Israele ha un legittimo interesse nel cercare di rimuovere Hezbollah dai confini del nord di Israele: lo ha detto il segretario di stato americano, Antony Blinken, mentre respingeva le richieste di adottare una linea più dura sui bombardamenti israeliani, parlando prima di una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York. Blinken ha sottolineato che preferirebbe una soluzione diplomatica alla crisi, ma è improbabile che il suo tono venga visto come un avvertimento a Israele di fermarsi o di riconsiderare il suo piano per un’offensiva di terra.
“Stiamo continuando il nostro lavoro congiunto per implementare la decisione presa al vertice del G7 in Puglia di lanciare prestiti Era (Extraordinary Revenue Acceleration) per Kiev entro la fine dell’anno, per rendere disponibili circa 50 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi per l’Ucraina. I prestiti saranno serviti e rimborsati dai flussi futuri di entrate straordinarie derivanti dall’immobilizzazione di asset sovrani russi detenuti nella Ue e in altre giurisdizioni pertinenti. Parte di questi fondi sosterrà le esigenze militari dell’Ucraina”: lo si legge nella dichiarazione congiunta per la ricostruzione dell’Ucraina.
Donald Trump tornerà il 5 ottobre per un evento a Butler, in Pennsylvania, luogo del primo attentato nei suoi confronti lo scorso luglio. Lo riferisce la sua campagna.
Un’operazione di terra di Israele in Libano non appare “imminente”. Lo afferma il Pentagono.
“Non possiamo avere una guerra in Libano, ecco perchè chiediamo a Israele di cessare questa escalation, e a Hezbollah di porre fine al lancio di missili contro Israele”. Lo ha detto all’Assemblea Generale Onu il presidente francese Emmanuel Macron. “La Francia chiede che tutti rispettino gli obblighi lungo la Blue Line. Agiremo per far si’ che sia sentita una voce diplomatica, essenziale per risparmiare i civili e prevenire una conflagrazione regionale”, ha detto.
L’esercito israeliano ha affermato che è stato intercettato un drone lanciato da est.
Le Brigate Hezbollah irachene, influente gruppo armato filo-iraniano, hanno invitato oggi ad “aumentare” e intensificare le “operazioni” condotte contro il “nemico” israeliano, in un contesto regionale esplosivo, sullo sfondo della guerra a Gaza e degli scontri tra Hezbollah libanesi e Israele. “Ci auguriamo che le fazioni della Resistenza Islamica in Iraq, che sostengono la Palestina e il Libano, aumentino il numero e la portata delle loro operazioni e il livello di minaccia contro il nemico”, ha detto il portavoce delle Brigate Hezbollah irachene, Abu Ali al-Askari, in riferimento ad Israele.
Donald Trump avverte l’Iran dopo aver ricevuto minacce di morte, secondo quanto riferito dalla sua campagna, affermando che “lo distruggerò se attaccherà un candidato alla presidenza Usa”.
L’Idf ha affermato che oggi sono stati lanciati 110 razzi dal Libano verso Israele. Lo riporta Haaretz.
Il Presidente Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia potrebbe usare le armi nucleari se venisse attaccata da qualsiasi Stato e che qualsiasi attacco convenzionale alla Russia sostenuto da una potenza nucleare sarebbe considerato un attacco congiunto. La Russia, inoltre, si riserva il diritto di impiegare armi nucleari non solo per rispondere ad una aggressione contro se stessa, ma anche contro l’alleata Bielorussia. Lo riferisce la Tass. Possibile attacco nucleare anche in caso di attacco aereo massiccio. La dottrina nucleare aggiornata della Russia - sottolinea Putin - prevede di considerare come “un attacco congiunto alla Federazione Russa” anche “l’aggressione da parte di uno Stato non nucleare ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare”.
Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto pubblicamente per la prima volta una riunione del Consiglio di sicurezza russo sulla deterrenza nucleare. Lo riporta la Tass spiegando che tali eventi non erano mai apparsi nel programma pubblico del presidente. Allo stesso tempo l’organismo stesso all’interno della struttura del Consiglio di Sicurezza esiste da molto tempo.
