyr Zelensky è portare l’Ucraina al tavolo nella posizione più forte possibile”. Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine del summit sulla pace in Ucraina organizzata al Buergenstock, un resort extralusso nel Canton Nidvaldo, nella Svizzera centrale.

Cremlino, ’Zelensky rifletta sulla proposta di Putin’

“Zelensky dovrebbe pensare all’offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata”. Lo afferma Dmitry Peskov, il portavoce del presidente russo, come scrive la Tass.

Esercito Israele, il governo sapeva della pausa a sud Gaza

Duro scontro in Israele tra il governo e l’esercito. L’Idf ha respinto le critiche sulla sospensione dei combattimenti nei pressi del corridoio umanitario di Gaza, e anche l’affermazione secondo cui la classe politica non sarebbe stata informata della decisione. Lo riporta Haaretz. L’esercito ha affermato che ’la decisione è militare’ e che Netanyahu aveva recentemente incaricato i capi della sicurezza di aumentare gli aiuti a Gaza e di consentire un accesso più sicuro agli operatori umanitari alla luce della nuova udienza della Corte internazionale di giustizia e degli incidenti in cui operatori sono stati uccisi dal fuoco dell’IDF

Kuleba, «compiuti passi avanti enormi verso la pace»

“I Paesi che non sono venuti al vertice vedono quello che sta accadendo: l’Ucraina sta costruendo consenso intorno alla formula di pace e questo ci permette di compiere enormi passi avanti verso una pace giusta, non a tutti i costi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando ai giornalisti. “Il prossimo summit dovrebbe portare alla fine della guerra e abbiamo bisogno che l’altra parte sia al tavolo: il nostro compito è portare l’Ucraina a quel tavolo il più forte possibile”, ha detto precisando che “il processo di finalizzazione del comunicato è nella sua fase finale”.

Kuleba, «compiuti passi avanti enormi verso la pace»

“I Paesi che non sono venuti al vertice vedono quello che sta accadendo: l’Ucraina sta costruendo consenso intorno alla formula di pace e questo ci permette di compiere enormi passi avanti verso una pace giusta, non a tutti i costi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando ai giornalisti. “Il prossimo summit dovrebbe portare alla fine della guerra e abbiamo bisogno che l’altra parte sia al tavolo: il nostro compito è portare l’Ucraina a quel tavolo il più forte possibile”, ha detto precisando che “il processo di finalizzazione del comunicato è nella sua fase finale”.

Russia: liberati ostaggi carcere di Rostov, uccisi sequestratori

Sono stati uccisi i detenuti che hanno preso in ostaggio personale di un centro di custodia cautelare a Rostov sul Don. Lo riferiscono i media russi, secondo cui “i criminali sono stati eliminati e i dipendenti tenuti in ostaggio sono stati rilasciati e non sono feriti”.

Per Netanyahu pausa «inaccettabile», avanti a Rafah

L’ufficio del primo ministro Netanyahu ha fatto sapere che “quando il primo ministro ha sentito domenica mattina la notizia di una pausa umanitaria nei combattimenti per 11 ore al giorno, ha detto al suo segretario militare che ciò era inaccettabile”. Lo riporta Haaretz aggiungendo che dopo il chiarimento “il primo ministro è stato informato che non vi è alcun cambiamento nella politica dell’IDF e che i combattimenti a Rafah continueranno come previsto”.

