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Coronavirus oggi. Vaccini, un terzo degli italiani è immunizzato

Coronavirus, Rt nazionale scende a 0.63: Molise a 0, Basilicata a 1.35

3 luglio 2021
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Obbligo vaccini, Ordine medici contro ricorso dei 300 sanitari

«Ai colleghi e agli operatori sanitari che hanno avviato un ricorso contro l’obbligo vaccinale al Tar di Brescia, ricordo che la Corte Costituzionale afferma che non si tratta di un obbligo, ma di un requisito per esercitare la professione sanitaria. Ovviamente, nel momento in cui il requisito è vaccinarsi, i professionisti devono decidere: se vogliono fare i medici si devono vaccinare». Lo spiega all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), commentando l’iniziativa dei 300 operatori sanitari e medici di Brescia, Cremona, Bergamo e Mantova che hanno chiesto l’annullamento dell’obbligo vaccinale.

Vaccini: un terzo degli italiani è immunizzato

Sono 19.606.446 gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 33% della popolazione. È quanto emerge dai dati della struttura commissariale. Le somministrazioni sono state finora 52.872.596, su 58.914.937 dosi arrivate (l’89,7%).

Oggi in Italia 932 nuovi casi e 22 vittime

Sono 932 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In aumento rispetto a ieri, quando erano stati 794. Sono 22 le vittime in un giorno, 6 in meno di ieri.

PER APPROFONDIRE / Covid, oggi in Italia altri 932 casi e 22 morti. Tasso di positività allo 0,4%

In Friuli Venezia Giulia 10 nuovi contagi e nessun morto

Oggi in Friuli Venezia Giulia su 2.718 tamponi molecolari sono stati rilevati 10 nuovi contagi - di cui 1 riguardante migranti-richiedenti asilo in provincia di Trieste - con una percentuale di positività dello 0,37%. Per l’80% si tratta di persone al di sotto dei 59 anni. Sono inoltre 971 i test rapidi antigenici eseguiti, dai quali non sono stati rilevati casi. Oggi non si registrano decessi e non risultano esserci persone ricoverate nelle terapie intensive, mentre i pazienti in altri reparti sono 8. Lo comunica il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 3.789, con la seguente suddivisione territoriale: 813 a Trieste, 2.012 a Udine, 671 a Pordenone e 293 a Gorizia. I totalmente guariti sono 102.990, i clinicamente guariti 19 mentre quelli in isolamento scendono a 181. Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 106.987 persone con la seguente suddivisione territoriale: 21.143 a Trieste, 50.342 a Udine, 21.068 a Pordenone, 13.049 a Gorizia e 1.385 da fuori regione. Infine non vi sono positività tra gli ospiti e gli operatori delle strutture residenziali per anziani, mentre si registra 1positivo tra gli infermieri di Asufc (Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale). Nessun positivo tra chi rientra dall’estero.

Usa, morto a 13 anni in Michigan dopo vaccino Pfizer, aperta inchiesta

Un ragazzo di 13 anni del Michigan, Jacob Clynick, è morto nel sonno tre giorni dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer contro il coronavirus. I Centri Usa per il controllo e la prevenzione della malattia (Cdc) hanno aperto un’indagine per verificare se ci possano essere delle correlazioni tra il decesso e la somministrazione del vaccino, se il giovane soffrisse di malattie pregresse o fragilità non note. Martha Sharan, che fa parte dell’ufficio relazioni pubbliche del Cdc, ha detto che «è prematuro individuare una causa del decesso fino a quando l’indagine non sarà completata». Sharan ha spiegato che «quando un evento avverso grave, come la morte, viene segnalato al Vaccine Adverse Event Reporting System (Vaers) dopo la vaccinazione anti Covid-19, il Cdc richiede ed esamina tutte le cartelle cliniche associate al caso, compresi i certificati di morte e i rapporti autoptici. La determinazione della causa della morte viene effettuata dal funzionario certificatore che completa il certificato di morte o dal patologo che conduce l’autopsia».