“Stiamo infliggendo a Hezbollah colpi che non potevano immaginare, lo stiamo facendo con la forza e con l’astuzia. Posso promettervi una cosa: non ci fermeremo finché non torneranno a casa” i civili israeliani al nord, ha detto Netanyahu in un video diffuso dal suo ufficio.
In medioriente “è necessaria una soluzione a due Stati”. Lo ha affermato il presidente americano, Joe Biden, nel corso di un’intervista alla Abc. “C’è il desiderio di vedere un cambiamento nella regione”, ha aggiunto.
Durante la notte, un uomo armato ha dirottato un autobus a Los Angeles, prima che la polizia riuscisse a fermarlo. Un passeggero è morto, secondo quanto riportano le forze dell’ordine. La polizia, allertata da varie chiamate al 911, ha seguito per più di un’ora l’autobus con almeno due passeggeri a bordo mentre si dirigeva lentamente da South Los Angeles verso downtown, dove alla fine si è fermato perché gli agenti avevano steso sulla strada delle strisce chiodate per bucare gli pneumatici.
Decine di soldati americani sono stati dispiegati a Cipro in seguito all’escalation fra Israele e Hezbollah e si stanno preparando ad una serie di eventualità, inclusa la possibile evacuazione dei cittadini americani dal Libano. Lo riporta Cnn citando alcune fonti.
Nonostante si sia detto sereno della sua decisione di ritirarsi, Joe Biden ribadisce che al voto di novembre avrebbe battuto Donald Trump. «È un perdente, lo avrei sconfitto», ha detto al talk show The View.
«Una guerra su vasta scala in Medio Oriente è possibile». Lo ha detto Joe Biden al talk show The View.
Dovrebbe tenersi il 23 ottobre l’incontro previsto tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan, a margine del vertice dei Paesi Brics in programma a Kazan, in Russia. Lo ha detto oggi Putin ricevendo a Mosca il presidente del Parlamento turco, Numan Kurtulmus. «Porti i miei saluti al signor Erdogan, lo aspetto in Russia, a Kazan», ha detto Putin, citato dall’agenzia Interfax. «Credo che il nostro incontro bilaterale sia in programma per il 23 ottobre», ha aggiunto. La Turchia non è tra i Paesi Brics (Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica), ma secondo il partito di Erdogan, Akp, intende entrare a farne parte.
«Oggi Hezbollah ha ampliato il suo raggio di fuoco. Più tardi riceverà una risposta molto forte», ha affermato il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi visitando alcune brigate al confine con il Libano, dopo che il gruppo sciita ha lanciato un missile verso il centro di Israele questa mattina. «I vostri stivali entreranno nei villaggi che Hezbollah ha trasformato in una vasta postazione militare, incontrerete i miliziani e gli dimostrerete che cosa significa affrontare un esercito professionale, altamente qualificata e con esperienza di battaglia. Li distruggerete», ha detto.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dato il «via libera» ai colloqui con gli Usa su un cessate il fuoco temporaneo in Libano. Gli Stati Uniti non parlano direttamente con Hezbollah quindi i contatti saranno indiretti attraverso il governo libanese, francesi e altri Paesi europei. Lo riferisce Ynet.
Il capo dell’esercito israeliano ha detto ai soldati di prepararsi per un “possibile ingresso” in Libano.
Un attacco russo ha provocato almeno un morto e 15 feriti oggi a Kramatorsk, grande città nell’Ucraina orientale. Lo ha annunciato il governatore della regione del Donetsk. L’attacco ha preso di mira il centro della città e ha danneggiato in particolare due alti edifici residenziali e dei negozi, ha precisato Vadim Filachkine su Telegram. “Almeno una persona è rimasta uccisa e altre 15 ferite”, ha aggiunto.