Olimpiadi: inchiesta Nyt rivela casi di doping nuotatori cinesi medagliati

Un’inchiesta del New York Times rivela, sulla base di un rapporto riservato, casi di presunto doping di tre nuotatori cinesi d’elite, medagliati alle Olimpiadi di Tokyo del 2021, che potrebbero partecipare alle prossime Olimpiadi di Parigi. Il quotidiano statunitese cita tra i nomi anche un detentore di un primato mondiale. Nell’aprile scorso era emerso che 23 nuotatori cinesi d’élite erano risultati positivi a una sostanza vietata mesi prima degli ultimi Giochi olimpici estivi di Tokyo 2021. la Cina e l’autorità antidoping mondiale, la Wada, hanno difeso vigorosamente la loro decisione di consentire loro di competere ai Giochi nel 2021. Il quotidiano Usa però ha scoperto mentre facevano quelle affermazioni, la Cina e l’autorità antidoping erano entrambe consapevoli che tre di questi 23 nuotatori erano risultati positivi diversi anni prima per un diverso farmaco dopante ed erano sfuggiti all’identificazione pubblica e alla sospensione anche in quel caso, secondo l’accusa di un rapporto segreto cinese, visionato dal New York Times. In entrambi i casi, la Cina ha affermato che i nuotatori avevano involontariamente ingerito le sostanze vietate, una spiegazione accolta con notevole scetticismo da alcuni esperti antidoping. Il quotidiano aggiunge che il rapporto riservato identifica i tre nuotatori per nome: Wang Shun, che alle Olimpiadi di Tokyo è diventato il secondo cinese a vincere una medaglia d’oro individuale nel nuoto; Qin Haiyang, attuale detentore del record mondiale nei 200 metri rana maschili e la nuotatrice Yang Junxuan, che aveva 14 o 15 anni al momento del suo test positivo nel 2017, ma ha poi vinto medaglie d’oro e d’argento ai Giochi di Tokyo.

Ucraina: Medvedev critica Conferenza pace in Svizzera, puro surrealismo

“Questa ’fattoria degli animali’ svizzera è puro surrealismo. Kafka e Orwell fumano nervosamente sullo sfondo.

Nessuno dei partecipanti al ’forum della pace’ sa cosa ci faccia lì o quale sia il suo ruolo”. Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev, sul suo canale Telegram, critica la Conferenza internazionale sulla pace in Ucraina iniziata ieri a Bürgenstock, in Svizzera: vi partecipano 90 paesi di tutto il mondo ma non la Russia.

Russia: i 2 ostaggi in mano a 6 detenuti Isis con coltello

Sono armati di coltelli i detenuti dell’Isis che hanno preso in ostaggio due guardie del centro di custodia cautelare nella regione di Rostov. Lo scrive l’agenzia Interfax la quale precisa che i detenuti hanno chiesto di avere un’auto e di poter uscire liberamente dal carcere. “Un gruppo di sei prigionieri che ha preso in ostaggio due dipendenti ha chiesto di fornire loro un’auto e di uscire liberamente dal centro di detenzione preventiva. In risposta, hanno promesso di rilasciare gli ostaggi. Le trattative sono in corso”, hanno dichiarato i servizi di emergenza.

Hamas: nostra risposta al cessate il fuoco coerente con il piano Biden

Il leader di Hamas Haniyeh afferma che la risposta del gruppo all’ultima proposta di cessate il fuoco a Gaza è coerente con i principi del piano Biden. Lo scrive la Reuters.

L’Iran critica la dichiarazione del G7 su sue attività nucleari

“Il Gruppo dei Sette (G7), con una mossa politica, ha fatto ricorso ad affermazioni false e non documentate contro il programma nucleare iraniano, ma consigliamo al gruppo di prendere una lezione dal passato e di prendere le distanze dalle sue passate politiche distruttive”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, in reazione alla dichiarazione di venerdì del G7 contro le attività di arricchimento dell’uranio dell’Iran e il suo aiuto militare alla Russia nella guerra con l’Ucraina. “Le misure illegali degli Stati Uniti e dell’E3 (Regno Unito, Francia e Gran Bretagna) sono la causa principale della situazione attuale”, ha aggiunto, sottolineando che “questi Paesi dovrebbero evitare azioni politiche infruttuose”. “L’Iran continuerà a cooperare con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) nel quadro dei diritti e degli incarichi del Paese, e proseguirà con i suoi piani nucleari pacifici, basati sul Trattato di non proliferazione (Tnp) e sull’Accordo di salvaguardia, al di fuori di ogni pressione e di ogni disordine politico”, ha sottolineato Kanani, citato dall’Isna. In altre dichiarazioni, Kanani ha sottolineato che qualsiasi tentativo di collegare la guerra in Ucraina alla cooperazione reciproca tra Teheran e Mosca è solo una mossa politicamente motivata.