65 nuovi casi in Emilia Romagna, nessun decesso

Dall'inizio dell'epidemia, in Emilia-Romagna si sono registrati 386.998 casi di positività, 65 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.556 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore; la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,3%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 13 sono state somministrate complessivamente 3.922.077; sul totale, 1.476.813 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 23 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 22 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 35 sono stati individuati all'interno di focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 33,1 anni. Sui 23 asintomatici, 15 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 4 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione. Per 4casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.

Pfizer e Moderna efficaci su reinfezioni e sintomi

I vaccini a mRrna di Pfizer-BioNTech e Moderna, sono «altamente efficaci» negli adulti in età lavorativa nel prevenire l’infezione da Sars-CoV-2 e abbassano la carica virale, il rischio di febbre e la durata della malattia tra coloro che hanno avuto un’infezione nonostante la vaccinazione. Sono i risultati di uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine e condotto in Usa su 3975 persone e per 17 settimane tra addetti alla sanità, soccorritori e altri lavoratori in prima linea. Il Sars-CoV-2 è stato rilevato in 204 partecipanti (il 5%), di cui 5 completamente vaccinati, 11 parzialmente vaccinati e 156 non vaccinati. L’efficacia del vaccino è risultata del 91% con la vaccinazione completa e dell’81% con la vaccinazione parziale. Tra i partecipanti con infezione da Sars-CoV-2, la carica media di Rna virale è risultata inferiore del 40% nei partecipanti parzialmente o completamente vaccinati rispetto ai partecipanti non vaccinati ed è stata rilevata solo per 1 settimana. Solo il 25% di coloro che erano parzialmente o completamente vaccinati ha riportato sintomi febbrili, rispetto al 63% di coloro che non erano vaccinati; il rischio di sintomi febbrili era inferiore del 58% con una vaccinazione almeno parziale. I partecipanti vaccinati hanno anche riportato 6,4 giorni in meno di sintomi totali e 2,3 giorni in meno trascorsi a letto con Covid-19, rispetto ai partecipanti non vaccinati. «Se ulteriori dati confermeranno che la somministrazione di vaccini mRna riduce il numero di particelle di Rna virale e la durata del rilevamento dell’Rna virale, attenuando così l’infettività di Sars-CoV-2 - spiegano gli autori dello studio - i risultati complessivi dimostreranno che i vaccini mRna non solo sono altamente efficaci nel prevenire l’infezione da Sars-CoV-2 ma possono anche mitigare gli effetti delle infezioni emergenti, una scoperta particolarmente importante per i lavoratori in prima linea, dato il loro potenziale di trasmettere il virus attraverso frequenti contatti ravvicinati con pazienti, colleghi e pubblico».

D’Amato: nel Lazio 85 nuovi casi e 3 decessi. Somministrate 5,4 milioni di dosi di vaccino

«Oggi su quasi 8mila tamponi nel Lazio (-215) e quasi 19mila antigenici per un totale di oltre 26mila test, si registrano 85 nuovi casi positivi (+21), 3 decessi (-2), i ricoverati sono 155 (-7). I guariti sono 180, le terapie intensive sono 40 (-2). Il rapporto tra positivi e tamponi è allo 1,1% ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende allo 0,3%. I casi a Roma città sono a quota 51. Rt in calo allo 0,6 e incidenza sotto i 10 ogni 100mila abitanti». Lo comunica in una nota l'assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Per quanto riguarda i vaccini, D’Amato ha dichiarato: «Circa 5,4 milioni di dosi somministrate, circa 2,2 milioni di cittadini hanno chiuso ciclo vaccinale».