L’Ucraina “non accetterà mai” un accordo di pace imposto: lo ha detto il presidente Volodymr Zelensky nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu, ribadendo che vuole “una pace reale, giusta, per la mia gente”.
La Russia sta pianificando attacchi alle installazioni nucleari ucraine, secondo fonti di intelligence: lo ha detto il presidente Volodymr Zelensky nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza per stasera alle 20 (le 19 in Italia) a Tel Aviv. Lo ha riferito un funzionario israeliano al Times of Israel. Attualmente è previsto che Netanyahu si rechi a New York nel corso stasera o al più tardi domani mattina.
Caccia dell’aeronautica israeliana hanno colpito oggi circa duecentottanta obiettivi di Hezbollah in tutto il Libano, riferisce l’Idf. Tra i bersagli c’erano i lanciatori di razzi utilizzati negli attacchi contro Safed, Nahariya e le città a est di Haifa. Secondo l’Idf, sono stati colpiti anche militanti di Hezbollah, dozzine di depositi di armi e lanciatori di razzi pronti all’uso. Lo riferisce il Times of Israel.
I caccia israeliani hanno colpito oggi sessanta obiettivi utilizzati dal quartier generale dell’intelligence di Hezbollah in Libano distruggendo infrastrutture chiave, risorse di raccolta informazioni, comandi e altre strutture che Hezbollah utilizzava per la creazione della sua rete di intelligence. Lo riferisce Ynet.
Le Nazioni Unite affermano che più di 90.000 persone sono state sfollate a causa degli attacchi israeliani degli ultimi giorni contro il Libano. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari umanitari ha aggiunto che un totale di 200.000 persone sono state sfollate in Libano da quando, quasi un anno fa, Hezbollah ha iniziato a lanciare razzi verso il nord di Israele in sostegno alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza.
L’esercito israeliano ha annunciato la mobilitazione di due brigate di riservisti per essere dispiegate nel nord di Israele. L’ Idf ha dichiarato che questa mossa “consentirà di continuare lo sforzo di combattimento contro l’organizzazione terroristica Hezbollah, garantire la protezione dei cittadini dello Stato di Israele e creare le condizioni per il ritorno sicuro degli sfollati del nord nelle loro case”.
Il missile lanciato da Hezbollah a Tel Aviv è “profondamente preoccupante”. Lo afferma la Casa Bianca, ribadendo però che gli sforzi diplomatici continuano per evitare una guerra su larga scala. “È certamente profondamente preoccupante, ovviamente per gli israeliani, ma anche per noi”, ha detto a Cnn il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. “C’è ancora tempo e spazio per una soluzione diplomatica per allentare le tensioni e prevenire una guerra totale”.
Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dei lanci di oggi di razzi nel nord di Israele, affermando di aver preso di mira sia le città israeliane sia le basi militari. Il gruppo libanese afferma di aver lanciato razzi contro una base militare nei pressi di Ilaniya nella Bassa Galilea, contro la città settentrionale di Hatzor vicino a Safed, contro il Comando Settentrionale dell’esercito israeliano a Safed, contro il Kibbutz Sa’ar vicino a Nahariya e contro Kiryat Motzkin vicino a Haifa. Lo riporta il Times of Israel.
“Lavoriamo per assicurare che non diventi una guerra su vasta scala”. E’ quanto ha detto Antony Blinken, intervistato oggi a ’Good Morning America’, affermando che l’escalation del conflitto in Libano “deve essere contenuta” ed è possibile farlo. “La guerra su vasta scala non è nell’interesse di nessuno, anche se la situazione è peggiorata, una soluzione diplomatica è ancora possibile”, ha aggiunto il segretario di Stato. “Infatti rimane l’unica via per una sicurezza duratura che permetta ai residenti di entrambi i Paesi di tornare alle loro case sul confine in sicurezza”, ha detto ancora, ricordando che quasi ad un anno dal 7 ottobre “in troppi su entrambi i lati del confine tra Israele e Libano rimangono sfollati”.
