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Il governo entra in Tim, per il 20% della rete fino a 2,2 miliardi

Giorgetti: "Fino a 2,2 miliardi per quota minoranza di Tim con poteri speciali"

C’è ancora un mese di tempo per presentare l’offerta vincolante che dovrà arrivare entro il 30 settembre

29 agosto 2023
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2' di lettura

Il governo prende in mano il destino di Tim e con un atto formale ha autorizzato il ministero dell’Economia a entrare nella Netco e garantisce che ci saranno le risorse finanziarie per acquistare fino al 20% della futura società della rete: con due decreti varati lunedì 28 agosto, sul tavolo punta a spendere fino a 2,2 miliardi per una partecipazione che ritiene strategica. «Dopo aver trovato una soluzione seria per Ita con un accordo con Lufthansa, Commissione Ue permettendo, e che a volte solleva problemi che difficilmente capiamo, ora è venuto il momento di dare una prospettiva a quello che è stato uno dei campioni internazionali delle telecomunicazioni», ha detto in Consiglio dei ministri la premier Giorgia Meloni.

Controllo strategico e salvaguardia dei posti di lavoro

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«La direzione intrapresa dal governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro», aggiunge la premier. Una dichiarazione che è come un sigillo al memorandum firmato il 10 agosto scorso tra il Mef e Kkr, il fondo americano già azionista di Tim che sta trattando in esclusiva per l’acquisto della società della rete.

Da definire la partecipazione di Cdp

La partecipazione del Mef alla Netco di Tim «sarà di minoranza per un importo massimo di 2 miliardi e 200 milioni», ha precisato il ministro Giancarlo Giorgetti ribadendo che si tratta di una partecipazione «finalizzata a assicurare comunque l’esercizio di poteri speciali, sostanzialmente la capacità di incidere in termini di strategia di sicurezza su quella che consideriamo una infrastruttura, la rete di Tlc, come decisiva per il futuro del Paese».

«Speriamo che con questa azione si possa in qualche modo dare un quadro stabile e definitivo ad una vicenda che da molto tempo vive una situazione impasse e nei prossimi mesi potrebbe avere una soluzione definitiva». C’è ancora un mese di tempo per presentare l’offerta vincolante che dovrà arrivare entro il 30 settembre ma entro fine mese il fondo dovrebbe, secondo le attese, riuscire a trovare un accordo con le banche per il finanziamento dell’operazione. Tra i punti ancora da definire c’è la partecipazione di Cdp, che si è detta disponibile a forme di cooperazione.


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