Gb, medici chiedono regole anche dopo apertura 19/7

Alcune delle restrizioni contro la diffusione del Covid-19 in Inghilterra restino in vigore anche dopo il 19 luglio, la data fissata perla cosiddetta totale riapertura nel Paese. Lo sostengono i medici della British Medical Association, che chiedono si mantenga tra l’altro l’uso delle mascherine. Un vero e proprio appello quello lanciato dai medici, proprio mentre emergono indiscrezioni secondo cui si sta pensando di eliminare obbligo di isolamento e test quotidiani per i vaccinati esposti a rischio covid. Lo riferisce la Bbc.

Spallanzani, 36 pazienti ricoverati, 7 in terapia intensiva

All’Istituto Spallanzani di Roma «sono ricoverati 36 pazienti» risultati «positivi al tampone per Sars-CoV-2. Sono 7 i ricoverati in terapia intensiva». Questo l’ultimo bollettino dell’Istituto per le malattie infettive capitolino. «I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o in altre strutture sono 2.854», concludono i medici.

Vaccini: ricorso al Tar di 300 sanitari contro obbligo

Trecento operatori sanitari e medici di Brescia, Cremona, Bergamo e Mantova hanno presentato ricorso al Tar di Brescia chiedendo l’annullamento dell’obbligo vaccinale. Lo anticipa “Il giornale di Brescia”. L’udienza è prevista il 14 luglio. «Non è una battaglia no vax, ma una battaglia democratica. Qui si obbliga una persona a correre un rischio altrimenti gli viene impedito di svolgere la professione», spiega l’avvocato Daniele Granara che ha presentato il ricorso contro AST Bergamo, ATS Brescia, ATS Val Padana e ATS Montagna.

Vaia (Spallanzani): «Allo stadio solo se vaccinati»

«Sugli europei ho promosso e sottoscritto questo protocollo come consulente della FIGC per la riapertura del campionato e quello per gli europei: ero e resto favorevole. Noi dobbiamo aprire e allo stadio non devono venire persone che non sono vaccinate in seconda dose». Lo ha detto Francesco Vaia direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani a margine della prima giornata dei richiami del vaccino Pfizer per i ragazzi dai 12 ai 16 anni organizzata allo Spallanzani.

Cina: più di 1,28 miliardi di dosi vaccino inoculate

Alla data di ieri, in tutta la Cina sono state somministrate più di 1,28 miliardi di dosi di vaccini anti Covid-19. Lo ha reso noto oggi la Commissione Sanitaria Nazionale.

Vaia (Spallanzani): «Avanti con la vaccinazione dei più giovani»

«I giovani hanno dato ancora una volta grande testimonianza di entusiasmo, quando si dice che si è abbassata la media dei contagiati sembra che il virus privilegia i giovani anziché gli anziani ma questo succede perché abbiamo vaccinato prima gli anziani e i più fragili adesso che vacciniamo i giovani questi cambierà. Il binomio giusto ora è serenità e rigore». Lo ha detto Francesco Vaia direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani a margine delle prima giornata dei richiami del vaccino Pfizer ai ragazzi dai 12 ai 16 anni allo Spallanzani. «Qui ho messo in campo una squadra di psicologi che hanno assistito i genitori e i ragazzi. Cosa è venuto fuori? La preoccupazione dei ragazzi non rispetto al vaccino ma rispetto a quello che gli hanno raccontato. - ha aggiunto Vaia- La morte di quella ragazza Camilla ha spaventato tutti. E poi però anche il coraggio del giovane di dire che non è così e di vaccinarsi comunque. Si tratta di paure indotte da una comunicazione sbagliata prevalentemente su AstraZeneca».

Capua: «Ci vorranno decenni perché il virus di attenui»

«Alcuni virus si attenuano, ma ci vogliono anni o addirittura decenni. I cicli di evoluzione ed adattamento virale sono spesso dei macrocicli difficili da misurare su periodi brevi». Lo scrive su Twitter Ilaria Capua, direttrice dell'Uf One Health Center dell'Università della Florida.