“Agli italiani che lavorano in Libano abbiamo sempre consigliato di lasciare il Paese il prima possibile”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a una domanda a margine dell’assemblea dei Parlamentari del Ppe. “Ci sono ancora voli da Beirut verso l’Occidente. Quindi consigliamo loro di lasciare il Paese in questo momento”, ha aggiunto il ministro specificando che non sarebbero più di 300 gli italiani che si trovano in Libano per lavoro. Diversa la situazione per i circa 3mila italiani che hanno doppio passaporto e che non hanno interesse a lasciare il Paese.
Il comandante del Comando Nord dell’Idf, Uri Gordin, visitando ieri il confine settentrionale, ha dichiarato che lo scontro con Hezbollah è “entrato in una fase nuova” e che le forze di difesa israeliane devono essere “ben preparate per una manovra e un’azione”, evocando quindi una potenziale incursione di terra in Libano. Lo riferiscono i media israeliani. “Abbiamo già inflitto un colpo molto significativo alle capacità di Hezbollah, in particolare riguardo alle capacità di fuoco e alla leadership dell’organizzazione. Alla luce di questo, dobbiamo cambiare la situazione della sicurezza al nord. Dobbiamo essere molto ben preparati per una manovra e un’azione”, ha detto Gordin.
Le unità del gruppo meridionale delle truppe russe hanno conquistato gli insediamenti di Ostroye e Grigorovka nella regione di Donetsk. Lo riferisce il ministero russo della Difesa, citato dalla Tass. “Come risultato delle azioni decisive delle unità del Gruppo di forze del Sud, gli insediamenti di Ostroye e Grigorovka della Repubblica popolare di Donetsk sono stati liberati ”, afferma il dicastero russo.
Una donna incinta e i suoi 4 figli sono rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano di oggi che ha colpito una casa nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’ospedale dei martiri di Al-Aqsa, che si trova nella vicina città di Deir al-Balah, e un giornalista di Associated Press ha visto i corpi. Dai registri dell’ospedale emerge che la donna aveva 35 anni ed era incinta di 6 mesi. I suoi 4 figli avevano tra gli 8 e i 18 anni. Israele afferma che cerca di evitare di danneggiare i civili e accusa Hamas di metterli in pericolo operando in aree residenziali affollate. L’esercito raramente commenta i singoli attacchi, in cui spesso rimangono uccisi donne e bambini.
L’esercito israeliano ha annunciato che attacchi aerei sono in corso a Nabatieh, nel sud del Libano, e ne renderà noti i dettagli in seguito.
Sale a 41.495 morti e 96.006 feriti il bilancio nella Striscia di Gaza da quando il 7 ottobre dello scorso anno sono iniziate le operazioni militari israeliane contro Hamas in risposta all’attacco di quel giorno in Israele. Lo denuncia il ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, come riporta la tv satellitare al-Jazeera.
“Senza dubbio non lasceremo il Libano da solo di fronte a quest’aggressione oppressiva da parte del regime sionista”. Lo ha dichiarato in un’intervista all’agenzia Mehr il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, sottolineando che Teheran utilizzerà tutti i mezzi diplomatici a sua disposizione per sostenere il Paese dei cedri. “Il Libano è un Paese arabo e islamico molto importante nella regione e che ora è esposto ad attacchi aggressivi da parte del regime sionista. Sostenere il Libano, oltre ad essere responsabilità internazionale, è un compito molto importante per tutti i Paesi islamici e arabi”, ha aggiunto il portavoce, che ha accusato Israele di essere la causa principale dell’instabilità nella regione.
E’ di almeno 15 morti e 56 feriti il bilancio dei raid che Israele ha condotto finora oggi in Libano. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Beirut.