Mo: Idf annuncia ’pausa tattica’ quotidiana dalle 8 alle 19 a sud Gaza per consegna aiuti

L’esercito israeliano ha annunciato inizierà una “pausa tattica” nelle sue attività a sud di Gaza per consentire l’ingresso di più consegne di aiuti. La pausa nei combattimenti avrà luogo lungo un percorso nel sud di Gaza dalle 8:00 alle 19:00 tutti i giorni “fino a nuovo avviso”, hanno detto le Forze di difesa israeliane (IDF). Il percorso va dal passaggio di frontiera chiave di Kerem Shalom alla Salah al-Din Road, che è l’autostrada principale della striscia, e poi verso nord verso l’area di Khan Younis. La pausa ha lo scopo di “aumentare il volume degli aiuti umanitari” che arrivano nel territorio palestinese assediato, ha detto l’Idf, aggiungendo che sta lavorando con le Nazioni Unite e le agenzie umanitarie internazionali. Dopo otto mesi di combattimenti tra l’esercito israeliano e i militanti di Hamas, il Programma alimentare mondiale (WFP) delle Nazioni Unite avverte che le popolazioni nella parte meridionale della Striscia di Gaza potrebbero presto soffrire gli stessi terribili livelli di fame di quelli riscontrati nel nord di Gaza. Carl Skau, vicedirettore esecutivo dell’agenzia, ha dichiarato venerdì che mentre nel nord si registrano progressi, nel sud la situazione si sta nuovamente deteriorando. L’agenzia di soccorso delle Nazioni Unite per i palestinesi (UNRWA) ha dichiarato sabato che oltre 50.000 bambini a Gaza necessitano di cure per malnutrizione acuta. Da mesi Israele sta concentrando la sua offensiva militare dentro e intorno alla principale città meridionale di Rafah, considerata l’ultima roccaforte del gruppo militante palestinese Hamas.

Ucraina: Meloni attesa in Svizzera a conferenza sulla pace

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è attesa questa mattina in Svizzera per partecipare alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina. Lo comunica palazzo Chigi. La premier, che ieri ha tenuto la conferenza stampa di chiusura del G7 a Borgo Egnazia, arriverà a Zurigo alle 11.30 e poi si sposterà al Burgenstock resort (nei pressi di Lucerna) dove si tengono i lavori del vertice a cui prendono parte 100 delegazioni provenienti da tutte le regioni del mondo. Presente da ieri alla conferenza anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Gaza: Israele, altri 2 soldati morti ieri in combattimento

L’esercito israeliano ha annunciato che altri due soldati sono stati uccisi ieri in combattimento, nel nord della Striscia di Gaza.

Migliaia in piazza contro governo in Israele, anche Gantz

Come ormai ogni sabato da mesi, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in diverse città di Israele per chiedere la liberazione degli ostaggi e protestare contro il governo di Benyamin Netanyahu. Questa sera, anche Benny Gantz partecipa a una manifestazione a Sha’ar HaNegev nel sud di Israele, meno di una settimana dopo essersi dimesso dal governo. Manifestanti si sono radunati anche davanti alla residenza ufficiale di Netanyahu a Gerusalemme e a Tel Aviv, dove il leader dell’opposizione Yair Lapid accusa il premier di “temporeggiare in modo che la gente dimentichi che è colpevole e responsabile” dell’assalto di Hamas.

Ucraina: summit Svizzera, per pace servono tutte le parti

- “Il raggiungimento della pace richiede il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti”, si legge in un comunicato congiunto rilasciato al termine della prima giornata del Vertice per la pace in Ucraina in corso in Svizzera e citato dai media internazionali.

Iran, ’usare tutti gli strumenti per fermare Israele’

“È necessario che i Paesi islamici usino tutti gli strumenti disponibili per fermare il genocidio sionista a Gaza il prima possibile e per aiutare il popolo oppresso nell’enclave”. Lo afferma il ministro degli Esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri, in un colloquio telefonico ieri sera con il collega degli Emirati Arabi, Sheikh Abdullah bin Zayed Al Nahyan, riferisce l’agenzia di stampa Mehr. Il ministro degli Esteri emiratino, da parte sua, ha sottolineato la necessità di inviare aiuti umanitari e di adottare misure efficaci per fermare gli attacchi israeliani a Gaza, e ha detto che il suo Paese fa del suo meglio per raggiungere questo obiettivo.

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