Speranza: «Teniamo alta la guardia, non è finita»

La pandemia «non è finita. Rivendichiamo sicuramente una situazione diversa, che ci ha consentito di fare le aperture graduali. Ma non dobbiamo assolutamente immaginare che la partita sia finita. Abbiamo bisogno di proseguire ancora con attenzione, cautela, gradualità, soprattutto alla luce delle tante varianti che stanno rendendo più difficile questa sfida e rispetto a cui abbiamo bisogno di tenere altissimo il livello di attenzione, di controllo, di verifica. E penso che questa sarà ancora la linea delle prossime settimane». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto alla presentazione della “Costituzione etica” Federazione nazionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm e pstrp), in corso a Roma. «Oggi - ha ricordato Speranza - siamo in una fase diversa della pandemia. Come è noto sono tra i più prudenti, tra i più cauti, tra quelli che hanno insistito perché il percorso di riapertura fosse graduale, senza passi troppo precipitosi. Questo percorso graduale, avviato il 26 aprile, ci ha consentito di avere oggi una fotografia che è oggettivamente migliore di quella di pochi mesi fa. I numeri con cui facciamo i conti ogni giorno sono significativi. Avevamo quasi 30mila persone nei nostri ospedali, ora ne abbiamo meno di 1.500, ovvero meno 95%. Avevamo 3800 persone in terapia intensiva ora ne abbiamo circa 220, siamo, anche in questo caso, a meno 90%. E anche il numero dei contagiati quotidiano è molto sceso».

Russia, record giornaliero di morti da Covid

Record di morti da Covid-19 in Russia per il quinto giorno consecutivo. Sono stati 697 i morti giornalieri registrati dalle autorità sanitarie locali su un totale di 24439 nuovi casi. È il numero più alto mai registrato da gennaio a questa parte. L’impennata di nuovi casi sarebbe correlata alla diffusione della variante delta.

Dad solo per i non vaccinati, l’assessore alla sanità dell’Emilia Romagna fa infuriare le famiglie


In Emilia Romagna è scontro tra i comitati dei genitori “No Dad” e l’assessore alla sanità dell’Emilia Romagna Raffaele Donini. Oggetto del contendere le ultime dichiarazioni dell’assessore in tema di scuola e obbligo vaccinale. Secondo Donini solo con la vaccinazione della popolazione in età scolastica dai 12 ai 19 anni «la scuola potrà affrontare la ripartenza senza più ricorrere alla didattica a distanza, perché credo sia giusto, per la popolazione vaccinata, che possa sottrarsi a qualunque provvedimento di quarantena e di didattica a distanza, qualsiasi scenario epidemiologico dovessimo avere in autunno». Parole che sono state lette dai Comitati aderenti alla Rete Nazionale Scuola in Presenza alla Regione Emilia Romagna come potenzialmente discriminatorie nei confronti degli studenti che dovessero decidere di non vaccinarsi. «Qualsiasi atto normativo, provvedimento ministeriale o regionale che ne possa scaturire risulterebbe fortemente discriminatorio, irragionevole e palesemente in contrasto con i principi costituzionali e del diritto dell'Ue. Il libero accesso all'istruzione, garantito dall'art. 34 della Costituzione, verrebbe vincolato all'imposizione (formale o indotta) del vaccino anti Covid-19 agli studenti, con la conseguenza che per accedere alla scuola in presenza i ragazzi di fatto sarebbero obbligati a farlo, in palese contrasto con l’art. 32, comma 2 della Costituzione che afferma come “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge”. Nella nota il comitato riconosce l’efficacia dei vaccini come strumento di contrasto alla pandemia pur notando come non ci sia unità di vedute sull’utilità della somministrazione ai minorenni in età scolare (per cui l’infezione da Covid non rappresenta un rischio). Ad essere contestato è semmai l’eventuale discriminazione che si verrebbe a creare qualora gli studenti vaccinati dovessero essere esentati da eventuali misure di contrasto al contagio come la didattica a distanza o le quarantene.