Migliaia di persone sono fuggite dal Libano attraversando il confine con la Siria a seguito delle continue ondate di bombardamenti da parte delle forze israeliane. Lo ha riferito Rula Amin, portavoce per il Medioriente e il Nord Africa dell’Unhcr. Le famiglie, ha spiegato, “arrivano in autobus e in auto, ma viaggiano anche a piedi”. “Folle di persone - molte delle quali sono donne, bambini piccoli e persino neonati - ha aggiunto - continuano ad attendere di poter entrare. Molti dovranno passare la notte all’aperto aspettando il loro turno”. L’Unhcr, insieme alla Mezzaluna rossa siriana, sta fornendo acqua, materassi, coperte e cibo. Molte persone “compresi bambini”, ha osservato, risultano feriti nei “recenti attacchi al Libano”.
“Raggiungeremo la vittoria, non abbiamo dubbi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un’intervista alla Tass dopo il suo arrivo a New York per partecipare all’Assemblea generale dell’Onu. “Ci siamo veramente uniti di fronte alla guerra che l’Occidente ha scatenato contro di noi per mano degli ucraini”, e “l’Occidente deve capire” che questa guerra “sarà persa”, ha affermato il capo della diplomazia russa.
Il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, ha esortato i cittadini britannici che si trovino in Libano ad “andarsene immediatamente”. Lo riporta la Bbc. Negli ultimi giorni lo scontro tra Israele ed Hezbollah ha raggiunto nuovi picchi di tensione e le forze dello Stato ebraico hanno lanciato vasti raid contro i miliziani che hanno provocato decine di morti anche tra i civili.
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che la forza di Hezbollah è radicata nelle sue stesse capacità e ha invitato a “non sottostimare mai l’abilità di Hezbollah di difendere il Libano contro qualunque aggressione israeliana, dal momento che il gruppo è in grado di radere al suolo le basi e le colonie del regime”. In un messaggio su X, il capo della Diplomazia di Teheran ha detto di avere avuto “colloqui fruttuosi” con l’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea (Ue), Josep Borrell, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York. “Ho chiesto all’Unione Europea di smettere di sostenere il regime sionista e di adottare una posizione unitaria per impedire l’escalation delle tensioni regionali”, ha affermato Araghchi, che a New York ha anche avuto un incontro con il ministro degli Esteri britannico, David Lammy.
La Russia sta adottando tutte le misure per raccomandare ai russi che si trovano in Libano di lasciare il Paese il prima possibile utilizzando i voli commerciali. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Si stanno adottando tutte le misure per raccomandare ai nostri cittadini di lasciare il territorio libanese il più rapidamente possibile, utilizzando le opportunità disponibili per il trasporto commerciale. Questo è necessario per garantire la sicurezza dei cittadini”, ha detto Peskov ai giornalisti quando gli è stato chiesto se il Cremlino dispone di informazioni aggiornate sullo status e sul numero dei cittadini russi presenti nelle zone del Libano interessate dal conflitto.
Un attacco israeliano ha preso di mira un villaggio di montagna a nord di Beirut oggi per la prima volta, secondo l’agenzia di stampa ufficiale nazionale (ANI) e i residenti locali, mentre Israele porta avanti un’intensa campagna di raid sul Libano. I residenti del villaggio sciita di Maaysara, situato nella regione montuosa di Kesrouan, a maggioranza cristiana, hanno confermato all’AFP di aver sentito due forti esplosioni nel loro villaggio, a circa trenta chilometri da Beirut.
Una bacchettata a Israele, l’auspicio di una nuova leadership palestinese, il rinnovo sostegno all’Ucraina e l’invito alla comunita’ internazionale ad “alzare la voce” in Venezuela. Sono questi i nodi di politica estera toccati dalla premier Giorgia Meloni nel suo intervento della notte scorsa all’assemblea generale dell’Onu, cui ha chiesto di fare di piu’ contro il traffico di essere umani. Ma a colpire di piu’ forse e’ stato il passaggio su Israele, finito sul banco degli imputati nel primo giorno dei grandi al Palazzo di vetro non solo per Gaza ma anche per l’escalation in Libano. “Affermiamo il diritto dello Stato di Israele di difendersi da attacchi esterni, come quello orribile del 7 ottobre scorso, ma allo stesso tempo chiediamo ad Israele di rispettare il diritto internazionale, tutelando la popolazione civile, anch’essa vittima in gran parte di Hamas e delle sue scelte distruttive”, ha detto la premier. “E seguendo lo stesso ragionamento sosteniamo, ovviamente, anche il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato, ma affinché questo possa vedere presto la luce è necessario che i palestinesi lo affidino a una leadership ispirata al dialogo, alla stabilizzazione del Medio Oriente e all’autonomia”, ha aggiunto citando gli Accordi di Abramo come esempio di “convivenza e cooperazione vantaggiosa sulla base del mutuo riconoscimento”.
“Se questa è la prospettiva sulla quale tutti dobbiamo lavorare, e lo è, oggi l’imperativo è raggiungere, senza ulteriori ritardi, un cessate il fuoco a Gaza e l’immediato rilascio degli ostaggi israeliani. Non possiamo più assistere a tragedie come quelle di questi giorni nel Sud e nell’Est del Libano, con il coinvolgimento di civili inermi, tra cui numerosi bambini”, ha incalzato. Poco prima era tornata sull’invasione russa, ammonendo che “non possiamo voltarci dall’altra parte di fronte al diritto dell’Ucraina a difendere le sue frontiere, la sua sovranità, la sua libertà”. Una “ferita” che ha minato il “sistema internazionale” e “sta avendo effetti destabilizzanti ben oltre i confini” di quella guerra e “come un domino riaccende o fa detonare” altri conflitti.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che “diversi civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti oggi dopo che gli aerei da guerra dell’occupazione israeliana hanno preso di mira vaste aree della Striscia di Gaza”. Lo scrive il Guardian. L’agenzia aggiunge che gli israeliani hanno aperto il fuoco verso le aree occidentali della Striscia di Gaza” e che i terreni a est di Khan Younis sono stati presi di mira dagli aerei. Le affermazioni non sono state verificate in modo indipendente, sottolinea il Guardian.
Il discorso che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terrà venerdì all’Assemblea generale delle Nazioni Unite ’’sarà incentrato sulla minaccia posta dall’Iran’’. Lo ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel a condizione di anonimato, aggiungendo però che ’’sono 50/50 le possibilità che il viaggio venga cancellato’’ del tutto.
Roma, 25 set. (LaPresse) - Cinque razzi sono stati lanciati dal Libano verso la zona di Carmel e Wadi Ara, nel nord di Israele, a sud di Haifa. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. Alcuni razzi sono stati intercettati dalle difese aeree e ma è stato segnalato almeno un impatto. I razzi hanno attivato le sirene a Zichron Yaakov e Yokne’am Illit, nonché nelle comunità circostanti. Non si hanno notizie di feriti nell’attacco.
Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno riferito che due droni sono stati lanciati nelle scorse ore dal territorio iracheno colpendo in aree aperte delle alture settentrionali del Golan. Lo riporta The Times of Israel. Le sirene hanno suonato a Ein Zivan e Merom Golan durante l’attacco che ha provocato incendi ma nessun ferito. In precedenza la Resistenza islamica, gruppo di milizie filo-Iran in Iraq, aveva rivendicato il lancio di due droni contro le alture del Golan durante la notte.
’’Israele sta trascinando la regione in una guerra totale’’. E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri di Egitto, Giordania e Iraq che si sono riuniti a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Nel testo si ’’condanna l’aggressione israeliana del Libano e di Gaza’’ e si afferma che ’’la de-escalation inizia con l’interruzione dell’aggressione israeliana a Gaza’’.
Questa mattina, caccia israeliani hanno abbattuto un drone che proveniva da est, probabilmente lanciato dall’Iraq, ed è entrato nello spazio aereo israeliano dalla Siria. Lo ha dichiarato Idf. Le sirene d’allarme sono state attivate nella comunità di Eliad, sulle alture del Golan, durante l’incidente.