Effetto Covid attenuato sul turismo 2021

Sono 14,8 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza a luglio, con un aumento del 9% rispetto allo scorso anno, anche se sono comunque il 2,8 milioni in meno rispetto al 2019 prima della pandemia. Gli effetti della pandemia continuano a farsi sentire nel comparto turistico stando a quanto emerso dall'analisi Coldiretti/Ixe sui dati relativi al primo week-end del mese, che segna tradizionalmente in Italia l'inizio delle grandi partenze. «Le vacanze 2021 - spiega l’associazione in una nota - registrano una netta preferenza degli italiani verso le mete nazionali, per il desiderio di sostenere il turismo tricolore ma anche per i limiti e le incertezze ancora presenti per le mete estere più gettonate nonostante l'arrivo del green pass». La conferma che l'emergenza Covid ha condizionato quest'anno la scelta del luogo il fatto che, precisa la Coldiretti, «ben il 33% dei vacanzieri resta all'interno della propria regione e solo il 6% prevede di andare all'estero. Se la spiaggia resta la meta preferita, tiene il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città».

Vaccini in vendita sul dark web già da aprile

Erano circa 10 mila gli utenti iscritti ai canali Telegram che commercializzavano vaccini anti-Covid e green-pass contraffatti che sono stati chiusi dalla Guardia di Finanza. I vaccini - si legge nel provvedimento di convalida del sequestro firmato dal gip di Milano Guido Salvini - sarebbero stati commercializzati illegalmente dallo scorso aprile, in contemporanea con la campagna vaccinale a livello europeo. Si parla di fiale di Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson e anche del russo Sputnik. Il giudice, che ha accolto la richiesta dei pm milanesi Maura Ripamonti ed Eugenia Baj Macario e dell’aggiunto Eugenio Fusco, e ha citato anche una inchiesta giornalistica della Rai sulle vendite di vaccini anti- Covid nei black market online, ha inoltre sottolineato che «dagli accertamenti ad oggi svolti, emerge che non esistono canali privati» per la commercializzazione «dei vaccini in questione». Tuttavia, allo stato, è possibile che i soggetti che pongono in vendita i vaccini attraverso i canali del deep web «siano effettivamente entrati in possesso delle fiale attraverso un mercato parallelo».

Green-pass falsi in vendita sul dark web, la Finanza chiude 10 canali Telegram

La Guardia di Finanza, nell’ambito di un’indagine della procura di Milano, ha individuato e sequestrato 10 canali e account Telegram, che rinviavano ad account anonimi su specifici Marketplaces nel Dark-Web, dove era possibile acquistare fiale di vaccino anti-Covid nonché falsi certificati vaccinali. Il tutto pagando rigorosamente in criptovalute. Nel giorno dell'entrata in vigore della certificazione vaccinale europea indispensabile per poter tornare a viaggiare liberamente è stato sventato quindi un potenziale business di Green pass contraffatti, riportanti falsi dati identificativi del vaccinato, il relativo QR Code, appositamente generato, nonché il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima e della seconda dose di vaccino. Tali falsi “Green Pass” erano recapitabili, secondo quanto ingannevolmente riportato dai cyber-criminali, anche a chi risiede in paesi extra UE (segnatamente: Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera). Migliaia di utenti della rete - anche a fronte di prezzi irragionevoli e rischi elevatissimi per la salute - si sono registrati sui canali illegali alla ricerca di vaccini e ’Green Pass’, attratti dalle foto delle fiale e dei certificati e dall'opportunità di acquistare pacchetti all inclusive, il cui prezzo variava dai 110 ai 130 euro, con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata, certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino.

Vaccini in tempo reale

L’andamento della campagna vaccinale, aggiornato più volte la giorno.

I dati e la mappa

I numeri della pandemia in Italia.

Le notizie di ieri

Il live del 2 luglio.

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