Cinque razzi sono stati lanciati dal Libano verso l’area del Monte Carmelo e Wadi Ara, a sud di Haifa, nel nord di Israele, lo riferisce l’Idf. Alcuni dei razzi sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea israeliani, mentre è stato segnalato almeno un impatto.
Durante la notte, caccia israeliani hanno effettuato un’altra ondata di attacchi contro obiettivi di Hezbollah in Libano. Secondo l’Idf, tra gli obiettivi c’erano miliziani di Hezbollah e decine di depositi di armi contenenti missili da crociera, lanciatori per missili di precisione e altre infrastrutture” L’esercito afferma che nei filmati successivi agli attacchi si possono vedere delle esplosioni secondarie, “che indicano che nelle strutture erano immagazzinate molte armi”
Le Idf hanno inviato un messaggio in arabo ai cittadini libanesi, chiedendo loro di non rientrare nelle case che hanno lasciato perché non è ancora sicuro tornare. ’’Per la vostra sicurezza, non tornate nelle vostre case fino a nuova comunicazione’’, recita il messaggio che lascia presagire nuovi attacchi israeliani in Libano.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha nuovamente posticipato la sua partenza per New York dove parteciperà all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’aereo che porterà Netanyahu e la moglie Sara negli Stati Uniti partirà domani e rientrerà sabato sera. Lo ha riferito l’ufficio dello stesso Netanyahu, citato da The Times of Israel. “Il primo ministro terrà oggi consultazioni con l’establishment della sicurezza per discutere la continuazione degli attacchi in Libano”, si legge nella dichiarazione dell’ufficio, arrivata dopo che un missile terra-aria è stato lanciato dal Libano contro Tel Aviv.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi una riunione d’urgenza per discutere della situazione in Libano dopo l’escalation con Israele e i raid aerei delle Idf che hanno causato oltre 500 morti. Lo ha annunciato la presidenza slovena del Consiglio di sicurezza Onu. L’incontro di oggi si terrà su richiesta della Francia e si svolgerà alle 18 ora di New York alla presenza del Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres
Hezbollah afferma di aver lanciato un missile balistico mirato al quartier generale del Mossad vicino Tel Aviv. “La Resistenza Islamica ha lanciato un missile balistico Qader 1 alle 6:30 (le 5:30 in Italia) di mercoledì mirando al quartier generale del Mossad nella periferia di Tel Aviv”, ha detto Hezbollah in una nota. L’esercito israeliano non ha al momento commentato queste informazioni.
Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha detto ad Al Jazeera che 569 persone sono state uccise negli attacchi israeliani sul Paese da lunedì.
L’esercito israeliano ha condotto nuovi raid aerei in Libano, nel sud e nell’est del Paese, per il terzo giorno consecutivo. Lo riferisce l’agenzia di stampa libanese Nna spiegando che ’’dalle 5 del mattino gli aerei da guerra nemici hanno lanciato attacchi” su diverse aree del Libano meridionale. “L’aggressione aerea è continuata durante la notte” su altre parti del sud, ha aggiunto l’agenzia segnalando che ci sono vittime. Inoltre “aerei da guerra e droni nemici” hanno preso di mira diverse località nella zona di Baalbek, nella valle della Bekaa, nel Libano orientale, dopo mezzanotte, segnalando anche lì vittime.
Il sistema di difesa aerea israeliano David’s Sling ha intercettato il primo missile mai lanciato da Hezbollah verso il centro di Israele, ha riferito il portavoce dell’esercito israeliano in seguito all’allarme scattato a Tel Aviv, Netanya e nelle aree circostanti. Non sono stati segnalati danni o vittime
Le sirene d’allarme sono state attivate nel centro di Tel Aviv e a Gush Dan, poco dopo le 5,30 ora italiana, per il lancio di un missile terra-terra dal Libano, ha detto l’esercito israeliano (Idf). Il missile è stato intercettato. E’ la prima volta che Hezbollah prende di mira Tel Aviv da quando ha cominciato a lanciare razzi su Israele dopo il 7 ottobre.
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